8 •Balla con me•

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La frase di Yoongi era rimbalzata nella mia mente per giorni

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La frase di Yoongi era rimbalzata nella mia mente per giorni.
Settimane anzi.

Non facevo altro che pensare a quel momento nel bagno del mio camerino in cui eravamo davvero stati vicini. Senza insultarci, maledirci o riservarci occhiate minacciose.
Quella notte, una volta tornato in hotel, avevo cercato il Corvo su internet e l'avevo visto ben 2 volte di fila.

Non solo perché mi era piaciuto tantissimo ma perché volevo provare a sentire quello che Yoongi sentiva quando lo guardava.
Se era rabbia quella che il film gli suscitava. Oppure incomprensione, paura, vendetta per qualcosa che gli era successo sotto il naso ma a cui non aveva potuto rimediare.

Volevo capirlo, volevo conoscerlo.
Volevo conoscere Yoongi così tanto che mi davo del patetico da solo. Mi intrigava, mi piaceva e sicuramente mi eccitava a tal punto che avrei voluto che esistesse un intero film sulla sua vita che mi avrebbe permesso di conoscerlo.

Una volta finito il film per la seconda volta, ero entrato su YouTube e avevo guardato una carrellata di suoi video da pilota e mi ero sentito così male che avevo lanciato il cellulare sulla moquette immacolata.
Yoongi era un pilota eccezionale.

Calcolatore, furbo, attento ma una cosa avevo notato in comune con me: era spericolato.
Era spericolato come me, se non peggio. Forse era per quello che mi odiava, che mi detestava a tal punto da umiliarmi sempre. Perché rivedeva in me quello che era un tempo.

Quando aveva il suo posto in Formula 1, quando correva nella sua monoposto, quando i giornalisti facevano carte false pur di intervistare il grande e potente Min Yoongi.
Il primo coreano ad arrivare in Formula 1 e a vincere tutti quei trofei.

Yoongi era una leggenda. Lo era stata almeno. In quel momento, solo l'alone del suo ricordo restava tra le strade dei Paddock di tutto il mondo.
Avevo visto che qualche fan ancora chiedeva il suo autografo su una vecchia maglia, un capellino, una felpa.

A me era successo un infinità di volte, soprattutto negli aeroporti o durante le mie passeggiate fuori programma all'aria aperta.
Però vedere che qualcuno ancora teneva a Yoongi nonostante non corresse più, mi faceva sentire...non lo capivo, commosso?
Grato?

Fin da quando ero entrato nel girone della Formula 1 e avevo acquisito tutta la mia fama da pilota miliardario, la mia paura più grande era diventata quella di essere dimenticato.
Un sacco di nuovi fan della F1 non conoscevano alcuni piloti che gareggiavano anni prima quindi avrebbero dimenticato anche me un giorno?

Il mio nome sarebbe andato dimenticato dentro uno scatolone di vecchi ricordi che non verranno mai più aperti?
Oppure in uno scaffale polveroso di una cantina puzzolente di muffa in cui mi si sarebbe depositata addosso la ruggine?
Non volevo questo per me.

The Last Race/YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora