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- Quindi prenderai la moto tra un anno? - chiese Jisung. Eravamo appena saliti sul pullman che ci avrebbe riportati a Seoul, le nostre dita non si erano staccate nemmeno per un minuto.
- Forse anche prima. Se passo il CSAT la prendo - dissi, nel mentre prendevamo posto. Parlammo per tutto il viaggio, fino a quando non ricevo una chiamata di Hyunjin - Che vuole ora? - mi chiesi a bassa voce smettendo di parlare con Jisung per guardare il telefono - Chi è? - chiese, io gli mostrai la schermata, lui mi guardò confuso. Perché mai Hyunjin stava chiamando proprio me?
Alla fine risposi al telefono e per poco non lo lanciai in testa alla persona davanti a noi per l'infarto che mi sono preso.
- Che cazzo urli?! - urlai a Hyunjin - HYUNG CE NE HAI MESSO A RISPONDERE -
- Primo: perché hai il mio numero? Secondo: avevo il telefono scarico. Terzo: STAI DISTURBANDO IL VIAGGIO CON IL MIO RAGAZZO. - Hyunjin sospirò esasperato, poi disse - Ho chiesto il numero a Changbin -
- Spero per Miss Drama Palo della luce e per Mister Gnomo da Giardino che sia qualcosa di importante perché se no giuro che appena torno vengo sotto le vostre case e ve le brucio -
- Mio caro Mister Gattaro devi sapere che Chan è scomparso - io e Jisung, che aveva ascoltato tutta la conversazione, ci guardammo. - In che senso - alzai un sopracciglio - Nel senso che è sparito. Non risponde ai messaggi e alle chiamate da ieri. Seungmin è preoccupato e mi ha detto di chiamarti - sospirai - Ora provo a chiamarlo - dissi. Chiusi la chiamata e andai a cercare Chan tra i miei contatti per poi chiamarlo, ma non rispose.

Per tutto il viaggio Jisung non fece altro che preoccuparsi, io invece ero stranamente calmo. Conoscevo bene Chan, sicuramente non gli era accaduto nulla, o forse volevo solo sperarlo.
Appena il bus si fermò, Jisung si precipitò giù e io chiamai di nuovo Chan due o tre volte, senza risposta, allora chiamai Hyunjin che rispose subito - Io e Jisung siamo appena arrivati a Seoul. Dove siete? - chiesi - Vediamoci al ristorante dove lavora Chan - disse lui, allora riattaccai e aspettai un taxi. - Dici che Chan sta bene? - chiese Jisung, era chiaramente in ansia. Io gli strinsi la mano e gli sorrisi - Ovviamente - poggiai la testa sulla sua spalla e rimasi così finché non arrivammo a destinazione.
Una volta scesi dal taxi, Hyunjin e Seungmin si precipitarono da noi e ci trascinarono all'interno del ristorante. - Bene, ora che siamo tutti - Chan era davanti a noi. Sorrideva. Braccia conserte. Quei bastardi ci avevano fregati.

Jisung era chiaramente confuso e io ero palesemente irritato, ma nessuno dei due disse nulla e lasciammo Chan parlare. Lui estrasse un foglio e lo alzò - Ho la borsa di studio per l'università in America - i suoi occhi erano luminosi, desiderava così tanto quella borsa di studio e ora la aveva. Tutti applaudirono, e con tutti parlo di Jisung, Felix, Hyunjin, Seungmin e Changbin. Io mi limitai a continuare a guardare tutti male dopo che hanno fatto preoccupare in quel modo il mio piccolo Jisung. La campanellina alla porta suonò e tutti ci girammo a vedere di chi si trattasse dato che, da ciò che avevo capito, il locale doveva essere riservato a noi quella sera. - Hyung, ci sono! - era un ragazzo sicuramente più piccolo di noi altri, i capelli ondulati e castani, il sorriso a trentadue denti, Chan sembrava stregato da quel ragazzo, e con lui lo sembravano essere anche Hyunjin e Changbin. Io guardai Jisung, nella speranza che almeno lui non fosse stregato, improvvisamente il ragazzo si fermò davanti a me e Jisung - Jeongin? -
- Hyung? -

✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora