Presente

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Il silenzio cala tra la folla. Le mani prendono a sudarmi dall'agitazione. Quella forza attrattiva riaffiora in me rendendomi impossibile resisterle.

《Non allarmatevi. È tutto sotto controllo. Non avvicinatevi e nessuno si farà male. Ora il Salvatore deve fare ritorno nel suo Tempo, così finalmente la Tempesta Nera cesserà di esistere.》 Alle parole del Re, i cavalieri si azionano per contenere la folla, facendo come i bodyguard ai concerti.

Tento di essere razionale nelle cose che faccio, come se l'effetto di un alcool nuovo mi guidasse col pilota automatico, ma cerco comunque di rimanere un minimo lucido.

Angel, devo cercare Angel con lo sguardo.

Incrocio i suoi occhi che mi studiano: capisce che c'è qualcosa di improvvisamente strano in me. Mi comunica tacitamente che sarà subito dietro di me, e poi sgattaiola nel buio.

《Sire, chiedo il vostro permesso per accompagnare il Salvatore ed essere sicuro che tutto vada secondo i piani.》 Sento la voce di Ornold alle mie spalle mentre mi lascio guidare dalla sbronza.

《Permesso accordato. Io rimarrò qui col popolo.》

Mi ritrovo in campo aperto in mezzo alla natura dietro al Castello. Un piede davanti all'altro mentre la voce dei Tre Tempi mi sussurra di avvicinarmi.

All'improvviso una seconda voce nella mia mente si fa strada e non è della mia Coscienza, Lei è occupata.

Luce...

"Salvatore! Giusto in tempo!"

Provo con tutte le mie forze a fermarmi e guardare in alto. La Regina Elfica sta atterrando di fronte a me brillando di luce propria.

"I Tre Tempi mi hanno avvertita subito della tua imminente partenza. Prima che questo accada, ci tenevo a farti dono di un oggetto speciale che nessun essere umano ha."

《Di che si tratta?》 Chiedo, notando che momentaneamente la sbronza è passata. Probabilmente i Tre Tempi mi stanno lascando il tempo di parlare con la Regina Elfica.

Mi fa cenno di allungarle una mano, e così faccio. Lei fa brillare il suo corno di una luce dorata. Sul mio polso, come delle radici o una pianta arrampicante, fili di cuoio marroni e verdi scuri si intrecciano al momento chiudendosi come se fosse un bracciale.

"So che negli anni l'essere umano non crederà più nella magia, e questo li porterà anche a non vederla più. Ma tu adesso potrai andare nei boschi e nelle foreste vedendo tutto quello che la mente umana ha cercato di nascondersi."

Wow... Non so come esprimere la mia gratitudine alla sua generosità anche se non ho del tutto compreso le sue parole.

"Leggo il tuo cuore e già so. In quanto alle tue domande, tutto ti sarà chiaro una volta dall'altra parte."

《Ne farò tesoro.》 Le sorrido.

"Buon viaggio, Salvatore. Ti auguro una vita piena di amore e avventura."

Vivere, vivere può essere un'avventura straordinaria.

Quindi siamo tornati a citare Peter Pan, eh?

Lei riprende il volo e io a essere attratto dal portale brillante e luminoso.

Cavolo, ho perso di vista Amarië e adesso non potrò più salutarla. Spero che quella piccola elfetta non la prenda a male, ma sono impossibilitato ad agire come vorrei.

Arrivo davanti al portale che sembra voglioso più che mai di inghiottirmi e rispedirmi con un bel calcio nel sedere nel mio Tempo. Tuttavia, sono intenzionato a prendere in mano io le redini della situazione adesso. Voglio essere sicuro che Angel salti con me dentro e vorrei salutare Ornold.

Mi giro verso di lui che per tutto questo tempo ha camminato alle mie spalle. Noto che ha già gli occhi lucidi alla luce accecante del portale.

Non lo rivedrò più... Quella consapevolezza sembra essermi cascata addosso in questo medesimo momento quando anche una lacrima sul viso ha deciso di scendere. Mi mordo il labbro inferiore per trattenere la mia emotività.

