Asinello VS Elfo.

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Siamo in cammino ormai da ore e inizio a sentire un leggero dolore alle chiappe. Stare a cavallo...

Un asino.

... È doloroso. Ma come facevano nel Medioevo?!

Magari zittiscono i Kendall che si lamentano troppo tagliandogli la testa.

《Ornold, quanto manca?》 Chiedo visibilmente stanco.

《Una settimana e due ore circa.》 Risponde tranquillamente.

Il solito Google Maps burlone che è stato impostato per SBAGLIO in "percorso a piedi".

《Aspetta, che?!》 Esclamo una volta compreso tali parole così offensive.

Ricerca categoria di Maps: "percorso a cavallo."

《Pensavi fosse dietro l'angolo, vero?》

Ricerca fallita!

《Ma... Ma... Come pensate che io ci arrivi con questo asinello?!》 Balbetto. Persival sbuffa rumorosamente e saltella il tanto che basta per farmi cadere col muso a terra.

《Bravo, Persival II! Non lasciare che ti offenda.》 Fa fermare Dorotea accanto al suo vecchio compagno per dedicargli una carezza sul muso. 《Inoltre, sei stato tu a condannarvi ad un viaggio senza la magia curatrice.》

《Quindi state facendo soffrire il vostro povero cavallo solo per dare una lezione a me?!》

Siete spregevole!

《Assolutamente errato! Ha le stesse condizioni fisiche per farti imparare la lezione. Tuttavia, lui è privo di sensibilità e non si sta stancando.》 Vorrei potergli rispondere per le rime ma non ne trovo le forze, sono sfinito e anche il rialzarmi da terra sembra un'impresa insormontabile.

Provo a risalire in sella ma Persival rifiuta le mie lusinghe e i miei tentativi di fare pace.

《Suvvia, amico! Sono stanchissimo, concedimi un po' di caratteraccio.》 Non intende venirmi incontro. 《Dai, mi spiace!》

Senza accennare a un cambio di opinione chiude le pesanti palpebre.

《Ornold, il tuo fedele compagno di marachelle, con venti litri di caffeina in corpo, si è addormentato.》

Stai imparando il sarcasmo da me. Ora sì che mi sento fiera. Mi sembrava solo ieri che gattonavi.

Da quand'è che sei una Coscienza sentimentale?

Ornold si gira con l'intero cavallo.

《Va bene! Ci accamperemo qui per sta notte. Piagnucolone di un ragazzo! Speravo di fare un'altra ora di viaggio almeno oggi.》

Dopo che abbiamo messo delle coperte a terra ci sdraiamo.

《Sta notte geleremo. Non potevo capitare in un periodo dove avevano già inventato il sacco a pelo?》 Mi lamento. Almeno la neve qui si è sciolta.

《Un che cosa?》 Esclama confuso.

《Non pensateci, l'avete sentito con largo anticipo.》 Mi sistemo sotto la coperta.

Ornold alza la mano e indica un punto a terra nello spazio vuoto fra noi. Senza neanche recitare una formula magica fa comparire dei ciocchi di legno e del fuoco per scaldarsi.

《Smetterai di lamentarti prima o poi?》 Il suo tono è comprensibilmente annoiato dalle mie continue lamentele. Forse sono davvero

irritante.

Togli il "forse".

《Ornold, posso farvi un domanda?》 Spezzo il silenzio che si era creato da un po'.

Non per lamentarti ancora, ti prego.

《Certo, dimmi.》

《Secondo voi riuscirò a salvare Angeline?》 Il suo viso è spezzato dall'ombra della fiamma e gli caratterizza maggiormente quei tratti duri che si ritrova.

《Dovrebbe esserti sorta prima un'altra domanda, ragazzo.》

《Lo so che dovrei pensare alla mia riuscita del salvataggio dell'intero Tempo, ma...》 Mi agito torturandomi le mani una nell'altra.

《Tu pensi solo alla Principessa, stupido ragazzo!》

《Grazie.》 Mi guarda storto, probabilmente non capendo l'ironia.

《Sai quale sarebbe la punizione se ti intromettessi! Per non parlare che condividete lo stesso sangue.》 Porto una mano al collo d'istinto.

《Siete proprio innamorati delle teste qui! Comunque credo che rischierei per lei.》

《Povero ma anche stupido ragazzo!》

Ornold inizia a piacermi.

《Vuoi davvero metterti in pericolo per una che è, per giunta, tua nonna!》

《Sì, sono scemo...》

Una follia sarebbe dirgli che non è mia nonna. Si gira dall'altra ponendo fine alla conversazione, e io faccio lo stesso.

Rischierei per lei, eppure la conosco da così poco.

《Comunque ce la farai a salvare tutti... D'altronde ti ho allenato io!》 Dice con voce fiera poco prima che cada nell'oblio del sonno facendomi venire i dubbi se l'abbia sentito davvero o non lo abbia sognato.

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Vengo svegliato dal nitrire del mio asino. Ornold ed io balziamo in piedi e andiamo in fretta dai cavalli, ma l'unico agitato è Parsival. Noto un piccolo esserino blu-azzurro per terra impaurito.

《Tutta questa tragedia per un innocuo elfo?》

Ornold lo sgrida. Lascio calmare il cavallo a lui e nel mentre prendo, quello che deve essere l'elfo, tra le mani. Noto essere alto quanto una mia mano. È semplicemente adorabile con la sua corporatura cicciotta, il vestito ricavato da una foglia dipinta di azzurro e i capelli ricci raccolti in due cioppini alti. Lo sguardo è lucido e scuro. Non vorrei dire una cavolata ma penso sia femmina.

La guardo in quei suoi occhietti così piccoli e impauriti e quasi mi ci vedo io. Conosco questa paura, la paura di qualcosa più grande di te. Con due dita la accarezzo la testolina così da tranquillizzarla un poco. Prendo dalle provviste un po' di pane e glielo do. Inizialmente non si fida ma la esorto con calma a mangiare qualcosina come trattato di pace. Titubante allunga le tenere manine e afferra il minuscolo pezzo di pane. Ora è finalmente tranquilla.

《Come vi chiamate?》 Chiede con una vocina da Chipmunks femminile.

《Sono Kendall, e tu ce l'hai un nome?》

《Mi chiamo Amarië.》 Il suo viso è tenero e ingenuo e questo mi indica che probabilmente sarà molto giovane, più di me.

《Bel nome elfico.》

Ride alle mie parole finalmente alleggerendosi un po' dall'angoscia, mentre i suoi capelli blu celestini ribelli le rimbalzano sulla mia mano. L'appoggio a terra sorridendole per poi saltare a cavallo.

Fortunatamente ora te lo permette.

《Ora puoi tornare dagli altri elfi.》 Le suggerisco.

《Dove siete diretto?》 Mi chiede come se non avesse sentito quello che le ho detto.

《Al monte Ormion con Ornold.》

《Anch'io sono diretta là!》 Esclama la vocina. Improvvisamente è diventata così spontanea e non posso non trovarla carina.

《Vuoi unirti a noi? Così farai prima.》 Dice l'allenatore Pokemon bambino che è rimasto nascosto in me negli anni.

Non vedi l'ora di girare col tuo Pikachu blu personale sulla spalla, eh?!

《Ne sarei onorata.》 Mi mostra un sorriso dolce. Le tendo una mano e si arrampica fino alla mia spalla.

《Tieniti forte, piccolina.》 L'avverto con l'eccitazione a mille. Nella mia testa rimbombano le note di Gotta Catch'Em All! di Giorgio Vanni.

Povera Amarië ignara della tua psicopatia.

《Abbiamo già perso abbastanza tempo, rimettiamoci in marcia. Benvenuta Amarië.》 Dice Ornold salendo a cavallo.

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