0.5

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Mancavano 5 minuti alla ricreazione quando Becka iniziò a stuzzicarmi:

"Amber mancano solo 5 minuti"

"Cinque minuti a che cosa?!" chiesi scettica.

"Come a che cosa? Alla ricreazione!"

"E dovrei essere così contenta perché vedrò gente che mangia panini e beve bibite a caso?"

"Ma no sciocchina, devi essere contenta perché vedrai il tuo ammmore" mi fece gli occhi dolci.

"Tu non stai bene"

Scoppiai a ridere e dopo poco sentimmo il suono della campanella, ci dirigemmo verso il nostro solito posto con i tavolini.
Appena arrivata notai Niall e la sua compagnia vicino alle macchinette ma stranamente non vidi Louis, mi rattristai e iniziai a parlare con Becka. Ad un tratto qualcosa mi colpì in testa, alzai lo sguardo e vidi una pallina rimbalzina sotto al tavolo, non capii da che parte fosse arrivata così mi sporsi oltre Becka e vidi Louis dall'altra parte del corridoio che rideva come un cretino, a quanto pare erano stati loro a lanciare la pallina. Io e le mie compagne sedute al tavolino ci guardammo per un attimo senza far niente, poi Louis si avvicinò a noi e disse:

"Scusate, qualcuna di vuoi può raccoglierla?"

Fui colta alla sprovvista ma mi chinai per recuperare la pallina e gliela porsi.
Nell'appoggiare la pallina sulla sua mano gliela sfiorai. Louis mi ringraziò con un sorriso e in quel preciso momento il cuore mi scoppiò fuori dal petto. Becka mi svegliò dal mio stato di trance e mi condusse fuori dalla nostra classe; mentre aspettavamo il professore passò Louis e io abbassai gli occhi imbarazzata.

La lezione proseguì normalmente, per fortuna passò in fretta grazie a Becka che continuava a fantasticare su me e Louis facendomi ridere, sosteneva che quella pallina avrebbe fatto scattare la scintilla dell'amore e che ora saremmo stati destinati a stare insieme.

L'ultima ora finì, scendemmo in fermata ma questa volta non c'erano Louis e la compagnia, a quanto pare uscivano ad un'altra ora.
Passammo il tempo a parlare insieme a Cassidy che ci raccontò delle avventire con i suoi ex, dopodiché arrivò il pullman.
Arrivate a casa mi misi a preparare il pranzo e dopo aver mangiato ci accomodammo sul divano per parlare.

"Allora mia dolce e piccola Amber..."

"Dimmi cara Becka"

"Come -dimmi cara Becka-?! Non mi dici niente riguardo quello che è successo stamattina?"

"Cosa dovrei dirti? È stato fottutamente stupendo aver sfiorato per un millesimo di secondo la sua mano, vorrei che il tempo si fosse fermato in quell'istante ma non è stato così quindi: pace la vita va avanti"

"Ahahaha e poi tu eri quella a cui non piaceva Louis"

"Ehm... le cose cambiano Becka. E tu non mi dici niente di Niall? Mi sembra strano che Rebecca Williams non abbia ancora attuato qualche strano piano per conquistare il biondino"

"Dai tempo al tempo Amber, vedrai che tra poco il biondino sarà ai miei piedi" mi disse con calma.

"Ahahah convinta tu tesoro"

Becka mi fece la linguaccia e poi salì in camera sua, la seguii e appena lei si buttò sul letto io mi affrettai a buttarmi su di lei, passammo il pomeriggio a scherzare e a tirarci cuscini fino a quando non mi ricordai che quella sera sarei dovuta uscire con Matthew. Mi bloccai di colpo.

"Ehi, che hai?"

"Becka, stasera devo uscire con Matthew"

"Oddio, mi ero dimenticata. Dai devo renderti bellissima, non che tu non lo sia già. Ricordiamo a Matthew quanto cazzo è bella la mia migliore amica. Anche se qui il ragazzo da stupire sarebbe un altro..." disse Becka riferendosi a Louis.

"Idiota"

"Modestamente"

Scoppiai a ridere e uscii dalla camera. Mi feci un doccia e indossai un tubino nero con delle décolleté dello stesso colore. Andai da Becka che mi sistemò i capelli in un chignon, mi truccò applicando molto mascara e dopo uno o due spruzzi di profumo ero pronta. Mancava ancora un'ora all'arrivo di Matthew così mi misi a guardare un po' di TV sul divano. Alle 20.25 suonarono al campanello, mi alzai svogliatamente e andai ad aprire.

" Ciao Amber"

"Ciao" risposi secca.

"Sei bellissima come sempre"

"Ehm...grazie"

"Andiamo"

Mi prese per mano e mi accompagnò fino alla sua auto, mi fece accomodare e poi partimmo.

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