《Siamo giunti a questo momento...》 Inizia a dire preso da una fragilità inusuale alla sua persona.

《Stupido ragazzo!》 Esclama poi per darsi un contegno. Scoppio in una fragorosa risata tra una lacrima e l'altra, grato di quella smorza atmosfere.

《Oh, Ornold. Nonostante la vostra scorza di pietra... Volevo dirvi che non sono mai stato più onorato come adesso a essere stato paragonato a un figlio per voi.》 Alludo a quello che mi ha detto quando ero in coma e lui esibisce un'espressione da chi cade dalle nuvole ed è stato scoperto.

《Ero convinto che non udissi.》 Cerca di giustificarsi. Gli poso una mano sul braccio per rassicurarlo.

《Ornold, è tutto a posto. Nessuno è appostato per spiarci. Potete salutarmi come si deve? Lo apprezzerei moltissimo.》 Lui mi studia per qualche secondo, a sono sicuro che si stia studiando internamente lui stesso. Infine mi afferra per una spalla e mi attira a sé. Un abbraccio stretto e pieno di parole non dette ma sentite ugualmente.

《Mi mancherai, stupido ragazzo!》 Lo sento mugugnare alle mie spalle. Lo stringo di più a me per rispondergli a mia volta.

《Mi raccomando, non farti ammazzare in quella giungla chiamata Futuro! Ma soprattutto, insegna ai tuoi successori che la magia esiste. E se vorrai, che io sono esistito.》 Gli annuisco rendendomi conto che per me, nel mio Tempo, tra un soffio di secondi, sarà già morto. Mi mordo nuovamente il labbro inferiore. Anche se è qui di fronte a me, sto iniziando a elaborare il lutto.

《A voi, invece, voglio darvi un consiglio. Sono sicuro che Crobbio possa rilevarsi un'ottima forza lavoro nonostante la mano mancante. Magari potrebbe diventare il vostro personale aiutante.》 Lui sembra rifletterci un attimo, e poi annuisce.

《Ora vai, non è bene fare attendere i Tre Tempi.》 Mi esorta con le mani verso il portale.

《Addio, Ornold. Grazie di tutto.》 Ci concediamo un'ultima manciata di secondi per guardarci con gli occhi lucidi. Improvvisamente veniamo interrotti dall'urlo della Regina.

《Angeline è scomparsa!》 La folla inizia ad agitarsi.

Ora o mai più!

Chiamo Angel esortandola a uscire dal nascondiglio prima che inizino ad avanzare per cercarla. Mi compare in fretta e trafelata alla mia destra e le allungo la mano. Me l'afferra e ci buttiamo immediatamente dentro al portale per non dare nemmeno il tempo a Ornold di tentare fintamente di fermarci.

Appena ci catapultiamo dentro percepisco una botta alla caviglia, come se mi si fosse attaccato qualcosa addosso.

Inizio a sentire un formicolio per tutto il corpo quando quella profonda voce si fa largo nella mia mente.

Il Destino è compiuto. Tutti i tasselli sono finiti al loro posto.Che cosa vuol dire? Era già scritto che Angeline sarebbe dovuta venire con me?

I miei pensieri vengono interrotti da una turbolenza che mi fa perdere la mano della mia amata.

《Kendall!》 La sento gridare, ma c'è uno strano eco. Non riesco a capire se è a un centimetro da me oppure anni luce lontano. E, a proposito di luce, qua dentro è così accecante e bianca che non riesco a distinguere nemmeno le mie fattezze.

Allungo le mani in preda al panico, la chiamo, ma pare che non riesco a muovermi sballottato come sono dalle correnti Temporali. È tutto inutile: non posso controllare niente qua dentro.

Inizio a percepire del calore e il profumo di fiori. Non riesco ancora ad aprire bene gli occhi quando mi sento scaraventato a terra riacquisendo finalmente una gravità, ma so che sono arrivato.

Devo assolutamente cercare Angel.

Medieval TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora