6 •Tutti hanno paura•

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«Benvenuti amici di Sky Sport alla prima ed emozionante gara di questo Gran Premio 2022

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«Benvenuti amici di Sky Sport alla prima ed emozionante gara di questo Gran Premio 2022. Oggi si inizia nel Bahrein, tra la brezza marina e la sals-...»

«Amico, quella è una bella palla al piede» commentò Lando.
Il mese di training pre campionato, era stato forse il più intenso che avessi mai fatto. Nonostante mio padre mi avesse sempre spremuto fino al midollo durante le preparazioni atletiche e le prove in pista, quella volta ero stato io a scaldare il culo al 1000 per 1000 per ottenere risultati perfetti.

Da un lato ne ero soddisfatto.
Il mio peso era ottimo, la massa corporea la migliore che avessi mai avuto, i test psicologici erano andati molto bene. Con mia grande sorpresa dato tutta l'ansia e la frustrazione che mi stavo portando dietro come un'ombra assassina.
Lavorare con le attrezzature della McLaren era un vero piacere. Erano si complesse e molto più "arrugginite" di quelle a cui ero abituato ma solo pensare che non mi allenavo più in uno spazio attribuito a mio padre, mi faceva stare bene.

Non brontolavo durante gli allenamenti individuali, non litigavo con il mio istruttore e soprattutto non avevo niente di lui lamentarmi contro la mia scuderia. Cosa che invece succedeva con mio padre.
Certo, Yoongi non era il coach più paziente del mondo e i nostri battibecchi erano all'ordine del giorno ma quella ormai era diventata abitudine.

Un abitudine che mi faceva sentire quasi bene, rasserenato.
Yoongi sapeva il fatto suo, aveva davvero tante qualifiche che però non mi aveva sbattuto in faccia dopo le mie battutine. Ero stato io a ricercarle tramite Zak e Lando e aveva tutte le carte in regola per essere un ottimo personal trainer, un fantastico direttore del Team Radio e anche un ex pilota con i contro cazzi.

Detestavo quando mi prendeva in giro, quando cercava di colpire i miei punti deboli, quando mi umiliava senza vergogna.
Non avevo ancora capito il suo gioco. Se lo facesse per spronarmi a fare di più o semplicemente perché mi odiava e voleva punirmi.

Ero più sensibile di quello che tutti pensavano nel Paddock. Non ero un bastardo senza sentimenti ma tutto il contrario. A volte mi lasciavo sopraffare anche troppo da essi.
Alcune volte, mi ritrovavo a piangere sotto la doccia in modo che le mie lacrime venissero portate via dall'acqua.

Nessuno lo sapeva. Un po' perché me ne vergognavo e un po' perché il mostrarmi sensibile, avrebbe aperto le porte a fin troppe persone e occuparmi di altri nemici non era una mia priorità.
Sfogarsi faceva bene. Lo diceva sempre mia madre. Tenersi tutto dentro, alla fine ti corrode e ti brucia l'anima fino all'ultimo boccone.

Non ne vale la pena oltretutto. Di farsi il sangue amaro per persone che non lo meritavano, di corrodersi l'anima e di farsi bruciare le meningi dall'interno.
Quindi preferivo buttare tutto fuori una volta ogni tanto e dopo essere uscito dal box doccia, stavo già molto meglio.

The Last Race/YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora