Stava bene? Avevo davvero risposto così a Minho?
Eppure Jisung non stava affatto bene l'ultima volta che l'ho visto.Ricordo che stavo tornando a casa dopo essere stato a casa di Chan, la sera in cui era stato ammesso all'Università in America. - Jisung! - lo salutai vedendolo rientrare a casa silenziosamente. Lui ebbe un sobbalzo e mi guardò, vidi il panico sul suo volto. Cosa avevo combinato?
La porta di casa sua si aprì e una figura grossa uscì di lì: suo padre.
Prese Jisung per i capelli e lo tirò dentro casa richiudendo la porta.Colpa mia. Solo colpa mia.
Tre giorni dopo vidi Jisung mentre stendeva i panni sul balcone. Non lo chiamai perciò ci volle un po' prima che mi notasse. Aveva un occhio gonfio e non feci fatica a notarlo. Aveva il naso rotto e il labbro spaccato.
Strinsi i pugni, vederlo così faceva male a me, non immagino il dolore che provasse lui.Mi morsi il labbro e mi sforzati a sorridere e ad alzare una mano per salutarlo, lui ricambiò il sorriso anche se il suo era piuttosto distorto per via delle ferite sul volto. Alzò anche lui una mano, mi fece vedere una valigia. Se ne stava andando. Se ne stavano andando.
Sbarrai gli occhi appena vidi una figura in piedi alle sue spalle, non feci in tempo a indicare a Jisung di guardarsi le spalle che la persona prese la valigia dalle mani di Jisung e la alzò colpendolo alla testa.Rividi Jisung il giorno dopo mentre uscivo di casa per andare a scuola, lui e Jeongin stavano uscendo di casa con le teste abbassate e portavano le valigie mentre il padre saliva in macchina e li aspettava. Jisung esitò a salire in macchina, allora il padre lo afferrò per un braccio e lo trascinò in macchina, facendo sbattere Jisung con il la testa contro la portiera. Quando partirono la macchina mi passò davanti, potei vedere Jeongin torturarsi il braccio con le sue unghie e Jisung che cercava di trattenere le lacrime. I miei occhi si incontrarono con quelli di Jisung, dal suo occhio gonfio uscì una lacrima e lui tornò subito a guardare avanti senza dirmi nulla.
Corsi a scuola, ero anche in ritardo. L'unica cosa che volevo era correre tra le braccia della prima persona che vedevo e scoppiare a piangere. Volevo dire a qualcuno di Jisung ma non potevo, e se ne avessi parlato a Minho si sarebbe sicuramente arrabbiato. Mentre correvo nei corridoi andai a sbattere contro qualcuno che usciva dall'infermeria, ci misi un po' a realizzare che si trattava di Changbin.
- Hyung - lo abbracciai. Io e Changbin non parlavamo quasi mai perciò rimase sorpreso sa quel mio gesto, però ricambiò l'abbraccio e con una mano mi accarezzò la schiena - Che succede? - ero scoppiato a piangere e stringevo la sua camicia. - Felix, che succede? - la sua voce era gentile, io mi staccai dall'abbraccio ma continuavo a stringere la sua camicia con le mani. Lo guardai, cercando di parlare in mezzo ai singhiozzi. Lui mi accarezzò il viso e mi tolse le lacrime - Fai dei respiri profondi e poi parla - io annuii e in mezzo ai singhiozzi cercai di fare respiri profondi, alla fine riuscii a dirlo - Jisung... - singhiozzai - Se ne è andato - singhiozzai ancora, lui mi strinse a sé - Andiamo dove possiamo parlare in pace - disse lui, mettendo un braccio intorno a me e accarezzandomi il braccio con una mano. Poggiai la testa sulla sua spalla e annuii.
Alla fine andammo nell'aula di musica e finii per raccontargli tutto. Non riuscii a trattenermi, avevo bisogno di parlare con qualcuno.
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✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]
FanfictionIl suo sorriso era luminoso come il Sole, rallegrava ogni mia giornata. Lo amavo più di chiunque altro al mondo. 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 - Guardami - dissi, ma fece cenno di no con la testa - Perché? - chiesi - Fai paura, hyu...