Ornold mi sta dando delle dritte sui vari venditori nuovi comparsi da poco al mercato. Mi mostra le nuove merci sballottandomi da una parte all'altra mentre adocchio un braccialetto in cuoio nero, intrecciato che lo oltrepassa una striscia colorata di un rosso familiare di capelli, nella bancarella accanto.
Ornold parla, parla e straparla, ma io non lo ascolto. Sto pensando solo ad una cosa: ovvero a come quel braccialetto sia perfetto per Angel. Ovviamente è un modello maschile di quest'epoca, ma non importa. Anzi, meglio. Rende l'idea della sua vera natura combattiva per cui decide lei della propria vita.
Approfitto della momentanea distrazione di Ornold nel parlare con una persona, che pare conoscerlo appena fermata, e mi giro fulmineo nella direzione del venditore.
《Quanto volete per questo?》 Lui sembra in vena di cogliere la mia fretta perché spara un prezzo alto. Lo guardo male.
《È assurdo. Credete di vendermelo ad un prezzo del genere credendomi un allocco?》
《Se lo volete questa è la richiesta.》 Cerca di nascondersi un ghigno sotto i baffi. Se gli anni di trattative sulle spiagge con i venditori di teli e cocco mi son serviti a qualcosa, so che la mossa da adottare ora è la ritirata.
《No, allora non se ne fa niente.》 Assumo una faccia da poker mentre lentamente mi giro per tornare da Ornold. Il venditore ci prova un altro po', ma di fronte al mio impossibile cedimento inizia ad abbassare il prezzo. Mi rigiro leggermente verso di lui per abbassare a mano a mano la somma a mia volta. Fino a che non cede e io, felice, concludo l'affare. Mi nascondo in fretta il braccialetto attaccandolo al polso e mettendolo sotto i vestiti per poi ritornare da Ornold. Mentre finge di sorridere al conoscente mi nota tornare e con gli occhi mi minaccia di morte se avessi, per caso, combinato qualche guaio.
Fortunatamente non cerca di perquisirmi.
Parte all'improvviso un urlo assordante proveniente dal Castello. La riconoscerei tra mille quella voce. Per un attimo rimango pietrificato chiedendomi cosa stia succedendo. Poi una molla interna mi spinge in avanti e inizio a correre. Prima che possa solo lontanamente avvicinarmi alle pesanti porte di legno, davanti a me si presenta un... Vedo un... Librarsi in volo... tra gli artigli ha Angel...
《Oh, santo Dio! Sta succedendo!》 Esclama Ornold per niente stupito, ma piuttosto preoccupato, una volta avendomi raggiunto.
《Si sta portando via mia figlia!》 Si sente un urlo ad altezza suolo, dietro gli alberi che mi impediscono la visuale dei giardini reali. Poi un fruscio metallico e dei passi pesanti ma veloci.
Purtroppo, la creatura squamata di rosso e di notevoli dimensioni, è già troppo in alto, in cielo, per essere raggiunta dalla spada del Re.
Presto il Castello si spopola come la piazza principale del villaggio per far riversare le persone in trepida ansia intorno al casino. Intravedo la balia Isotta che piange e urla in preda alla disperazione insieme alla Regina su un balcone del Palazzo. Il giardiniere che sta attento e pronto ad entrare in azione se il Re avesse bisogno d'aiuto.
A tutti sembra normale che nel giardino ci sia un drago?
Mentre sono immobilizzato, non posso fare altro che guardare la scena.
Vigliacco!
Il Re tenta di lottare fino allo sfinimento tra un fuoco e l'altro, da schivare, che sputa il drago. Manda segnali agli arcieri subito pronti.
Angel ha il viso rigato di lacrime... Mi guarda con un'espressione disperata...
Guardo tutto con gli occhi spalancati.
Mi dispiace, Angel. Mi sento così impotente senza neanche un'arma, davanti a questo bisonte sputafuoco. Allungo una mano verso di lei come se potesse bastare. Ci scambiamo sguardi sofferti e tesi mentre il drago schiva ogni singolo colpo.
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Medieval Time
FantasyChi non ha mai sognato di viaggiare nel tempo? Magari nell'ignoto futuro o nel turbolento passato pieno d'avventure possibili? Nei film abbiamo visto tutti come possa essere un gran videogioco pieno di emozioni e simile a una vacanza a Disneyland. A...