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- Hyung, posso parlarti un momento? - mi voltai vedendo Hyunjin sulla soglia della porta della mia classe. Le ragazze intanto sussurravano le solite cose, tipo "Che bello" oppure "Sarà un modello? Forse un aspriante Idol?" sospirai e mi alzai per andare verso Hyunjin - Che succede? - gli chiesi. Lui era un po' esitante - Vieni, credo sia meglio parlare da un'altra parte... - la sua espressione era frustrata.

- Ok cosa sta succedendo? - chiesi una volta arrivati sul retro della scuola. - Sei innamorato, vero? - alzai un sopracciglio - Tutti la stessa domanda? Ho già detto di no, non c'è nessuna ragaz---
- Non una ragazza, hyung. È Jisung, vero? - Hyunjin mi guardò con fare serio. Rimasi in silenzio per un po', poi lo guardai. - Ho una ragazza - dissi alla fine, andando via. Lui mi guardò sorpreso.
Perché l'avevo detto? Davvero ci tenevo così tanto ad allontanare Jisung da me?

Mentre tornavo in classe incrociai Chan, ma lo ignorai completamente. Ero troppo perso nei miei pensieri per pensare a salutare le persone che incontravo. Non mi ero neanche accorto di aver completamente ignorato anche Jisung e Felix.
L'unico pensiero che avevo era ciò che aveva detto Hyunjin precedentemente. Io e Jisung? Solo perché stavamo spesso insieme non vooeva dire che fossimo innamorati... no. Non solo stavamo sempre insieme, c'erano anche tutti quei sogni a occhi aperti che facevo. Sospirai per l'ennesima volta, non sapevo cosa fare.

- Eccoti che sospiri di nuovo. Non provare a dire di non essere innamorato, lo sei chiaramente - la ragazza si sedette di fronte a me sorridente. Allora si illuminò una lampadina. Potevo anche essere innamorato di Jisung, mi bastava rivolgere le mie attenzioni su qualcun altro?

Allora mi avvicinai a lei - La proposta di ieri è ancora valida? - chiesi a bassa voce, e lei prima mi guardò sorpreso, poi sorrise, infine si avvicinò a me e ci guardammo dritti negli occhi. Lei annuì, ricambiai il sorriso - Accetto - dissi alla fine.

- Hyung, torniamo insieme? - chiese Jisung, stavo per rifiutare ma proprio in quel momento arrivò Yewon attaccandosi al mio braccio. Guardò Jisung sorridendo e poi guardò me, sguardo che ricambiai nervosamente. - Oggi me lo prendo io. Io e il mio ragazzo abbiamo un appuntamento. Bye bye - alzò la mano salutando Jisung e andammo via. Lui rimase lì immobile e guardarci andare via. - Oi, Minho - guardai la ragazza - Come mai hai accettato di punto in bianco? - giusto. Perché avevo accettato?
- Vale la pena provare, giusto? - lei sorrise - Giusto, non ci avevo pensato! Prima di stare con qualcuno bisognerebbe conoscere quel qualcuno - io annuii silenzioso.
- Senti, ho sentito che Changbin fa una festa tra qualche giorno. Verrai anche tu? - disse dopo qualche minuto di silenzio, io la guardai confuso - Non mi ha detto niente, quello gnomo del cazzo... - lei rise - Sono amica con sua sorella. È stata lei a dirmelo -
- Ah ecco. Sicuramente mi inviterà, ho intenzione di presentarmi - lei sorrise e mi strinse di più il braccio.

- Ci vediamo domani - disse, quando eravamo giunti davanti casa sua. Prima di entrare nel cancello di casa esitò e tornò indietro da me. Con mia sorpresa mi lasciò un bacio sulla guancia e andò via. Non sentii la sensazione che mi aveva fatto provare Han Jisung, il cuore non mi martellava nelle orecchie.

Ero per strada, avevo guardato i miei piedi per tutto il tempo, pensando a quella sensazione che provavo solo con Jisung; e quando alzai finalmente lo sguardo, vidi qualcuno con una felpa nera che si nascondeva dietro al cappuccio. Un po' per le proporzioni e un po' per il ciuffo arancione che riuscivo a intravedere, capii di chi si trattava. Fui un idiota, però, e feci marcia indietro per andarmene. Lui però mi vide e allora sentii i suoi passi correre nella mia direzione - Hyung! - mi urlò dietro, io mi fermai con le mani nelle tasche.
- Aiutami, ti prego - disse, i suoi passi si avvicinavano lentamente a me, alla fine mi voltai e me lo ritrovai davanti. - Che succede? - chiesi, lui abbassò lo sguardo. Indossava una mascherina dello stesso colore della felpa - Io... - cercava di dire qualcosa.

Ma mi immersi nei miei pensieri proprio mentre lui parlava. Di nuovo il battito del mio cuore che mi riempiva la testa, quel suono mi stava facendo impazzire, e alla fine impazzii. - Mi sono rotto, ok? - sbottai alla fine - Continui a venirmi dietro! Mi stai facendo impazzire cazzo! - lui rimase in silenzio davanti a me. Strinse i pugni - Hyung, io... -
- No! Tu niente! Stai zitto e basta, ok? Non parlarmi più, ok? Voglio starmene in pace. Posso vivere una vita normale SENZA AVERE PENSIERI STRAVAGANTI PER LA TESTA? SENZA DOVERMI PREOCCUPARE CONTINUAMENTE PER TE? - alla fine lo spinsi via e entrai in casa senza guardarmi indietro.

- Cosa ho appena fatto? -

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora