Errore Di Sistema

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Seguo la luce nel cielo come gli Scarafoidi di Ralph Spaccatutto con il faro. Ora sono io a trascinarmi dietro, mano nella mano, Angel. Sulla mia spalla c'è Amarië che si tiene salda alla mia maglietta. Crobbio, invece, ci fa strada tra i rami che non vediamo. A quanto pare gli orchi hanno la possibilità di vedere nel buio come i gatti. Molto utile in caso di Tempeste Nere dovute a Paradossi.

Una situazione certamente normale e molto probabile nel quotidiano.

Arriviamo a un centinaio di metri dal portale e rimpiango di non essermi portato degli occhiali da sole in questa improvvisa vacanza. La luce è assurdamente forte e penetrante.

《Avanziamo guardando a terra!》 Consiglio a tutti. Continuo a camminare con un braccio davanti agli occhi e guardando i miei piedi. Quando iniziamo a essere abbastanza vicini inizio a intravedere un'ombra davanti al portale luccicante. A ogni passo in più che faccio riesco a distinguere meglio la sagoma d'uomo.

Ora voglio proprio vedere come ti nasconderai da Ornold nel posto più luminoso del mondo!

Cavolo!

Cerco un nascondiglio in fretta fallendo miseramente perché Ornold si gira di scatto verso di noi percependo la nostra presenza. Appena mi nota mi guarda malissimo.

《Ti avevo detto di stare fermo al Castello! Perché non mi dai mai retta, stupido ragazzo?!》 Tuona contrariato. Si sbatte una mano pesantemente sulla faccia e se la stropiccia.

《Se questo portale è apparso per me non pensate che dovrei vederlo?》

《Potrebbe essere pericoloso.》 Nota le mani mia e di Angeline intrecciate. 《Ma d'altronde tutto quello che fai è pericoloso.》 Avanzo verso di lui lasciando la mano di Angel. Meno si avvicina alla luce meglio è. Anche la mia piccola amica scende dalla mia spalla per accoccolarsi in quella della Principessa.

《Fatemi fare un tentativo.》 Cerco di convincerlo mentre avanzo lentamente.

《No!》

《Perché?》 Non riesco a capire il motivo per cui mi fa muro.

《Perché non so quali possono essere le conseguenze!》 Inizia ad alterarsi e ad alzare la voce. Quindi lo faccio anch'io per cercare di sovrastare la sua, altrimenti non mi sente.

《Ma non lo sapremo mai se non aiuto!》

《No, no e no!》 Chiude le mani a pugno e spalanca gli occhi a palla.

《Ma che problema c'è? Perché siete intrattabile?》 Inizio a gesticolare a mani aperte, confuso.

《Perché... Perché...》 Lo vedo sul punto di scoppiare così lo incalzo.

《Che cosa, Ornold? Cosa?!》

《Perché non posso perderti ancora!》 Esclama così velocemente che quasi non credo di aver capito bene. Tuttavia, la sua espressione sorpresa lo tradisce. Sospira e i suoi occhi si spengono. 《Non posso fare un altro errore che potrebbe ucciderti. Devo essere sicuro...》 Il suo sguardo cade a terra, triste.

《Oh, Ornold...》 Faccio un passo verso di lui, subito con un approccio più commosso. 《Se non fosse stato per voi adesso non sarei qui. Vi devo la vita, e sono sicuro che se dovesse andare storto qualcos'altro con questo portale voi sarete qui pronto a salvarmi.》 Ornold si riprende subito agitando la mano in aria come per far cenno di zittirmi e un ghigno da duro riprende forma sul suo viso.

《Non c'è tempo per queste smancerie! Hai ragione: per capire davvero cosa sta succedendo serve la tua mano.》 Dice ritornando in sé e rimettendosi a osservare il fenomeno di luci misterioso. Rimango un po' spiazzato da quanto gli ci è voluto per esaurire l'affetto che ha nei miei confronti.

Parlando di te è già un tempo record.

Decido di passare sopra a questo e agli aiuti psicologici da parte della mia Coscienza.

Osservo quello che sembra un portale, ma non abbiamo ancora una conferma. Ornold inizia con una serie di incantesimi che si rivelano inutili. Approfitto della sua distrazione per allungare una mano verso la luce. Inizio a percepire dei piccoli aghetti dentro alla pelle, leggeri come una pioggerellina gelida sul viso. Un'energia attrattiva mi sta tirando verso la luce, fredda, strana, piena. A ogni centimetro in più del mio braccio dentro la luce sento la forza velocizzare la vicinanza. Improvvisamente mi attira del tutto a sé e mi ritrovo dentro al bianco puro e accecante sentendo la voce della mia amata Principessa urlare impaurita il mio nome.

Inizio a fluttuare non capendo più qual è il sopra e quale il sotto, le direzioni si confondono e mischiano come un mazzo di carte. Infine sento un insolito prurito sotto il naso e una voce profonda.

Non puoi andare a casa. Il tuo destino non è compiuto. Solo quando avrai il simbolo reale sul tuo capo i Tre Tempi ti daranno la grazia per tornare. Una volta taciuta la voce mi sputa fuori e atterro ai piedi di Angeline che si abbassa immediatamente per capire se sto bene. Per fortuna non ho neanche un graffio.

《Oh, Kendall. Ditemi che cosa è successo.》 Ci metto un po' a riprendermi dallo stordimento. Ornold e Crobbio si avvicinano preoccupati.

《C'era una voce... Avete sentito?》 Chiedo mentre Angel mi aiuta a rialzarmi. Tutti, nessuno escluso, negano di aver sentito qualcosa.

《Okay, sarà megalomane dirlo... Ma penso che i Tre Tempi o l'Universo, Dio, boh, non lo so, mi abbiano detto la condizione per tornare a casa: devo essere incoronato.》 Tutti mi guardano confusi e lo sono anch'io. Non capisco cosa possa servire al Paradosso che io sia incoronato. Tuttavia, non credo di poter mai arrivare a ottenere le capacità per capire le leggi di quell'entità dai molti nomi che sta al di sopra di noi tutti.

Nonostante tutto... È una gran ficata partecipare come protagonista a una cerimonia d'incoronazione!

Oh, poveri noi. Questa entità superiore deve essere completamente impazzita! Abbiamo controllato cosa si è fumata di recente?

Devi fartene una ragione: a quanto pare io, Kendall Brooks, sarò un Re.

Certo, baby Simba, continua a sognare.

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