- È come il sole - non mi accorsi di averlo detto ad alta voce. - Cosa è come il sole? - mi voltai di scatto, Chan era davanti a me - Nulla. Niente - dissi, ma non mi ero accorto che mentre cercavo di giustificarmi lui era corso verso il ragazzo dai capelli color platino. - Felix~ - lo abbracciò sorridendo. - Hyung! -
- Vi conoscete? - chiesi, andando vicino a Jisung che aveva però fatto scomparire quel sorriso raggiante. - Felix si è da poco trasferito vicino a me. È il vicino che sa... dei lividi - mi sussurrò lui, io annuaii comprensivo.Tutti insieme andammo dentro. Jisung si cambiò di fretta le scarpe, io lo aspettai. Per quanto riguardava Chan e Felix erano già belli che andati.
Mi appoggiai all'armadietto di fronte a quello di Jisung e lo guardai da dietro. Dietro la camicia non è poi così magro, appena l'avevo incontrato due giorni prima avevo pensato che fosse uno di quei ragazzi con un corpo minuto che non riescono a difendersi da soli. Eppure quando la sera prima l'avevo visto senza maglia, avevo realizzato che mi sbagliavo completamente. Certo, il suo corpo era meno muscoloso del mio, ma comunque i muscoli non gli mancavano di certo.E mentre lo osservavo cambiarsi le scarpe, non avevo neanche realizzato che il mio sguardo era caduto sui suoi glutei. Deglutii, poi realizzai e mi tirai uno schiaffo da solo, qualcuno però mi notò, anche se non disse nulla.
- Ho fatto. Non dovevi aspettarmi... - disse Jisung, io andai verso di lui e gli scompigliai ancora una volta i capelli - Andiamo - dissi. Lui prese i libri che gli servivano e richiuse il suo armadietto, poi lo accompagnai fino alla sua classe - A dopo - dissi, e mi diede le spalle raggiungendo il suo amico Felix che a quanto pare era già lì.
- Minho - mi voltai, era Changbin - Aish, di nuovo una rissa? - lo seguii dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Jisung.- Jinnie~ - dissi avvicinandomi al ragazzo, il quale rabbrividì visibilmente. Si rimise in piedi e lentamente si voltò verso di me con un'espressione tesa e frustrata - Com'è che avevamo detto scusa? Sono un po' vecchio, mi rinfreschi la memoria? - dissi sarcastico fermandomi davanti a lui, il quale deglutì - Evitare le risse, non infastidire quelli innocenti e indifesi... cose del genere se non sbaglio - canticchiò Changbin raggiungendomi, io annuii. - Mi dispiace! - Hyunjin si piegò oltre i novanta gradi - È con me che devi scusarti? - dissi, lui raddrizzò la schiena e si voltò verso il ragazzo che lo guardava terrorizzato, allora si scusò anche con quel ragazzo proprio nello stesso modo con cui si era scusato con me. - Bravo ragazzo - dissi e mentre era ancora piegato gli diedi due pacche sulla schiena andando via insieme a Changbin, il quale copiò la mia mossa.
Salutai Changbin che aveva raggiunto la sua classe e andai verso la mia.
Per tutta la lezione ci ripensai: quel sorriso che mi aveva illuminato la giornata, quegli occhi da cucciolo e le sue guance da scoiattolo. Ripensai a quella mattina, cosa sarebbe successo se... se l'avessi davvero baciato?
Al pensiero mi morsi il labbro, pensando a quale sensazione proverei, immaginando le mie labbra contro le sue, le mie mani che vagano senza meta sul suo corpo e le sue sul mio.
- Minho, stai ascoltando? - venni riportato alla realtà dal professore, mi guardai intorno realizzando che in classe non c'era nessuno. L'uomo sospirò - Vieni nel mio ufficio quando finiscono le lezioni. Mi sa proprio che dobbiamo fare una bella chiacchierata io e te - disse, poi uscì dall'aula.Misi un gomito sul tavolo e con la mano sorreggevo la testa, nel mentre fissavo fuori dalla finestra sospirando - Amore? - sobbalzai. Ero così immerso nei miei pensieri che non avevo sentito entrare nessuno. La ragazza si siede davanti a me e mi sorride - Cosa? - le chiesi - Continui a sospirare. L'hai fatto per tutta la lezione. Sei innamorato? - inclina la testa per scrutarlo meglio.
Ripensai a tutto ciò a cui stavo pensando fino a quel momento, alla fine sorrisi e scossi la testa tranquillamente.Lei per qualche motivo sembrava essere più rilassata e mi sorrise - Bene. Allora esci con me - la guardai confuso. - In quel senso? - chiesi, lei annuì. - No grazie - mi alzai e andai fuori dall'aula.
Dietro la porta c'era Jisung, ma corse via appena i nostri sguardi si erano incrociati. - Perché no? Sarà divertente~ - lei si aggrappò al mio braccio - Scusa, ho da fare ora - la allontanai da me con una mano e corsi dietro a Jisung.- Jisung! Oi! - stava correndo giù per le scale, spingevo via le persone per farmi strada nei corridoi e nelle scale, alla fine lo raggiunsi e lo presi per il braccio, lui si fermò - Perché scappi? - scesi i gradini che rimanevano a separarci e mi fermai davanti a lui - Stavi parlando con la... la tua ragazza... - lo guardai sorpreso, poi mi misi a ridere. Lui mi guardò confuso - Non è la mia ragazza - dissi alla fine. Gli scompigliai i capelli - Tu potresti esserlo però... ah, ma a cosa sto pensando?! - scossi la testa eliminando quei pensieri, lui mi guardò ancora più confuso. - Oggi tornerai a casa comunque? Devo accompagnarti? - dissi mentre mettevo il braccio intorno alle sue spalle e scendevamo le scale insieme. Lui scosse la testa - Non serve. Torno da solo. I vestiti li laverò e te li riporterò puliti - annuii silenzioso. - Sei cupo oggi - dissi, lui mi guardò. Eccolo di nuovo, lo sguardo inespressivo.
Mi fermai e mi parai davanti a lui. - Hyung? - chiese. Notai gli occhi rossi - Vieni - lo presi per il polso e lo trascinai in un qualche posto isolato.
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✔︎𝑴𝒚 𝑺𝒖𝒏 ~ [𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨]
FanfictionIl suo sorriso era luminoso come il Sole, rallegrava ogni mia giornata. Lo amavo più di chiunque altro al mondo. 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 - Guardami - dissi, ma fece cenno di no con la testa - Perché? - chiesi - Fai paura, hyu...