Snap Out Of It || Sunsun

Capitolo Ventinove

"Sai che dovrei studiare, vero? Anche tu tra l'altro" Sunoo alzò la testa ed incontrò gli occhi del corvino, che nel frattempo giocava delicatamente con i suoi capelli rosa con una mano.

La coppia aveva deciso di prendere una pausa dallo studio di soli cinque minuti, che però si erano trasformati prima in dieci e poi in venti. Sunghoon era seduto sul divano della sala studio con le gambe distese su tutta la lunghezza, Sunoo si era messo in mezzo alle sue gambe e stava coricato sul suo petto mentre faceva girare tra le dita l'anello del fidanzato.

"Sei liberò di alzarti quando vuoi lo sai?" Sunghoon gli mostrò un sorriso di sfida; Sunoo sbuffò e riportò la sua attenzione verso l'oggetto che teneva tra le mani.

Dopo qualche istante guardò di nuovo in alto, Sunghoon spostò la mano dai capelli e la poggiò sotto il viso del più basso, lo prese leggermente per il mento e si avvicinò per stampargli un bacio sulle labbra. Sunoo intrecciò la sua mano con quella del corvino e quest'ultimo accarezzò con il pollice il dorso di quella del più piccolo.
Sarebbero potuti rimanere abbracciati per tutto il giorno, non avevano bisogno di nient'altro se non l'uno l'amore dell'altro per andare avanti.
Sunoo dopo qualche minuto sbuffò rumorosamente di nuovo e raccolse tutte le forze per alzarsi dal divano, si mise in piedi e guardò il fidanzato dall'alto con le mani sui fianchi.

"Non guardarmi con quegli occhi" Sunoo sorrise ed alzò gli occhi al cielo. Sunghoon si distese sul divano a pancia in su ed aprì le braccia invitando l'altro ragazzo ad abbracciarlo.

"No no, non funziona così, non mi manipoli con lo sguardo da cucciolo bastonato" Sunoo incrociò le braccia al petto e girò la testa di lato. Sunghoon tirò su con il naso facendo finta di star piangendo e fece ridere l'altro ragazzo.

"Però sai essere carino quando vuoi qualcosa eh" Sunoo lo riguardò e si finse stufato prima di coricarsi di fianco a lui.

Poggiò di nuovo la sua testa sul petto del ragazzo e riuscì a sentire il suo battito accelerare per qualche secondo per poi calmarsi di nuovo. Sunghoon lo abbracciò con entrambe le braccia e lo strinse a sé, poggiò il mento sul suo capo e con le dita sottili iniziò a sfiorargli la schiena.

"Ci stavo pensando da molto" Sunghoon parlò dopo svariati minuti di silenzio, era passato dalle carezze sulla schiena a quelle sui capelli.

"E non so se è arrivato il momento giusto ma" si fermò per qualche secondo, come per pensare quando in realtà sapeva bene cosa voleva dire.

Mentre parlava continuava a guardare il soffitto e prima di ricominciare accennò un sorriso dolce "Mi sento molto fortunato sai" continuava a fare pause lunghissime tra le frasi perché si perdeva nei ricordi.

"Non mi sono mai immaginato di trovare qualcuno come te" abbassò lentamente lo sguardo verso giù aspettando di incontrare gli occhi del più piccolo "Penso di a-" si bloccò non appena notò che Sunoo non aveva lo sguardo rivolto verso di lui, gli spostò i ciuffi dalla fronte ed a quel punto si accorse che le palpebre di Sunoo erano abbassate ed il suo respiro era pacato.

"Ecco perché non mi rispondevi" Sunghoon disse dolcemente e soffocò una risata.

"Vabbè spero che almeno le sedie in questa stanza abbiano apprezzato il mio monologo romantico" scherzò con sé stesso e si abbassò per baciare la fronte del fidanzato, gli poggiò la mano sulla guancia e la accarezzò con delicatezza.

Dopo qualche minuto, passato ad osservare i lineamenti perfetti del viso del più piccolo, anche gli occhi di Sunghoon iniziarono a farsi pesanti e si addormentò in poco tempo con ancora le dita poggiate sulla guancia del fidanzato.

A svegliare entrambi fu lo squillo del telefono di Sunoo. Il più piccolo mugugnò qualcosa ed aspettò qualche secondo prima di prendere il telefono dal tavolino da caffè, sperando di potersi in qualche modo risvegliare. Sunghoon nel frattempo aveva aperto gli occhi e sbadigliava con entrambe le mani poggiate sullo stomaco del più piccolo. Sunoo si strofinò gli occhi e sbadigliò, contagiato dal fidanzato, poi allungò la mano ed acchiappò il telefono dal tavolino.