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- Ok quindi il piano è questo... - sentii mormorare dietro l'angolo. Vedevo una persona di schiena con la camicia bianca tirata dato che era piegato, e oltre la schiena si vedeva solo il suo culo sodo che riconobbi subito. Sospirai - Cosa stai tramando, Hwang? - gli tirai uno schiaffo sul culo e appena lo feci lui si rimise dritto con la schiena e mi sorrise come uno scemo - 'Giorno Hyung - disse alzando la mano per salutare. Sospirai per la stupidità di questo ragazzo, allora vidi Jisung alle sue spalle. Aveva lo sguardo determinato dritto nel mio, non l'avevo mai visto così determinato. - Che stavate facendo? - chiesi poi. Hyunjin stava di nuovo bullizzando quel piccolo scoiatt-- no, a cosa cazzo stavo pensando di nuovo?

Scossi la testa per eliminare quei pensieri - Andavamo sul tetto - disse Hyunjin sorridente, poi lo vidi prendere per mano Jisung. Le loro dita si intrecciarono - Andiamo, Ji - sentii qualcosa ribollirmi dentro e prima che potessi rendermene conto, i due erano andati via e Jisung aveva sbattuto la sua spalla contro la mia per passare. Non mi degnò di un'occhiata.
- È successo qualcosa? - chiese Yewon facendo scivolare le sue mani per il mio braccio fino a intrecciare le sue dita con la mia mano. - Niente. Andiamo? - la guardai sorridendo, lei annuì.

- Minho, dopo puoi aiutarmi con un nuovo pezzo? - mi chiese Chan - Dopo quando? - chiesi in risposta mentre mettevo a posto i miei libri, pronto ad andare in mensa a pranzare - Verso la fine delle lezioni -
- Scusa, non posso. Vado al karaoke con Yewon. - notai il suo sguardo furioso ma non ci diedi peso e gli lanciai un sorriso - Facciamo un'altra volta - dissi alla fine, alzandomi e andando via. Mentre chiudevo la porta, lo vidi stringere i pugni così forte da far diventare le nocche bianche e, una volta chiusa la porta scorrevole, sentii una botta. - Povero banco - dissi tra me.

Mentre scendevo le scale andai a sbattere contro qualcuno - Ah scusa - dissi, poi notai i capelli arancioni. Jisung mi ignorò e corse via; ero stato davvero così duro con lui? Adesso si che mi sentivo in colpa, ma come potevo rimediare?

Continuai a scendere le scale e per il corridoio incrociai Yewon, insieme alla quale andai verso la mensa. Tutti ci guardavano sorpresi, in effetti era raro che io accettassi la dichiarazione di una ragazza. Ci sedemmo in un punto isolato dopo aver preso i nostri vassoi, lei si sedette di fianco a me. - Le altre ragazze ti prendono di mira? - le chiesi - Per cosa? -
- Per il fatto che stiamo insieme - e mentre lo dicevo iniziai a mangiare, lei scosse la testa - Non sei l'unico popolare, anche io lo sono, sai? - in effetti era piuttosto carina.

Capelli lunghi e corvini che le arrivavano fino a metà della schiena, li portava sempre sciolti. Labbra rosa e carnose, occhi sottili che si piegavano ogni volta che sorrideva. Portava le lenti a contatto colorate, perciò i suoi occhi scuri si trasformavano in degli occhi color ocra. - Guardala come fa narcisista - le dissi sorridendo e accarezzandole i capelli. Mentre stavo per mettere in bocca il prossimo boccone, un biondino e una carota vennero a sedersi di fronte a noi. Li guardai malissimo, Hyunjin invece guardava Yewon - Aish che state facendo? - chiesi irritato lasciando il cucchiaio nel piatto - Non c'è posto - rispose Hyunjin. Mi guardai intorno - Vicino Chan è libero, c'è solo lui in quel tavolo - dissi, e come se mi avesse sentito mi lanciò uno sguardo assassino. - Per qualche motivo Chan-hyung è incazzato nero. Meglio non avvicinarsi. Non vedi il cartello danger? - guardai di nuovo nella direzione di Chan notando il cartello giallo alle sue spalle.

Mi premetti il palmo della mano in faccia - Ok cosa volete - i due si guardarono e poi guardarono di nuovo me - Mangiare - dissero in coro. - Dai, non è un problema - intervenne Yewon che però aveva continuato a lanciare occhiatacce a Hyunjin per tutto il tempo. - Vabbè - ripresi a mangiare continuando a guardare quei due.
La mia mano, per qualche motivo, tremava. Sentivo di nuovo il mio cuore impazzire, il tutto solo guardando Jisung e Hyunjin sorridersi a vicenda. Hyunjin pizzicava le guanciotte di Jisung e gli dava da mangiare - Oi Ji, sei sporco qui - disse all'improvviso, poi prese (il pane e rese grazia? Aspe, non siamo in chiesa. Mi sa che sono nel posto sbagliato per confessarmi...) un tovagliolo e iniziò a pulire le labbra di Jisung.

La mia mano smise di tremare, sentivo caldo e si vedevano chiaramente le vene delle mie braccia, alla fine lanciai il cucchiaio e mi tirai indietro appoggiando la schiena contro lo schienale della sedia, incrociai le braccia e guardai i due. L'attenzione di tutti era rivolta verso di me "Minho si è arrabbiato..."
"Tra Chan e Minho oggi qualcuno viene fatto fuori" sussurrava la gente. Molti tornarono a fare ciò che stavano facendo. - Ti fai influenzare da lui ora? - chiesi cercando di suonare calmo, ma di calma non ce n'era neanche il minimo, - Minho, sei diventato un peperone - intervenne Yewon - Zitta - e lei si zittì. - Non ti riguarda - Hyunjin mise un braccio intorno a Jisung. Aggrottai le sopracciglia e da sotto il tavolo lanciai un calcio al ginocchio di Hyunjin, che si staccò subito da Han per tenersi il ginocchio è soffrire in silenzio.
La solita drama queen, suppongo.

Tornai a guardare Jisung, il quale fissava il suo piatto privo di alcuna espressione in volto - Allora? Ti fai influenzare così? Ti ha minacciato per costringerti ad andargli sempre dietro? - chiesi con tono serio, a quel punto lui mi guardò con la stessa espressione con cui lo stavo guardando io - Invece di guardarmi in quel modo, RISPONDIMI CAZZO - gli urlai contro facendo scendere il silenzio nella stanza, e ora si che tutti guardavano solo noi. - Mi hai detto di non parlarti, no? E a te cosa cazzo importa di quello che faccio? Ci mancavi solo tu tra i mille problemi che devo avere - allora si alzò e spinse la sedia verso il tavolo facendo traballare tutto - E come osi urlarmi contro di volere una vita normale quando sei consapevole di com'è la mia di vita? - a quel punto andò via.

- Hai fatto un casino, hyung - intervenne Hyunjin. - Jisung? - lo dissi innun sussurro, con voce debole che vacillava. Hyunjin aveva ragione, avevo fatto un casino, un casino senza rimedio.

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora