25 •Solo un brutto ricordo•

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Sentivo un groppo in gola tremendo e tutto era dovuto al fatto che stavo per partire e lasciare il piccolo spazio di pace e felicità che avevo vissuto a Woking

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Sentivo un groppo in gola tremendo e tutto era dovuto al fatto che stavo per partire e lasciare il piccolo spazio di pace e felicità che avevo vissuto a Woking.

Il lavoro mi chiamava, il mio dovere di pilota mi tormentava e dovevo necessariamente tornare nel girone dell'Inferno della Formula 1 prima che Andreas mandasse qualcuno a prendermi a calci in culo.
Avevo saltato molti allenamenti e speravo solo di non aver preso troppi chili o non mi avrebbero neanche permesso di correre.

Ero stato un inconsciente nel decidere di andarmene così, di punto in bianco, senza tenere conto della mia preparazione fisica o delle gare che avrei dovuto correre.
Me ne pentivo? Dio no, neanche un po'. Ero stato così felice con Yoongi e Myung che non avrei mai voluto abbandonarli.

Yoongi era un'altra cosa. Lui poteva prendersi tutti i giorni che voleva ma un pilota non poteva stare in vacanza a vita e soprattutto non poteva fare tutti gli sgarri culinari che avevo fatto io per via della signora Min.
L'Olanda non era proprio dietro l'angolo ma avevo ancora una settimana per rimettermi in carreggiata prima della gara.

Quella mattina, Myung mi aveva svegliato prima del previsto dopo essersi intrufolata nella camera di Yoongi.
Aveva detto che non voleva che andassi via e che io e Yoongi le saremo mancati troppo. Aveva pianto e io avevo pianto con lei perché non volevo toglierle il suo papà e al tempo stesso, egoisticamente, se fossi rimasto io troppo tempo senza di lui, ne sarei morto.

L'avevo stretta contro il mio petto e le avevo promesso che il suo papà sarebbe tornato molto presto a casa e che, prima o poi, anche lei avrebbe viaggiato con lui per vedere le mie gare.
Si era riaddormentata con le guance ancora umide ma un sorriso sulle labbra ed ero rimasto a guardarla fino a quando non era suonata la sveglia.

La signora Min aveva preparato una colazione con i fiocchi ma avevo mangiato poco dato che il malumore aveva preso la meglio sulle mie emozioni.
Mi ero alzato prima dalla tavola per farmi una doccia calda e Yoongi mi aveva raggiunto, coccolandomi sotto il getto mentre ricacciavo indietro le lacrime.

Sembrava quasi che ci stessimo separando per sempre e sapevo di essere troppo tragico ed esagerato ma la scoperta di Myung, aveva generato altri problemi dentro di me e molti altri dubbi.
Yoongi aveva bisogno di stare con lei, di restare a casa per vederla crescere ma non potevamo avere tutto e io preferivo che lui scegliesse lei.
A costo di rimetterci io.

«Devi smetterla di arrovellarti la testa di pensieri» mi riprese a bassa voce mentre attraversavamo l'aeroporto diretti al mio gate. Eravamo perfettamente travestiti e mimetizzati tra la folla quindi non avremo avuto problemi con i paparazzi o i giornalisti.

«Dovresti rimanere qui con Myung» sussurrai, stringendo la valigia tra le mani.
«Lei ha bisogno di te più di quanto ne ho bisogno io ed è giusto che sia tu a crescerla.»

«E tu? Credi davvero che riuscirei a lasciarti andare?»

«Ci sentiremo tutti i giorni e verrò a trovarvi ma almeno Myung sarà felice con il suo papà» sorrisi.
«Sai che ho ragione hyung, io starò bene.»

The Last Race/YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora