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Eravamo in Hotel, ne avevo scelto uno non particolarmente costoso, una stanza per due con letto matrimoniale ovviamente. Quando l'ho detto all'addetta alla reception, ci ha guardati storto ma alla fine mi ha dato le chiavi senza fare troppe domande. Jisung si tolse la camicia e la lanciò da qualche parte a caso per poi buttarsi sul letto - Mi faccio una doccia - dissi invece io mentre lui era già sprofondato nella comodità di cuscino e coperte. Andai in bagno e iniziai a spogliarmi. Mi guardai per un po' allo specchio, guardando la mia figura negli occhi, notando le profonde occhiaie che si erano formate - Strano, eppure dormo spesso - a dir la verità in quel periodo non dormivo molto perché a breve avrei avuto il CSAT, perciò mi stavo impegnando a studiare.
Mi infilai nella calda vasca dopo essermi spogliato, davo le spalle alla porta. Mentre mi stavo tranquillamente lavando e canticchiavo lavandomi i capelli, sentii qualcuno alle mie spalle - Jisung? - alzai la testa, vedendo il ragazzo nudo alle mie spalle mentre si sedeva nella vasca - Voglio stare con te, Hyung - gli sorrisi, lui si abbracciò le ginocchia mentre mi voltavo verso di lui. - Posso lavarti io? - chiesi, lui sembrava titubante ma alla fine spostò le braccia. Aveva più lividi del solito, alcuni erano più grandi e più scuri di altri. Con cosa lo aveva picchiato ora?

Non feci domande e, dopo averlo lavato, indossamo l'intimo e andammo a sdraiarci sul letto. - Ti fanno male? - chiesi alla fine, lui alzò le spalle - Con cosa ti ha picchiato? - ero preoccupato, non riuscivo a non chiederglielo. Avevo bisogno di sapere. - Con il suo manganello. Ricordi? Fa il poliziotto - strinsi i pugni, poi mi sdraiai vicino a lui. Lui si mise a pancia in su e nel mentre mi guardava. Io mi sdraiai sul fianco sinistro e nel mentre mi sorreggevo la testa con una mano, con l'altra scorrevo lentamente le dita sul corpo del mio ragazzo. Lasciavo le dita scorrere lente e leggere sui suoi lividi, lui chiuse gli occhi. Mi fermai su un grande livido che aveva sulla coscia della gamba destra, lui sobbalzò e io allontanai subito la mano, ma lui me la prese e la posò sulla sua guancia - Hyung, non sono fatto di vetro, sai? - mi sorrise - Per me sei porcellana, non vetro. Uno di quei vasi che dovrebbero essere esposti in un museo senza essere toccati - entrambi scoppiammo a ridere, alla fine lui si mise seduto e mi fissò per un po', io ero ancora sdraiato su un fianco e mi sorreggevo la testa con la mano mentre lo seguivo con lo sguardo.

Prima si mise a cavalcioni sopra di me, poi si chinò lentamente e avvicinò il volto al mio, io restavo nella mia posizione. - Chiedo tanto? - mi sussurrò all'orecchio, io sorrisi e ribaltati la situazione: lo presi per i polsi e lo spinsi giù mettendomi sopra di lui. - La porcellana si rompe sai? -
- Mi hai detto di non trattarti in quel modo, sono solo me stesso - detto ciò lo baciai con più foga possibile, lasciando che le nostre lingue ballassero tra loro, mentre le mie mani vagavano sul suo corpo e le sue mani sul mio. Staccai le labbra dalle sue e iniziai a baciarlo ovunque. Iniziai dalle orecchie, poi il collo, a lui faceva impazzire quando lo baciavo al collo o sul petto o sulla pancia.
E dal collo infatti scesi e lo baciai alla spalla, le clavicole, il petto. E mentre lo baciavo lui alzava la testa e mi stringeva la testa tra le mani mentre lanciava versi di piacere. Arrivai alla pancia, mi fermai al ventre e, con le labbra ancora poggiate sul suo ombelico, mentre scendevo lentamente lasciai scivolare le mani sui suoi boxer, sfilandoglieli lentamente, per poi lanciarli a terra. Tornai subito su con le labbra e mentre gli baciavo il collo con tutta la foga che avevo, lui fece scendere le mani sui miei boxer per sfilarmeli, io gli diedi uno schiaffo leggero sulla mano e lui la ritirò mettendo il broncio - Non ancora - sussurrai - Sei crudele hyung~ - però alzò comunque il collo senza esitazione e ripresi a baciarlo come prima. Mentre era occupato a godersi i miei baci non si era reso nemmeno conto che mi ero sfilato i boxer. Se ne rese conto solo quando misi le sue gambe intorno a me e lo penetrai lentamente. Stava per lanciare un urlo forte, perciò lo bloccai con un bacio sulle labbra, bacio che continuò fino a quando non iniziai a spingere sempre più velocemente. Incrociammo le nostre dita, io strinsi forte le sue, mentre entrambi eravamo sudati e non ci staccavamo mai l'uno dall'altro. Nemmeno dopo essere venuti insieme ci siamo staccati. Eravamo abbracciati l'uno all'altro e nessuno dei due osava spostarsi, alla fine ci addormentiamo in quel modo.

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora