20 [Hyunjin's POV]

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Era in piedi davanti a me, quel ragazzo dai capelli scuri che sembrava un angelo nel posto sbagliato, un'opera d'arte, un fottuto Dio Greco, chi sono Ermes e Zeus a confronto?
Appena mi sventolò la mano davanti la faccia realizzai che lo stavo fissando a bocca aperta - Ah, si, cosa stavi dicendo scusa? - chiesi in un modo piuttosto impacciato. - Ti sto chiedendo di aiutarmi a far mettere insieme Chan-hyung e un altro ragazzo -
- Ah, va bene - a dir la verità non avevo ascoltato nulla di ciò che aveva detto ma avevo comunque accettato per passare un po' di tempo insieme a quel Dio greco. Eppure non sapevo il suo nome. O forse lo sapevo e non riuscivo a ricordarlo?
Chiederglielo solo ora sarebbe stato troppo scortese, perciò non lo feci ma lo fissai mentre andava via e mi salutava sorridendo.

La campanella suonò perciò corsi in classe dopo averlo visto svoltare l'angolo. - Han - tirai un calcio alla sedia del piccoletto davanti a me, lui si voltò a guardarmi dopo essersi tolto una cuffia - Cosa? - era meno timido rispetto a prima, era molto più aperto... e scontroso. Con me.
Gli feci cenno di avvicinarsi, perciò si piegò sul mio banco e alzò un sopracciglio - Che vuoi - ma perché era così scontroso con me? Non ci diedi troppo peso e parlai - Un ragazzo coi capelli neri, gli occhi che sembrano quelli di un cucciolo, alto più o meno come me. Conosci? - lui sembrò pensarci un po' mentre guardava il soffitto, quando tornò a guardare me e stava per parlare mi si accese un barlume di speranza, ma alla fine fece cenno di no con la testa - Sono troppi i ragazzi così - misi un broncio - Non è vero, nessuno è come lui, o almeno non per me - lui sospirò - Ci penserò - disse - Ti amo Jisung - mi fece il medio e tornò a girarsi verso il suo banco tornando al suo riposino durante la lezione di storia.

Durante la pausa pranzo Jisung stava per andare dal suo ragazzo, ma proprio quando Minho stava per baciarlo io presi Jisung trascinandolo via e lasciando lì Minho a fissarci. Probabilmente mi avrebbe ucciso ma a quello ci avrei pensato dopo aver scoperto l'identità del mio Dio greco, angelo, opera d'arte o qualsiasi cosa stupenda che esista.
- Che cazzo fai! - mi urlò contro Jisung, alla fine lo lasciai andare - Devi aiutarmi. Cammina - lo feci passare davanti a me e iniziai a spingerlo da dietro mentre lui cercava di fermarsi puntando i talloni a terra.
Quelli erano bei giorni.

- FOTTUTISSIMO HAN JISUNG DATTI UNA MOSSA! - gli urlai contro mentre si era puntato contro la porta di un'aula. Alla fine lui cadde a terra di faccia e io sopra di lui. - Ehilà - dissi come un idiota vedendo il mio bellissimo angioletto seduto al suo banco che ci fissava confuso - Jisung? - mi si bloccò il cuore. Quei due si conoscevano? - Seungmin? - disse l'altro. Seungmin. Si chiamava così quindi...
- Una mano sarebbe gradit--- le parole mi si bloccarono in gola appena sentii qualcuno sedersi sulla mia schiena - Che combinate voi due? - riconobbi la sua voce in un attimo - Ehilà hyung. Sei pregato di alzarti perché sto schiacciando il tuo ragazzo - Minho non mi ascoltò e si sdraiò letteralmente sulla mia schiena. - Hyung! - urlò Jisung mentre stava praticamente soffocato. Chan si presentò davanti la porta dell'aula e ci guardava confuso, poi guardò Seungmin - Tu. Qui, subito - detto ciò corse da Seungmin, lo prese per il polso e lo trascinò via. Lontano da me.
Iniziai a dimenarmi - LEVATEVI DALLE PALLE, IL MIO DIO GRECO STA VENENDO RAPITO - urlai, alla fine feci cadere Minho a terra e mi alzai facendo respirare di nuovo Jisung poi iniziai a correre dietro a Chan e Seungmin senza sapere dove fossero andati a finire.

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora