Capitolo Trentuno

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Era passato molto tempo dall'ultima volta in cui Sunoo pianse così tanto. La sera prima, dopo che Sunghoon lasciò la festa, era rientrato dentro ed era andato in bagno per non dover parlare con nessuno. Durante il suo tragitto però aveva incontrato Rina, la ragazza notò subito i suoi occhi gonfi e rossi e, dopo avergli preso un bicchiere d'acqua, lo accompagnò in una stanza per parlare. Sunoo era partito con l'idea di rientrare in casa, calmarsi in bagno, non dire niente a nessuno e chiedere un passaggio per rientrare inventandosi qualche scusa per la sparizione del fidanzato, ma la presenza di Rina lo tranquillizzò, la ragazza lo fece sedere sul letto della camera e chiuse la porta, poi si sedette affianco a lui e gli mise un braccio sulla schiena. Non fece nemmeno una domanda ma Sunoo si sentì così tanto a suo agio che iniziò quasi subito a parlare e le spiegò la situazione tra le lacrime. Pianse veramente tanto ma Rina lo ascoltò attentamente, lo abbracciò e lo assicurò che tutto sarebbe andato bene, dopodiché gli offrì di passare la notte da loro. La coppia infatti non sarebbe rientrata in città a casa di Heeseung fino al giorno dopo. Sunoo accettò sia perché non aveva molta scelta ma anche perché pure se fosse riuscito a trovare passaggio, era troppo stanco per fare qualsiasi cosa. La ragazza preparò il letto nella stanza degli ospiti e mise a disposizione a Sunoo tutto ciò di cui aveva bisogno, permettendogli di passare una notte abbastanza tranquilla. Sunoo, nonostante fosse triste e confuso per la brutta litigata con il fidanzato, crollò non appena si coricò sul letto, non lasciando spazio a pensieri.

Sunoo era coricato nel letto della sua stanza al campus ed osservava il soffitto, Heeseung e Rina lo avevano accompagnato quella mattina ed il ragazzo era rimasto chiuso in camera per ore, non mangiò niente tranne un pacchetto di Pocky al cioccolato fondente. Era pomeriggio ormai e Sunoo continuava a piangere nel suo letto, non incontrò nessuno, non aveva voglia di parlare ma allo stesso tempo necessitava di un forte abbraccio. Cercò di distrarsi con il telefono ma qualsiasi cosa gli ricordava Sunghoon ed ogni volta che ci pensava, scoppiava di nuovo a piangere e tornava a ripetere il litigio nella sua testa. Rimuginava su quello che avrebbe potuto dire o fare, su come sarebbe potuto finire il tutto se lui si fosse comportato in un certo modo. Le parole di Sunghoon l'avevano distrutto, non si sarebbe mai aspettato un litigio di questo tipo, sapeva della sua gelosia ma non immaginava nemmeno minimamente che Sunghoon avesse paura di essere tradito, che non si fisasse di lui. In fin dei conti non aveva tutti i torti, pensò Sunoo, la quantità di volte in cui aveva ripensato a quella frase, al momento in cui Sunghoon richiamò il tradimento di Riki, gli faceva venire la nausea. Non era solo arrabbiato però, era solo triste. Per quanto su certi aspetti Sunghoon poteva avere ragione, il modo in cui l'aveva trattato gli aveva spezza il cuore, aveva distrutto tutte le certezze che si era costruito intorno a quella relazione ed aveva paura, veramente tanta paura, di non riuscire più a ricostruirle.

Sunghoon era invece tronato al campus la sera prima e, proprio come immaginava, appena chiuse la porta della camera scoppiò in lacrime; lacrime causate dalla rabbia, dalla frustrazione. Non riusciva a smettere di pensare a qualsiasi scenario possibile di Sunoo insieme a Jeongin. Era arrabbiato con il più piccolo, ma nonostante questo aveva una costante paura di poter essere rimpiazzato da Jeongin da un momento all'altro. Dopo un po'  la sua ira si placò gradualmente ed al suo posto arrivarono dolore e pentimento. Era stato accecato dalla paura ed aveva perso tutta la fiducia nei confronti del fidanzato ma ripensando alla sua espressione distrutta Sunghoon scoppiava a piangere ininterrottamente, lo fece per più di un ora. Era seduto all'entrata della camera poggiato con la schiena sulla porta chiusa e la testa aveva iniziato a girargli, quindi decise di prendere una pastiglia. Dopo che il pianto si calmò il corvino si sedette sulla scrivania vicino alla finestra aperta e si accese una sigaretta, sperava potesse calmarlo e magari distrarlo. Dopo pochi secondi Jake entrò in camera silenziosamente per non svegliare Sunghoon, sapeva fosse tornato presto ma non aveva idea del perché quindi prese per scontato che il corvino stesse dormendo, invece lo ritrovò lì con una sigaretta in mano e gli occhi neri e gonfi dal pianto. Jake sbiancò, non sapeva niente del litigio e pensò subito a qualcosa di grave.

Snap Out Of It || SunsunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora