19 [Bang Chan's POV]

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- Hyung tutto bene? - continuava a chiedermi Seungmin. Eravamo a lavoro, al ristorante. Dopo lo svenimento di quella mattina Seungmin aveva continuato a chiedermi se andasse tutto bene, e insisteva sul fatto che non dovevo sforzarmi troppo. - Chan - disse improvvisamente, era raro che mi chiamasse per nome, in modo così informale. - Che vuoi ora? - alla fine smisi di ignorarlo come facevo sempre, lui con la testa indicò la porta, verso la quale mi girai.
La pezza con cui pulivo il bancone mi cadde dalla mano finendo a terra mentre fissavo la persona in piedi davanti alla porta, si stava guardando intorno.

Era lui: il ragazzo dai capelli castani e ondulati, però questa volta non era tutto imbrattato di terra e polvere e Dio solo sa cos'altro. Lui si voltò verso di me, un sorriso a trentadue denti raggiante come il Sole mi colpì, sentii il mio cuore passare un battito o due per poi iniziare a battere velocemente. - Dio mio - sussurrai, mentre lui alzava un braccio sventolandolo per aria e correva verso di me. Si fermò davanti al bancone, io lo stavo fissando a bocca aperta e lo realizzai solo quando Seungmin mi chiuse la bocca poco prima che il ragazzino ci raggiungesse. - Hyung - era un raggio di Sole vivente, quel moccioso. - Sono qui per il posto - solo quando i nostri occhi si incontrarono realizzai che stava parlando con Seungmin e non con me - Questo è Yang Jeongin. Da oggi lavorerà qui come part-timer, il direttore ne ha parlato... hyung? - ero troppo occupato a sbavare su quella bellezza per concentrarmi sulle parole di Seungmin. Mi guadagnai una pacca sulla spalla che ricambiai con un'occhiataccia - Ah si, vieni - dissi al ragazzo. Mi tolsi il grembiule e passai oltre il bancone, ora ero davanti a lui. Gli feci cenno di seguirmi, cosa che lui fece.

- Io sono Bang Chan, lavoro part-time come te e Seungmin. - lui annuì, nel mentre mi seguiva. Gli feci fare il giro di tutto il ristorante spiegandogli per bene il lavoro. Lui iniziò con l'accoglienza, cosa di cui prima si occupava Seungmin.
- Hyung, ti rendi conto che stai sbavando dietro a Jeongin? - sobbalzai preso alla sprovvista da Seungmin che aveva stampato in volto un ghigno compiaciuto. Alzai in pugno ma lo abbassai subito dopo l'arrivo di due clienti.
- Oh, Chan? - la ragazza mi sorrise, ci misi un po' a riconoscerla ma alla fine realizzai che si trattava di Minju, la sorella di Minho. Aveva le dita intrecciate con una ragazza, una ragazza che aveva la divisa della nostra scuola addosso, eppure non riuscivo a ricordare dove la avevo già vista prima.

- Hai una nuova ragazza? - le sussurrai scrutando con la coda dell'occhio l'altra, Minju si limitò ad annuire sorridente. Ogni volta che la vedevo, aveva già cambiato ragazza o ragazzo.
Jeongin accompagnò le due ragazze al loro tavolo e fece il suo lavoro come si deve, e intanto non avevo realizzato che stavo di nuovo sbavando dietro di lui fino a quando Seungmin non mi chiuse la bocca facendomi sbattere i denti tra loro, io gli lanciai un'occhiataccia e lui si limitò ad alzare le spalle.

Era mezzanotte passata quando avevamo chiuso il locale, quel giorno era pieno di persone perciò si era fatto più tardi del solito. - Jeongin - fermai il ragazzo. Stava piovendo, io non avevo un ombrello. - Hyung, non hai un ombrello? - mi chiese una volta che l'avevo raggiunto, io scossi la testa. Eravamo sotto al tendone del ristorante, faceva piuttosto freddo. Lui frugò nel suo zaino finché alla fine non cacciò fuori un'ombrello nero e lo aprì - Vieni? - chiese, sorridente. Il mio cuore perso uno, due battiti, allora mi sorpresi di nuovo a salvargli dietro. Alla fine scossi la testa e ricambiai il sorriso, andando sotto il suo stesso ombrello.
- Tieni un attimo - disse, e mentre mi passava l'ombrello le nostre mani si sfiorarono e sentii il cuore in gola. Mi morsi il labbro mentre lo fissavo intento a chiudere il suo zaino.

Vedevo e sentivo il mio respiro che per via del freddo si trasformava in una minuscola nu ola e si dissolveva per aria. - Secondo te nevicherà, hyung? - chiese, riportandoli alla realtà. Alzai le spalle - Sarebbe bello - mi limitai a rispondere, poi ci incamminammo verso casa.

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora