Era una pessima idea?
Senza dubbio.
Me ne sarei pentito amaramente?
Probabilmente.
Avevo soluzioni migliori?
Decisamente no.Non avevo smesso neanche per un secondo di pensare ad un modo per distogliere l'attenzione dei giornalisti e del mondo da Yoongi.
Mi ero concentrato sulla gara a Monaco, l'avevo vinta ma poi ero ritornato a quel momento in macchina con Yoongi. Quello in cui il suo viso era così stressato, stanco e triste da quella situazione che mi veniva da piangere.Avere a che fare con un articolo su cui veniva inciso il tuo nome, poteva essere un bene o un male ma a prescindere venivi braccato dai paparazzi per settimane intere.
Fino a quando il prossimo scoop non faceva scalpore.
Il mondo della fama era un mondo di merda. La tua privacy veniva calpestata in continuazione, tanti saluti alle uscite solitarie per la città, addio al semplice turismo in un posto nuovo.Era tutto un susseguirsi di azioni sbagliate da parte di persone senza un minimo di educazione e rispetto a cui tu dovevi semplicemente abituarti.
Non potevi fare altrimenti perché se ti comportavi troppo bene con loro, diventavano peggio degli stalker e se reagivi e ti comportavi male, venivi etichettato come un mostro, un maleducato e una persona poco socievole.Non avevi vie di fuga.
Certo, a volte potevi travestirti e uscire in giro, sperando che nessuno ti riconoscesse. Io l'avevo fatto milioni di volte. Indossavo una parrucca per coprire i capelli arancioni, mettevo gli occhiali e dei vestiti casual ed era fatto.
Potevo stare tranquillo per qualche ora.
Ma non tutti riuscivano a passare inosservati.Per esempio uno come Lando, non ci sarebbe mai riuscito.
Insomma...non credo di doverlo neanche spiegare. Era più che evidente che uno come lui non ci sarebbe mai e poi mai riuscito. Bastava farlo ridere appena e tutti lo avrebbero riconosciuto da lontano un miglio.
Lando però amava i riflettori. Non perché fosse egocentrico o altro ma perché era giovane, era appena un ragazzino maggiorenne in tutti i Paesi del mondo.Si divertiva tantissimo a scappare dai paparazzi, a prendergli per il culo nascondendosi nei centri commerciali o nei posti più improponibili.
Una volta si era perfino fatto passare per uno di loro. Con la sua fotocamera che di professionale aveva ben poco, si era messo a correre insieme a loro dietro il presunto Lando Norris per poi scoppiare a ridere e sbattergli in faccia la verità.Quello che speravo, era che non diventassero cattivi con lui come facevano sempre con tutti.
Il primo periodo era bello per chiunque ricevere attenzioni dai media.
I problemi arrivavano quando il tuo nome perdeva interesse, quando diventava ormai comune e abitudinario e allora l'unica cosa che volevano da te erano scoop di cronaca.Volevano vendere il tuo nome ma non più per fare un bel gesto, per farti conoscere. No.
Lo volevano vendere per umiliarti, per farti cattiva pubblicità e per farsi pagare profumatamente dalle loro famose "fonti anonime" che altro non erano che persone molto vicine "all'imputato". Come mio padre aveva fatto con me e Yoongi.
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The Last Race/Yoonmin
Literatura FemininaPark Jimin è un pilota della Formula 1. Sempre sotto ai riflettori delle riviste di gossip, convinte che il suo successo derivi solo dal fatto che suo padre è il dirigente della scuderia Mercedes. Dopo uno scontro tra i due, Jimin firma un contratto...