1 anno dopo
- Minho - qualcuno mi chiamò, perciò mi voltai. Era Chan - Che succede? - chiesi, e notai che stava piangendo. Eravamo nel bel mezzo di una lezione e lui piangeva?
Avevamo entrambi passato il CSAT, abbiamo deciso di frequentare dei corsi estivi di musica prim di andare a studiare in America. - Guarda qui - mi passò il suo telefono, sbarrai gli occhi mentre leggevo la notizia.
"Morto il poliziotto Han Jun Sik mentre tornava a casa da lavoro. Omicidio doloso, l'assassino non è ancora stato trovato"
Guardai di nuovo Chan - Non era il padre di Jisung? - mi chiese, io annuii silenzioso. Il padre di Jisung era stato ucciso? Non avevo sue notizie da più di un anno ormai, nessuno aveva più parlato di Jisung o di Jeongin. - Volete condividere con la classe la vostra conversazione interessante? - io e Chan alzammo la testa e ci scusammo con l'insegnante che ci guardava severa. - Parliamone dopo - sussurrai, e ripresi ad ascoltare la lezione.
- Certo che fa proprio caldo l'estate - disse Chan mentre si godeva un ghiacciolo - Ecco perché odio le lezioni estive - dissi mentre aprivo un pacchetto di patatine. - Dici che è stato Jisung a uccidere... - lanciai un'occhiataccia a Chan per zittirlo - Scusa, non dovrei neanche pensarlo - disse abbassando lo sguardo - Jisung aveva a malapena il coraggio di sporgere denuncia, non credo abbia il coraggio di ammazzarlo - Chan annuì silenzioso. - Vado va, ci vediamo domani - dissi, lui mi salutò e io andai verso la mia moto. Salii e misi il casco, poi partii. Per tutto il tempo non feci altro che pensare alla notizia di prima, perciò non mi resi conto che stavo accelerando. Acceleravo sempre di più, fino a quando non tornai in me e mi resi conto che c'era qualcuno che stava attraversando. Frenai di colpo, non c'era nessuna macchina, c'era solo la mia moto per strada. La ruota posteriore della moto si alzò facendomi volare in avanti, la moto cadde a terra e io rotolai giù. Qualcuno corse da me, mi stava scuotendo, poi mi fu tolto il casco e lo vidi. Alle sue spalle c'era il lampione, io vedevo tutto sfocato però riconobbi subito i suoi capelli arancioni, le sue guance paffute e il suo tocco leggero. Han Jisung.
Tutto il dolore svanì e io riuscivo a vedere solo lui. Non vedevo il suo volto perché non riuscivo a mettere a fuoco, ma sapevo che era lui. Sorrisi come un ebete mentre lui era nel panico e continuava a scuotermi e, a fatica, allungai una mano verso di lui e lo accarezzai. - Ji...sung... - volevo stringerlo a me, ma proprio in quel momento persi i sensi.
Quando riaprii gli occhi ci misi del tempo a metabolizzare. Mi guardai intorno per un po', alla fine realizzai di essere in ospedale. - Sei sveglio? - chiese una voce alla mia destra, io mi voltai. Era Jisung. Mi stava sorridendo, improvvisamente mi ricordai dell'incidente. Non potei fare a meno di sorridere e piangere, mi lanciai giù dal letto nonostante la gamba rotta e mi costrinsi a zoppicare verso di lui. - Hyung - disse, ora ero davanti a lui. Esitai un momento, ma alla fine mi inginocchiai a terra e poggiai la mia testa sulle sue gambe - Idiota... - dissi - Ti ho quasi investito - lui mi accarezzò la testa, mi era mancato così tanto... - Hyung, sto bene. Tu sei quello che è stato scaraventato a terra dalla propria moto. - lo guardai - Ti ho fatto male? Stai bene, vero? - poi notai che aveva un braccio rotto - Non è nulla, era così prima che tu mi investissi - improvvisamente mi ricordai della notizia di suo padre. Volevo chiederglielo ma allo stesso tempo no, perciò non chiesi niente. Rimisi la testa sulle sue gambe e mi lasciai accarezzare da lui.
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✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]
FanfictionIl suo sorriso era luminoso come il Sole, rallegrava ogni mia giornata. Lo amavo più di chiunque altro al mondo. 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 - Guardami - dissi, ma fece cenno di no con la testa - Perché? - chiesi - Fai paura, hyu...