Col sorriso stampato in faccia vengo svegliato da un'ondata d'acqua gelida, quasi fossi alle cascate del Niagara.
《Ma che diavolo?!》 Esclamo sorpreso e confuso scattando in piedi. Noto Ornold dall'altra parte della stanza che, con un accenno di sorriso, tende una mano indicando sopra la mia testa. Alzo lo sguardo e trovo un secchio sgocciolante che va a posarsi sul tavolo una volta che Ornold lo accompagna.
《Serve il pane, di pomeriggio faremo l'addestramento.》 Mi informa tranquillamente ritornando alla sua solita espressione di pietra. Rimango un po' perplesso cercando di capire se l'ha fatto davvero o sto ancora sognando.
《Che fai lì impalato? Muoviti!》 Mi esorta riportandomi alla realtà. Quasi perdo l'equilibrio mentre vado a prepararmi con il pensiero che potrò vedere Angeline concedendomi una piccolissima deviazione.
Prima di imboccare la porta Ornold mi allunga due monete, uguali a quelle che mi dà sempre per andare al mercato. Le afferro subito e saltando a cavallo mi dirigo velocemente al centro abitato.
Piano: comprare il pane e poi intrufolarsi al Castello per vedere Angeline. Cosa potrei dire a Ornold per spiegare la mia lunga assenza? Ho fatto una passeggiata.
Sì, una passeggiata nel Palazzo per vedere la Principessa...
Con questi pensieri complottistici arrivo al mercato e, saltando giù da cavallo mi avvicino al panettiere che mi accoglie con un gran sorriso.
《Buondì! Desiderate?》
Bonjour! Ecco il fornaio con il suo vassoio... Bonjour! Lo stesso pane venderà!
Ora canticchio pure le canzoni di Belle e la Bestia? Forse ho esagerato con questa ossessione da bambino per la Disney...
Dopo avergli riferito il mio ordine gli porgo i soldi. Mi mette il tutto in un sacco e lo saluto ringraziandolo. Attacco il sacco alla sella del cavallo e tirandolo dalla mascella vado a piedi fino al Castello. Lo lego saldamente ad un albero ben nascosto dalle guardie poste all'entrata. Prima di lasciarlo gli do una carota per far sì che stia buono.
Scruto un po' il Palazzo cercando un modo per entrare senza farmi notare. Una fila immensa di addetti alla cucina stanno giusto entrando da un ingresso secondario. Notando la loro divisa color panna, con lo stemma reale sul petto, mi balena una malsana idea nella mente.
Ti farai uccidere uno di questi giorni, Kendall.
Quatto quatto vado alle spalle dell'ultimo della fila e con la manica del vestito gli copro naso e bocca. Dalla sorpresa si divincola un po', ma grazie alla sua esile corporatura riesco a portarlo dietro dei cespugli senza farmi notare. Non so bene cosa sto facendo visto che mi sto basando solo su ciò che ho visto in televisione. Il povero mal capitato continua a sbracciarsi e colpirmi per evadere dal mio dolce abbraccio. In preda al panico, rendendomi conto troppo tardi di essermi impelagato in un piano senza uscita, gli sferro un pugno con tutte le mie forze in faccia. Purtroppo, come sospettavo, non basta, così gliene tiro un altro e ne esce abbastanza stordito. Il terzo è fatale quanto basta per farlo svenire.
Gli rubo i vestiti lasciandolo con i miei vestiti addosso per impedirgli il congelamento. Lasciandolo lì mi metto in fila a testa bassa aspettando il mio turno per essere accettato.
Guardatelo: il Salvatore che attacca il Castello. Lo Stregone sarebbe fiero di te se sapesse che lo stai aiutando!
Non ne vado fiero, ma devo assolutamente rivederla.
《Ennio Beringar?》 Chiede la signora alla porta leggendo il nome sulla mia divisa.
《Sì, sono io.》 Mento spudoratamente e accenno una risata che zittisco subito. Abbassa lo sguardo sulla sua cartelletta che ha in mano per poi darmi il via libera.
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Medieval Time
FantasyChi non ha mai sognato di viaggiare nel tempo? Magari nell'ignoto futuro o nel turbolento passato pieno d'avventure possibili? Nei film abbiamo visto tutti come possa essere un gran videogioco pieno di emozioni e simile a una vacanza a Disneyland. A...