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Il Sole. La Stella più luminosa del nostro sistema solare. Non sono mai stato un tipo particolarmente romantico, perciò il compito che il professore di lettere ci ha dato quella volta è stato il più difficile da portare a termine: - Bene. Avete una settimana di tempo per portare a termine questo compito. Minho, mi stai ascoltando? - a quel punto avevo smesso di fissare fuori dalla finestra e guardai il professore. Lui sospirò e si schiarì la voce - Dovete associare il Sole a qualcosa per voi speciale - ripetè, io annuii silenzioso, poi la campanella suonò perciò lui uscì dall'aula con il solito libro dalla copertina marrone sotto al braccio.
Mentre tutti si riunivano in gruppi, io ero rimasto al mio banco come sempre, sdraiato mentre fissavo fuori dalla finestra.

Lontano si vedevano le montagne a chiazze marroni, gialle, e un po' di verde scuro, in quelle più alte c'era un po' di neve.
Era una bella giornata di Novembre, il Sole rendeva il tutto più caldo. Quel giorno, ancora non sapevo di aver conosciuto il ragazzo che mi avrebbe poi cambiato totalmente la vita.

- Minho, puoi venire un momento? - alzai la testa, vedendo Changbin davanti a me - Che c'è? - chiesi - Qualcuno sta di nuovo causando problemi - sospirai e mi alzai - Hyunjin fa ancora il bullo? - uscii dall'aula seguito da Changbin.
Insieme scendiamo le scale e arriviamo al piano terra, per poi voltare l'angolo e prendere la porta che dà sul retro della scuola. - Amico, calmo con le porte, prima o poi le fai cadere. Ti ricordo che è una scuola vecchia... - dice Changbin continuando a seguirmi.

- Non c'è proprio nulla dentro i tuoi pantaloni, ahah! - mi bloccai, ascoltando la conversazione - Oi, femminuccia. Perché ti vesti da maschietto? - non era la voce di Hyunjin, ne ero sicuro, mi sporgo leggermente vedendo un ragazzo dai capelli neri con la divisa del terzo anno, Kim Woojin.
Poi c'era un ragazzo a terra, i capelli tinti di arancione gli ricadevano sul volto, nascondendolo. Mi sporgo di più per scrutarlo meglio, ma non lo riconoscevo comunque.

Alla fine decido di uscire allo scoperto e mi avvicino ai due. - Woojin, appena tornato, già rompi le scatole ai più piccoli? - dissi, mentre camminavo verso quei due seguito da Changbin pronto a svolgere il suo ruolo di teppista pronto a darsela a gambe quando le cose si mettono male.
Con le mani nelle tasche mi fermai davanti a Woojin, guardandolo dritto negli occhi - E tu sempre il solito guastafeste, Minho? - io alzai un sopracciglio, lui ghignò, nel mentre Changbin dietro di me teneva i pugni alzati pronto a scappar-- a colpire.

- Lo sai che attaccare brighe è il mio hobby preferito subito dopo quello di rompere le palle ai mocciosi come questo, vero? - indicò il ragazzo ancora seduto a terra che era alle sue spalle.
- Dovresti cambiare hobby, amico - interviene Changbin, ma sentendosi intimorito dall'occhiataccia di Woojin, si ritirò due passi indietro per allontanarsi e prepararsi ovviamente alla fug-- battaglia.
- Che sta succedendo qui? - io e Changbin ci voltammo, il vicepreside era all'angolo e ci fissava confuso - Fanculo - disse Woojin correndo via. Il vice si avvicinò a noi a passo svelto - È successo qualcosa, Minho? -
- Kim Woojin si comporta come al solito. Nient'altro - dissi, lui sospirò e guardò il ragazzo arancione - ci penso io a lui - dissi.

Detto ciò, Changbin andò insieme al vicepreside alla ricerca di Woojin per dargli una bella punizione, anche se non credo Changbin sia poi così utile...

Mi avvicinai al ragazzo, eravamo rimasti solo noi due ora. Appena mi accucciai di fronte a lui, si ritirò con il viso tra le ginocchia e le braccia come se fossero il suo guscio. - Tutto ok? - chiesi con tono calmo. Ci fu silenzio, e grazie al silenzio lo sentii singhiozzare - Ehy - posai una mano sulla sua spalla, ma non riuscii neanche a sfiorarlo perché lui si allontanò.
A quel punto alzò la testa, riuscii a vedere solo la parte sopra al naso, era comunque stupendo.

Occhi scuri a mandorla, molto scuri, eppure luminosi. Le occhiaie sotto gli occhi, lucidi, bagnati dalle lacrime. Mi avvicinai di più a lui e posai una mano sul suo viso, col pollice portai via le lacrime - Cosa ti ha detto Woojin? - chiesi, guardandolo dritto negli occhi; lui invece guardava in basso e piangeva, alla fine però nei singhiozzi riesce a dire qualcosa - Io... lui... - a quel punto non trattenne più le lacrime. - Io non... non sono una femminuccia... - disse tra i singhiozzi.

Sospirai e posai la fronte sulla sua - Guardami - dissi, ma fece cenno di no con la testa - Perché? - chiesi - Fai paura, hyung -

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora