24 •La festa dei fiori•

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Myung era al settimo cielo

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Myung era al settimo cielo.
Non le sembrava vero di avermi finalmente conosciuto e inoltre, dopo avermi riconosciuto come Papà Mimi, era ancora più contenta.

Temevo che il mio cuore non avrebbe mai retto tutto quell'amore.
Non ero abituato a riceverlo e tantomeno, a riceverne così tanto. Essere amato da Yoongi, riempiva già il mio cuore di un intenso rosso cremisi ma da quando anche Myung era entrata nella mia vita, il mio muscolo pompante si era dovuto notevolmente allargare.

Mi sentivo svuotato e leggero dopo aver parlato a Yoongi delle mie sedute dallo psicologo e di quello che ne era emerso e Myung rendeva tutto ancora più leggero e quasi semplice.

Avevo promesso ad Andreas che avrei passato solo 3 giorni lontano dalla preparazione per la prossima gara e ne restava solo 1 prima di dover ripartire.
Avevo già prenotato il volo e per le 22 di quel giorno, dovevo essere in aeroporto o il team McLaren sarebbe davvero venuto a recuperarmi.

Fortunatamente ero stato bravo a mimetizzarmi tra la massa in aeroporto e nessuna notizia sul mio road trip improvvisato, era trapelata.
I fan sapevano solo che mi stavo preparando per il prossimo Gran Premio insieme a Lando e il ragazzino era stato bravo a rispondere alle domande incuriosite dei paparazzi.

Io e Yoongi non avevamo passato molto tempo da soli ma colmare la mancanza di tanti giorni di assenza di Myung, era stato il massimo che potevamo fare.
La piccola mi aveva rivelato innocentemente che a volte si sentiva molto triste senza il suo papà e allora andava nella sua camera e si addormentava nel suo letto.

Non osavo neanche immaginare come potesse vivere lei la faccenda del dover restare da sola senza Yoongi per così tanto tempo o del dover mentire sul fatto che sia il suo papà.
Questa situazione non mi era ancora ben chiara ma Yoongi doveva aver fatto un lavoro incredibile per tenere Myung nascosta a tutti.

Inconsciamente, ero sicuro che Myung soffrisse anche quello. Sapere di non essere conosciuta come figlia di Yoongi ma come una sua semplice cuginetta, probabilmente scatenava in lei confusione e rammarico.

Non che i genitori di Yoongi le facessero mancare qualcosa. Erano i nonni migliori del mondo e anche i genitori di Haru tenevano molto a lei.
Avevo avuto modo di conoscerli e se all'inizio pensavo che sarebbe stato imbarazzante, mi ero invece sentito come a casa.

Si vedeva che entrambi erano segnati dalla morte di Haru. In fondo era la loro bambina, l'unica figlia che avevano e averla persa in così giovane età e soprattutto in quelle circostanze, gli aveva distrutti entrambi.

Però continuavano ad amare la loro nipotina tutti i giorni. Le portavano i dolci fatti in casa, le compravano molti vestiti e insistevano sempre per dare a Yoongi i soldi dei sussidi ma lui rifiutava ogni volta e non perché i soldi non gli mancavano ma perché sapeva che Haru, al posto suo, non gli avrebbe mai accettati.

Myung ogni giorno diventava sempre più curiosa e grande e chiedeva sempre più spesso della mamma. Era improponibile raccontare una cosa simile ad una bambina così piccola ma non mancavano mai i racconti sui casini che avevano combinato i suoi genitori da piccoli oppure i viaggi sugli album fotografici del Liceo.

The Last Race/YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora