- Paura? Davvero faccio paura? - mormoravo tra me ripensando a ciò che ha detto quel ragazzo. - Che stai mormorando? - alzai lo sguardo vedendo Chan fermo davanti a me - Chan, io faccio paura? - chiesi, lui però si mise a ridere, perciò lo guardai confuso - Sul serio, faccio paura?-
- Hanno detto così? - annuii, lui rise di nuovo - A primo impatto probabilmente si. Però una volta che qualcuno ti conosce bene non fai poi così paura - misi il broncio - Suppongo di fare paura - detto ciò la campanella suonò e noi ci salutammo.- Lee Minho vieni un secondo - guardai la porta, era uno dei professori perciò andai verso di lui confuso - Il vice preside mi ha detto ciò che è accaduto prima, perciò vorrei chiederti un favore a riguardo - annuii. Mi fece cenno di seguirlo, cosa che feci ancora più confuso, allora arrivammo al primo piano dove c'erano quelli del primo anno. Ci fermammo davanti a una delle classi - Il ragazzo di questa mattina si chiama Han Jisung. È arrivato in questa scuola da poco, sembra avere difficoltà ad ambientarsi, perciò ti sto chiedendo se puoi aiutarlo. Sei gentile e conosci tante persone, puoi fare qualcosa per lui? - stavo per rispondere, ma ricordai le parole di quel ragazzo "Fai paura, hyung" il modo in cui l'aveva detto sembrava duro, come se stesse cercando di allontanarmi, come se volesse restare da solo, senza nessuno intorno.
- Allora? - il professore mi riportò alla realtà, proprio in quel momento qualcuno uscì dall'aula. Compare davanti a me una testa arancione la quale profumava proprio di arancia. - Jisung, questo è Minho - il ragazzo si fermò davanti a me, i nostri sguardi si incrociarono ancora una volta.Stupendo, a dir poco stupendo. Un viso tondo, ben definito, una piccola boccuccia dalle labbra sottili e rosee. Le occhiaie erano scomparse, forse le aveva nascoste con un correttore. Gli occhi scuri e illuminati dalla luce erano fissi nei miei, eppure non c'era espressione in quegli occhi, l'unica cosa che notai era la solitudine. Era poco più basso di me, la pelle chiarissima con qualche livido visibile a malapena tra il collo e il petto, dove la camicia era sbottonata.
Guardai di nuovo il professore dopo aver realizzato che il ragazzo aveva smesso di fissarmi e stava guardando anche lui l'uomo davanti a noi - Accetto volentieri - dissi, sorridendo.
Il ragazzo mi guardò confuso, mentre il professore sorrise - Bene. Jisung - si voltò verso il ragazzo - Da oggi, quando avrai un problema, parlane con questo bel ragazzo qua - disse posando una mano sulla mia spalla, poi dovette correre via.Io e il ragazzo ci guardammo di nuovo, tenevo le mani dietro la schiena e gli sorridevo, lui invece abbassò lo sguardo senza dire niente - Faccio paura? - fu la prima cosa che mi venne in mente da chiedergli, mentre continuavo a sorridergli. Lui annuì silenziosamente, ammetto che ci rimasi leggermente male, ma per qualche motivo non ero sorpreso.
- Capito. Comunque, il professore mi ha chiesto di aiutarti a socializzare e cose così - cercai di cambiare argomento, distogliendo lo sguardo dal ragazzo e guardandomi intorno, allora sentii il suo sguardo su di me - Non credo di aver bisogno di socializzare... - disse timidamente, la sua voce era meravigliosa ora che la sentivo senza i singhiozzi di prima.Lo guardai, ecco che i nostri sguardi si incrociano per la terza volta in una mattinata. - Perché non ne hai bisogno? - lui sussultò e poi deglutì. Fece per abbassare di nuovo lo sguardo - Guardami - dissi, e probabilmente si sentì costretto a farlo, dato che rialzò subito lo sguardo.
- Mi piace stare da solo... - disse. Sospirai e mi avvicinai a lui. Fece un passo indietro, intimorito, allora andò a sbattere contro qualcuno che era rimasto in classe fino a quel momento nonostante le lezioni fossero già finite. - Guarda dove cammini! - era Hyunjin, Jisung si scusò subito.
Il più alto mi notò e la sua espressione irritata cambiò in una spaventata.
Misi le mani in tasca e inclinai la testa di lato guardandolo - S-Scusa... ero io che non guardavo... ciao - disse andando via. Jisung lo guardò sorpreso e poi guardò me, poi di nuovo lui che se ne andava e infine ancora me....
- Hwang Hyunjin ha paura di te? - chiese mentre insieme stavamo andando al piano di sopra. A dir la verità lui mi aveva seguito, improvvisamente ha iniziato a fare tantissime domande e nei suoi occhi si poteva vedere chiaramente un bagliore di luce. Mi fermai davanti la porta della mia aula e lui finì per sbattere contro di me - S-S-Scusa! - si scusò subito comunque, inchinandosi a novanta gradi. - Dritto - dissi, lui lo fece esitante.
Gli sorrisi e posai una mano sulla sua testa - Ti fa paura Hyunjin? - chiesi, lui arrossì. Mi misi a ridere - È solo uno stupido, non può farti nulla. E lo stesso vale per Woojin, hai visto come se la è data a gambe appena ha visto il vice preside arrivare? - prima mi guardò sorpreso, tenendo ancora la testa bassa, poi un piccolo sorriso comparve sul suo volto, si notava a malapena.- È come il sole. - fu il primo pensiero su quel piccolo sorriso.
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✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]
FanfictionIl suo sorriso era luminoso come il Sole, rallegrava ogni mia giornata. Lo amavo più di chiunque altro al mondo. 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 - Guardami - dissi, ma fece cenno di no con la testa - Perché? - chiesi - Fai paura, hyu...