Il Bosco

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Sono pochi giorni che ho fatto ritorno nel mio Tempo con Angel e Amarië. Tutto si sta sistemando a poco a poco. Non c'è fretta. Sto insegnando alle mie allieve come è vivere nel mio Presente. Mi sento un po' Ornold quando lo faccio. Sta volta tocca a me a condividere i miei usi e costumi.

E chi ti insegna a te a stare al Mondo?

La mia Coscienza è sempre più pungente ogni giorno che passa. Anche se sono stato il Salvatore ancora mi butta giù. È la ragione per cui sono ancora umile. Infatti, anche se ho salvato i Tre Tempi da Arnold, sono e sarò per sempre un ragazzo normale.

Il Futuro che mi si prospetta davanti è la mia famiglia che spero di riuscire a creare con Angel. Anche se ho combattuto creature fantastiche, questa nuova avventura nella mia testa è ancora all'altezza delle mie aspettative, e non vedo l'ora.

Dopo circa sei mesi nel Medioevo mi sono abituato a essere circondato dalla natura. Per questo io ed Angel ci siamo promessi che almeno una volta alla settimana andremo a passare la giornata a Muir Woods. Oggi è la prima volta che ci stiamo andando da quando siamo arrivati nel Presente.

Appena ci troviamo in mezzo alla natura senza nessun essere umano intorno, Angel fa uscire dalla sua borsa Amarië. La piccola elfetta corre felice, anche lei entusiasta di quell'angolo di Paradiso che le ricorda tanto casa.

Angel è bellissima nei suoi nuovi vestiti. Nonostante siano moderni cerca sempre di trovarli particolari, che rispecchino il suo animo. Ha scoperto i leggins e che sta decisamente molto comoda in pantaloni, così ogni tanto li mette. Tuttavia, continua a preferire i vestitini che le arrivino almeno alle ginocchia.

Ci imbattiamo in un laghetto e ci doniamo qualche secondo per contemplarlo. Abbraccio la mia ragazza da dietro mentre ascoltiamo i suoni della natura.

A un tratto mi sembra di sentire un campanellino. Mi guardo intorno non capendo da dove possa arrivare. Poi noto Amarië che sta rincorrendo una lucciola.

Come possono esserci lucciole di giorno?

Eppure è lì che svolazza. Si avvicinano e noto che non sembra una lucciola, ma piuttosto... Non può essere. Quella è per caso una fata?

Come è possibile? Nel 2022 esistono le fate?

Sono incredulo eppure è lì che gioca con la mia piccola amica. Quando mi passa davanti cercando di sfuggire da Amarië mi saluta con la manina.

Sono estasiato.

Solo ora mi giungono chiare le parole della Regina Elfica. Guardo il braccialetto magico che ho al polso per confermare i miei pensieri. Infatti emana polvere magica adesso perché sta agendo.

Pazzesco. Allora non sono mai andati via. Le creature magiche non si sono mai estinte.

Mi guardo attorno più attentamente e noto che ora è come se mi si fosse stato tolto un velo dagli occhi.

Solo io.

Un normale ragazzo del ventunesimo secolo.

E Angel che non ha mai perso questa capacità.

Ora voglio parlare a voi, a quelli che hanno voluto seguirmi nella mia avventura.

Avete mai provato ad ascoltare il fischio del vento fra i rami degli alberi?

Sono le fate che ridono.

Avete mai sentito spezzarsi il silenzio nel bosco da rumori vicini ma da cause invisibili?

Sono gli elfi che giocano.

Vi è mai capitato di sedervi su delle rocce e scivolare a terra?

Sono i troll che vi fanno i dispetti.

E avete mai notato degli ambigui cumuli di fango?

Sono i resti del bagno di un orco.

Purtroppo l'essere umano non crede più nella magia. Ma se voi ci credete, anche solo un pochino, vi chiedo di fare un po' più di attenzione. Potrete stupirvi di cosa i vostri occhi potranno mostrarvi.

Mi chiedete dove possa essere finita la Regina Elfica?

Beh... Lei è imprevedibile. 

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