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- Aish, che diamine ha oggi Hyunjin? - mi chiesi mentre mi alzavo da terra, poi aiutai Jisung ad alzarsi. - Bho, è strano. - lui scrollò le spalle, poi sorrise. - Su una scala da 0 a infinito, quanto mi vuoi male caro Han Jisung? - pensai mentre lo fissavo - Hyung~ - Jisung mi strinse il braccio e, quando stavamo per andare a pranzare finalmente insieme senza nessun Hyunjin selvatico-rompi-palle a scassare, ecco che la campanella suona e finisce la pausa pranzo. Jisung mise un broncio, per quando carino potesse essere non mi piaceva comunque vederlo così, perciò gli scompigliai i capelli e gli sorrisi - Bene, saltiamo la lezione e torniamo a casa prima oggi - lui mi guardò - Ma hyung dovremo stud---- gli misi un dito sulle labbra per zittirlo - Tu, con me, ora - intrecciai le mie dita a quelle della sua mano e lo trascinai fuori dalla scuola sotto gli occhi di tutti.
Dopo aver preso i nostri zaini uscimmo sul cortile sul retro della scuola - Sai scavalcare? - chiesi una volta davanti al muro, lui annuì, perciò iniziammo a scavalcare. Alla fine ci ritrovammo sulla strada dietro la scuola e ce la ridevamo mentre correvamo via.

- Dove andiamo, hyung? - mi chiese mentre intrecciava le sue dita di nuovo con me, io lasciai la sua mano e misi il braccio sulle sue spalle. - Lì - indicai la fermata del pullman - Qui? - chiese mentre ci stavamo sedendo, io annuii - Ti porto da qualche parte - dissi, poi presi il telefono per guardare gli orari dei pullman e quali passavano intorno a quell'ora. - Incheon - dissi a bassa voce, lui alzò un sopracciglio non avendo sentito. Gli sorrisi per poi sdraiarmi sulla panca mettendo la testa sulle sue gambe. Presi il suo polso e posai la sua mano sui miei capelli - Mi accarezzi? - gli chiesi, lui lo fece. Era così rilassante che pensavo mi sarei addormentato, ma stranamente non accadde - Sta sera andiamo a cena al ristorante in cui lavora Chan? - mi chiese lui all'improvviso, ma scossi la testa - Domani. Oggi devo portarti da qualche parte. - lui fece per dire qualcosa, però non fece in tempo perché il pullman era appena arrivato. Salimmo, io pagai i biglietti per entrambi, lui si sedette vicino alla finestra. - Dove porta? - chiese, io scrollai le spalle e poggiai la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi.

Quando li riaprii ci misi un po' a realizzare che eravamo fermi. Mi guardai intorno, erano forse le quattro, era passata un'ora e mezza più o meno. - Jisung - lui aprì lentamente gli occhi, si era addormentato in un modo così carino che mi dispiaceva svegliarlo. Gli sorrisi - Ci siamo - lui ci mise un po' a realizzare ma alla fine scendiamo dal pullman dopo aver preso le nostre cose. Mi prese per mano, era così carino mentre mi stringeva il dito indice che stavo per impazzire; poi presi la sua mano tra la mia e la strinsi, lui intrecciò le dita. - Incheon? - si chiese guardandosi intorno. Il Sole gli illuminava i capelli arancioni, nei suoi occhi potevo praticamente vedere la luce, non l'avevo mai visto così felice.
Passiamo la giornata ad andare in giro, Jisung si diverte a giocare con le onde sulla spiaggia mentre io lo filmo col telefono.
- Jisung! Saluta! - gli urlai, lui si voltò dalle onde a me e alzo un braccio sventolandolo per aria. Non l'avevo mai visto sorridere così, il che rendeva felice anche me. - Hyung, tocca a te - corse verso di me, ma inciampò su un ramoscello che era sulla sabbia, perciò lo presi - Anche io devo? - chiesi con un broncio, lui mi sorrise e non potei di certo dirgli di no, perciò gli lasciai il mio telefono. Andai vicino alle onde e mi sedetti a terra, lui mi scattò una foto - Non mi piacciono i video - gli dissi mentre mi restituiva il telefono. Misi di nuovo il braccio sulle sue spalle e lo attirai a me stringendolo forte. - Hyung mi stai strangolando! - alla fine lo lasciai andare e scoppiammo a ridere senza motivo - Bene, ci fermiamo in hotel? - chiesi - Ma non ho soldi. Non puoi pagare tutto tu! - misi ancora il braccio intorno a lui - Pagherai come solo tu sai fare - lo scrutai da testa a piedi - Allora ci sto - disse dopo aver afferrato ciò che intendevo.

Allora durante il tramonto camminavamo sulla spiaggia, lui continuava a correre mentre la sua risata riempiva l'aria.
Lo amo. Più di chiunque altro al Mondo.

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora