Il motivo numero 1 per cui non si poteva bere nelle 48 ore prima di una gara di Formula 1, era il post bevuta apocalittica perché eri incazzato a morte con il ragazzo che ti piaceva.
Bisognava gestire il dopo sbronza, il mal di testa, le nausee che neanche una donna incinta e il carattere ancora più facilmente irritabile.Il motivo numero 2 era perché dove c'era alcol, c'era una festa e dove c'era una festa, c'era anche il sesso e questo automaticamente ti riportava alla regola numero 2, dopo quella del non bere, ovvero: non fare sesso 48 ore prima di una gara.
Non era una regola per ripicca, per cattiveria o per negare qualcosa ai piloti, era anzi naturale il perché.
Durante un amplesso sessuale, i muscoli sono si tesi ma in verità sono anche al limite del rilassamento motorio perché entra in circolo l'adrenalina e tutti gli ormoni del piacere.Tutti quelli, uniti, generano un completo rilassamento del corpo e della mente che durante una gara, non sarebbe stato il massimo.
Dovevi restare vigile, tenere i sensi in allerta e soprattutto i riflessi dovevano essere scattanti e immediati a quelle velocità così elevate.Io, la sera precedente, avevo fatto un completo disastro in definitiva.
Ero quasi ubriaco marcio, avevo fatto del sesso fenomenale ma proibito e mentre giacevo su una superficie piuttosto morbida e profumata, il solo pensiero di aprire gli occhi mi faceva venire la nausea.Non sapevo dove mi trovassi ma sapevo di avere Yoongi accanto a me. Riconoscevo il suo profumo avvolgente, virile e dolciastro che sapeva di casa, di calore ma anche di perdizione e di condanna.
La mia condanna.Mi ero comportato da totale coglione. Non avrei mai dovuto bere e non sarei mai dovuto finire a fare sesso con lui in una lurida stanza degli specchi.
Mi ero comportato da puttana e la mia paura più grande era che anche lui, al risveglio, mi avrebbe trattato in quel modo.Ci eravamo baciati, coccolati poi lui mi aveva ignorato per giorni. E poi puff...quando lui si ripresentava, io gli cadevo ai piedi e facevamo sesso.
Sembrava tutto un fottuto piano ben congegnato e a me veniva da piangere dal nervosismo che mi sentivo scorrere nelle vene.Calde e amare lacrime bagnarono ben presto il mio cuscino e mi decisi ad aprire gli occhi, cercando di soffocare i singhiozzi per non svegliare Yoongi.
Il letto era un disastro ma sapevo che non avevamo fatto più niente oltre quella prima volta al parco giochi.Ricordavo tutto fin troppo chiaramente e forse, avrei voluto non farlo.
Non ricordare tutte quelle sensazioni, quelle emozioni, i nostri corpi avvinghiati e uniti, i baci bollenti e passionali, i suoi gemiti nell'orecchio, le mie lacrime di piacere.
Non ricordare avrebbe fatto molto meno male.Yoongi mi dava le spalle. Era sdraiato a pancia in giù e il suo respiro quasi rumoroso, mi fece capire che stava dormendo. Ormai lo conoscevo troppo bene.
Conoscevo troppo bene anche quella parte di lui.
STAI LEGGENDO
The Last Race/Yoonmin
Romanzi rosa / ChickLitPark Jimin è un pilota della Formula 1. Sempre sotto ai riflettori delle riviste di gossip, convinte che il suo successo derivi solo dal fatto che suo padre è il dirigente della scuderia Mercedes. Dopo uno scontro tra i due, Jimin firma un contratto...