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- È strano che mi piacciano i ragazzi? - il suo sguardo dritto nei miei occhi, aveva assunto un'espressione seria. Ero rimasto sorpreso da quella dichiarazione, ma poi gli sorrisi e scossi la testa - Penso sia più che normale, Jisung - mi guardò sorpreso, allora sorrise.
Sentii il cuore iniziare a battere forte nell'istante in cui le sue labbra si sono contratte in un arco verso l'alto, mi sentivo come se fossi sott'acqua e non sentivo alcun suono se non quello dell'acqua che scorreva, poi il battito del mio cuore che accelerava, lo sentivo dritto nelle mie orecchie. Quell'istante sembrò durare una vita, minuti interminabili passati solo a fissarlo. Realizzai che i nostri corpi si stavano toccando dal momento in cui si era seduto davanti a me all'interno della vasca.
La sua pelle era calda, il suo braccio sfiorava il mio petto.

Nella mia testa c'era un casino incredibile. Stavo immaginando cose che non dovrebbero mai accadere. Vedevo le sue labbra scontrarsi con le mie e i nostri corpi unirsi per diventare una cosa sola. Riuscivo a sentire le sue mani calde toccarmi e accarezzarmi ovunque, sentivo il suo peso su di me mentre io mi muovevo al suo interno.
Il suo fiato sul mio collo, il mio sul suo orecchio, i nostri affanni che riempivano la stanza silenziosa.

- Hyung? - deglutii - Qualcosa non va? - mi chiese. - Hyung? - sentivo la sua voce e il battito del mio cuore che galoppava. - Eh...? Ah, sto bene - dissi goffamente, poi mi alzai per uscire dalla vasca. - Vado a prenderti il cambio, aspetta qui - dissi mentre anche lui si alzava. Misi un asciugamano intorno alla vita e di fretta uscii.
Mi chiusi la porta alle spalle e mi appoggiai con la schiena contro di essa, portando una mano sul mio petto. - Cos'è che ho appena immaginato? - dissi in un sussurro e con l'altra mano mi coprii la faccia sentendola bruciare. - Merda... - sussurrai, poi cercai di riprendermi e andai in camera mia per prendere il cambio a Jisung.

Tornai in bagno, lui era seduto e si era legato anche lui l'asciugamano che gli avevo dato. - Tieni - poggiai i vestiti vicino a lui e uscii per andarmi a vestire anch'io.
Poco dopo uscì dal bagno ed entrò in stanza, io ero sul letto e avevo appena finito di asciugarmi i capelli - Vieni, ti asciugo - dissi. Lui si sedette davanti a me.
Una volta finito rimisi a posto il phon e tornai in camera da lui. - Dove... - chiese, io indicai il mio letto.
Lui lo guardò riluttante, ma alla fine si sdraiò. Richiusi la porta e mi sdraiai vicino a lui, guardando il telefono - Con chi vivi? - chiesi - Mio padre. Tu vivi solo con tua madre? - annuii - Ho una sorella maggiore, ma dorme al dormitorio dell'università. A breve divento maggiorenne, perciò andrò a vivere da solo. - annuì comprensivo.

- Ho sonno - dissi per spezzare il silenzio che si creato. Lasciai il telefono e mi allungai verso Jisung per poter spegnere la lampada che stava dalla sua parte, ma lui mi bloccò il braccio - No! - lo guardai confuso - Io ho... - arrossì - Paura del buio? Tranquillo, se hai paura puoi stringermi - alla fine spensi la luce e mi sdraiai.
Lo sentii restringersi in sé stesso, perciò misi un braccio intorno a lui e io avvicinai a me - Sei come un bambino, Jisung. Ma sai che mi sento troppo giovane per diventare già padre? - risi, cosa che fece anche lui - Allora che ne dici du fratello minore, hyung? - abbassai lo sguardo alla ricerca dei suoi occhi, alla fine sentii il suo naso toccare il mio, anche lui stava cercando il mio sguardo.
- Fratello minore va bene -

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora