Sunghoon trascinava la valigia per il lungo corridoio del campus, rumori ed odori diversi si mischiavano tra di loro in quell'edificio, che non avrebbe mai immaginato che gli potesse essere mancato. Quante volte aveva attraversato quel corridoio e mai si era accorto di quanto fosse affollato la maggior parte delle volte; quante poche volte aveva guardato in faccia quelle persone che comunque lo salutavano. Non era diretto in camera sua, avrebbe potuto tornare lì e riposare dopo il viaggio ma tutto ciò che aveva in mente in quel momento era parlare con Sunoo. ll ragazzo aveva visualizzato il suo messaggio ma non si era degnato di rispondere; "in effetti, perché avrebbe dovuto?". Non si era preparato nessun discorso, non sapeva cosa dirgli una volta nella stanza, ma non se ne preoccupò più di tanto perché tutto ciò di cui aveva bisogno in quel momento era vederlo. Sunoo avrebbe potuto insultarlo e mandarlo via e lui non avrebbe insistito, aveva solo veramente tanto bisogno di vedere il suo viso, sembrava avesse paura di poterselo dimenticare. Non si aspettava di essere ascoltato ma comunque era partito con l'intenzione di scusarsi e qualsiasi decisione il più piccolo avrebbe preso, lui l'avrebbe accettata.
Sunghoon si fermò davanti alla porta della stanza del fidanzato, se prima era convinto di quello che stesse facendo, adesso era sul punto di scappare. Avvicinò l'orecchio alla porta di legno davanti a lui e cercò di capire chi ci fosse in stanza con lui. Assoluto silenzio, solo della leggerà musica che suonava dal vinile nuovo di Sunoo che il corvino stesso gli aveva comprato per San Valentino. Sunghoon bussò leggermente alla porta ed aspettò una risposta, con lo sguardo abbassato ascoltò il rumore dei passi del più piccolo che si avvicinava a lui.
"Ciao" Sunghoon riuscì a dire dopo che il fidanzato aprì la porta. Sunoo era sorpreso ma cercò di non cambiare espressione, non sorrise.
"Posso entrare?"
Contrariamente a quanto si aspettasse, dopo qualche secondo di indecisione, Sunoo aprì completamente la porta e si allontanò da lui tornando a sedersi sul letto ed a leggere un libro.
"Come stai?" Sunghoon non sapeva veramente cosa dire.
"Come vuoi che stia?" Sunoo non spostò lo sguardo dal libro e rispose impassibile, quando si accorse che Sunghoon non rispondeva chiuse il libro con forza e spostò lo sguardo sul più grande.
"Perché sei qui Sunghoon?"
"Hai visto il mio messaggio" Sunghoon sembrava voler dire qualcosa ma smise di parlare.
"Sì e quindi? Come avrei dovuto risponderti" Sunoo era acido mentre parlava, non faceva trasparire nessuna emozione che potesse renderlo vulnerabile.
"Sunoo sono veramente uno stronzo e hai tutto il diritto di pensarlo-"
"Oh non solo lo penso, lo dico pure. Sei uno stronzo Sunghoon" il più piccolo incrociò le braccia sul petto.
"Non sai quanto mi pento di aver detto quelle cose" il corvino non riusciva ad esprimersi, le parole che pensava non erano abbastanza per fargli capire quanto veramente si sentisse male per quello che aveva fatto.
"Potrei dirti scusa mille volte e comunque avresti ragione a mandarmi via da qui. Non mi merito il tuo perdono e tu non ti meriti di essere trattato così" il corvino cercava di non mostrare gli occhi lucidi.
"Non avrei mai voluto farti soffrire perché non meriti altro se non amore" a Sunoo, che fino a quel momento aveva cercato di rimanere impassibile, tremò leggermente il labbro ed in risposta abbassò la testa guardandosi le gambe.
"So che tu e Jeongin non avete fatto niente, lo sapevo anche il giorno. Ma la gelosia che provavo nei suoi confronti aveva iniziato ad essere incontrollabile. Non mi sono mai sentito così prima d'ora; avevo così tanta paura di essere rimpiazzato. Jeongin alla fine è veramente un bel ragazzo, è intelligente, affascinante e più grande, poi si vede che andate d'accordo. Lui è perfetto è potrebbe darti così tanto, potrebbe darti tutto quello che io invece non sono in grado" Sunghoon aveva iniziato a parlare molto velocemente ed aveva sempre qualcosa da aggiungere perché non riusciva a spiegarsi.
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Snap Out Of It || Sunsun
Fanfiction"Il suo viso era delicato, anche se la mascella faceva pensare il contrario. Aveva diversi nei che lo rendevano ancora più attraente, erano leggeri e sembrava fossero stati premeditati e messi in quei punti esatti da un dio. Sorrideva leggermente ed...