Un Asino Col Corno?!

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Mi sveglio ritrovandomi sopra il cavallo con delle bende. Mi guardo intorno, Ornold a piedi tira tutti e due i cavalli e Amarië è comodamente seduta tra le orecchie di Dorotea.

Sento la testa pesante che mi impedisce di aprire del tutto gli occhi, e dallo sforzo mi sento molto debole.

Arriviamo ad una radura fiorita dove ci sono molte famiglie elfiche. Amarië scende dal cavallo a salutare probabilmente degli amici. Scendo dal cavallo per gustarmi quel paesaggio, portandomi una mano alla testa per massaggiarmela.

Numerosi elfi di diversi colori di stagliano davanti a me ricordandomi vagamente le fate della Radura Incantata. Continuo a precisare che durante la mia infanzia era mia sorella ad avere libero accesso al telecomando.

《Ho capito, ci fermiamo.》

Annuncia sconfitto Ornold.

Possibile che ogni volta fate delle pause? Arriverete mai dal Malvagio Stregone?

Amarië mi presenta entusiasta i suoi amici.

《Fra poco farà il suo ingresso, proprio tra quei due salici piangenti!》 Esclama uno arancione, Barahir.

《Che emozione!》 Fa un gridolino quella viola, Mìriel.

《Non vedo l'ora!》 Esclama la giallina, Galadriel.

《Non resisto all'attesa!》 Ringhia il rosso e focoso Noldorin.

《Ma di chi state parlando?》 Chiedo confuso guardando verso la direzione indicata.

《La Regina elfica.》 Risponde Amarië con largo sorriso. C'è pure la Regina Clarion!

Posso ancora vedere nei tuoi ricordi la TUA mano sul telecomando e alzare il volume quando arrivava lei a fare un discorso.

Un'altra Regina? Non sto più nella pelle. Anche lei avrà un vestito dorato?

Sì, hai ragione. Era tua sorella, ci scommetterei.

Nella radura si fanno strada dei...

Non posso credere ai miei occhi!

《Eccola, arriva!》 Esclama Mìriel.

Sono... Unicorni?! Okay, questa non me l'aspettavo.

Nel Medioevo non c'è limite alle sorprese.

Unicorni bianchi con chiome di vari colori come rosa, viola, giallo, blu, arancione, azzurro... Si fanno strada elegantemente per poi fermarsi nel centro della radura.

Uno dal manto viola nitrisce per prendere l'attenzione dei presenti e, infatti, tutta la radura si ammutolisce.

Fa la sua entrata quella che, probabilmente, dev'essere la Regina, ma non è né un elfo e né un unicorno. È un essere molto più spettacolare di un unicorno: si tratta di un unicorno alato di colore oro con alcune stelle bianche sui fianchi, la coda e il maestoso manto neri. La testa è decorata con una coroncina argento con un cuore di diamanti rosa posto al centro del diadema. Dal manto pervade una luce anch'essa argentea.

Allora è davvero d'orata!

Avanza fiera, uno spettacolo mozzafiato. Il manto ondulante che quasi tocca terra si muove per via del vento a ogni suo passo. Se posso azzardarmi, risulta ancora più elegante dei suoi predecessori.

Nitrisce mettendosi su due zoccoli e dalla radura nasce un boato adorante. Una volta con gli zoccoli a terra, la Regina sembra notarmi e, a silenzio ricalato, si avvicina per scrutarmi bene, credo. Un cavallo può guardare attentamente qualcosa?

Poi fa un gesto strano e inaspettato: con il suo corno dorato mi colpisce leggermente la fronte e chiude gli occhi. Una luce calda e brillante esce dal corno e mi solleva in aria. Dallo spavento mi divincolo, mentre la Regina nitrisce per poi inchinarsi al mio cospetto.

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