Non Sono Lucciole.

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Ci fermiamo per la notte sotto un grande albero, posizioniamo le due coperte e mangiamo qualcosa. Stavo morendo di fame l'ultima ora di viaggio.

Ma che strano, un'altra sosta.

《Ornold, quanto manca?》 Chiedo assonnato.

《Due giornate intere, ci siamo quasi.》 Mi incoraggia.

《In questi pochi giorni ho visto cose che non potevo nemmeno credere possibili fino a qualche mese fa. Poi tutte insieme mi fanno impazzire.》 Rifletto a voce alta.

《Intendi: un drago, elfi, troll, unicorni e orchi?》 Chiede Ornold e io annuisco.

《Qui è la quotidianità. Poi ne hai visti solo una piccola parte, c'è né sono a miliardi di creature fantastiche.》

Mi spiega, e ovviamente rimango stupito e senza parole. Amarië si allontana un po' per fare una passeggiata, ma sempre a vista d'occhio.

《Non credevo che fossi così bravo.》 Inizia Ornold. 《Sei intelligente, forte e coraggioso. Forse non serviva neanche che ti allenassi.》

Conclude con quello che ha tutta l'aria di essere un sorriso. Mi sorride.

Incredibile!

《Sono orgoglioso di te... Stupido ragazzo!》

Conclude e io alzo gli occhi al cielo. Non cambierà mai.

Ora ti riconosco, amico!

Amarië torna verso di noi rincorrendo una lucciola.

《Dovrai aggiungere questo altro esserino alla tua lista. Non credo che nel Futuro possa esserci un essere tanto magico.》 Afferma Ornold.

《Le lucciole ci sono anche nel 2022.》 Ribatto.

《Non è una lucciola.》

《Fatina, fatina! Vieni qui!》 Esclama Amarië.

Fate? Esistono anche le fate? Ormai non mi stupisco più di nulla.

Inizio a contare mentalmente quanti soldi regalerai al tuo analista.

Una con i capelli raccolti in una coda rosa, col vestitino fatto con petali di violette e scarpette in petali blu mi si poggia sull'indice. Noto che è poco più grande d'un tappo di penna e ha delle grandi ali lucenti. Paiono fatte di cristalli sottilissimi e brillano di una luce fioca.

Mi sorride e poi riprende il volo in una direzione ben precisa. Insieme ad Amarië le seguiamo quasi come se fossero uno stormo magnetico. Sembra strano, ma è più forte di me, devo vedere dove vanno così intente.

Arriviamo davanti ad un albero altissimo dalle dimensioni abnormi. Questo sì che può essere messo a confronto all'albero della polvere magica di Trilli. Solo che da questo non esce alcuna polvere. Tuttavia, nell'aria si può sentire una vibrante forza magica. La percepisco.

Che ovviamente ricordiamo hai guardato costretto da tua sorella.

Presumo sia questa la loro casa. Gli esserini alati entrano in un buco ai piedi dell'albero, parente una tana di qualche animale che in questo periodo dovrebbe essere in letargo. Oppure questa non è la loro casa, molto probabilmente vorranno andare a svegliare il proprietario della tana. Ma non è troppo presto per farlo uscire dal letargo? Tutte le creature che sto incontrando in questi pochi giorni mi fanno uscire matto. Non riesco a trovare un senso logico a nessuno dei loro atteggiamenti.

Magari vi stanno portando in qualche posto strano per uccidervi.

No, non può essere. Ornold mi avrebbe avvertito di non seguire queste delicate fatine. D'altronde in tutti i film che conosco sono buone, pensando a Trilli me le immagino gentili e servizievoli.

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