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Caro diario,
Non ce la facevo più. Ho preso la borsa e sono uscita.
Ero a casa da sola perché Becka è andata fuori con Niall. Ho guardato un po' la TV e ho ascoltato la musica ma poi ho iniziato ad annoiarmi e sono andata su Facebook. Ho letto un po' di post e poi sono andata sul profilo di Louis. Ho guardato le foto e più andavo a avanti e più ne trovavo di lui con diverse ragazze. Mi è salito il nervoso, ho chiuso il computer violentemente e sono uscita.
A volte mi chiedo cos'ho di sbagliato, perché non riesco a farmi notare? Al giorno d'oggi conta solo avere un bel seno e un bel culo, non conta più quanto una ragazza sia simpatica, carina o solare. Ai ragazzi importa solo se gliela dai. Ecco perché Louis non mi nota, io non gli sventolo il culo in faccia come un'oca.
Odio Louis per avermi fottuto il cuore così velocemente. Odio Cassidy che è sua amica. Odio quelle troie che hanno le foto con lui. Odio me stessa per essermi innamorata di lui.
Bene, credo che mi stia scendendo una lacrima, anzi no, sicuramente sto piangendo. Mi passo una mano sugli occhi, beh, a giudicare dalla pagina bagnata e dal mascara colato sulla manica della mia felpa, direi che è da un bel po' che piango. Il parco si sta affollando, è meglio se vado a casa.
Ci sentiamo al prossimo sfogo.
Baci Amber.

Chiusi il diario. Mi asciugai nuovamente le lacrime e mi alzai. Mi girai e feci per andarmene ma sentii qualcuno tirarmi per la borsa.

"Ciao come ti chiami?"

Era una bambina con i codini biondi e le fossette che mi guardava sorridente con i suoi bellissimi occhioni azzurri.

"Ehm io sono Amber e tu?"

"Che bel nome Amber. Io sono Daisy. Come mai piangevi?"

"Io non stavo piangendo"

"Guarda che sono piccola ma non stupida"

"Piango per una cosa da grandi, so che non sei stupida ma non capiresti comunque"

Daisy si sedette accanto a me sulla panchina e mi mise una mano sulla gamba io mi misi una ciocca di capelli dietro all'orecchio e la guardai.

"Tieni"

Mi porse un chupa-chupa alla fragola.

"No, tienilo è tuo"

"No, prendilo tu, devi sorridere, sei una bella ragazza"

"Grazie, anche tu sei bella"

"La mia mamma di più"

Sorrisi vedendo una donna dal lato opposto della panchina sorridermi come per scusarsi per l'impertinenza della bambina, che ad essere sincera non mi dava fastidio per niente.

Parlammo per una buona mezz'oretta, quella bambina riuscì davvero a farmi tornare il sorriso. A un certo punto le dissi:

"Daisy, tu sei stata gentile con me, quindi anche io voglio regalarti una cosa"

Cercai nella borsa il mio mazzetto di chiavi e una volta trovato staccai il mio orsacchiotto.

"Ecco tieni, così ti ricorderai di me"

"Sì ma io mi ricorderò sempre di te perché sei una ragazza bella e genitile e da grande vorrei essere cone te. Ops devo andare, la mia mamma mi chiama"

La bambina scese dalla panchina, mi diede un bacio sulla guancia e iniziò a correre verso la donna di prima, la quale si voltò per salutarmi, aveva un'espressione davvero dolce e premurosa.

Mi alzai anche io e tornai a casa. Le lacrime di prima mi avevano sfinito così mi sdraiai sul divano e mi addormentai.

"Amber...svegliati"

"Mmmh"

"È pronta la cena"

Mi alzai svogliatamente e andai in cucina dove trovai due piatti di pasta fumanti.

"Buon appetito"

"Ehi com'è andata con Niall?"

"Benino"

"Benino?!"

"Okay, è stato fantastico, Niall è stupendo, è troppo perfetto. Ride, scherza e sai... penso mi piaccia"

"Ma è fantastico Becka, e perché dici benino allora?"

"Perché so quello che provi per Louis e io esco con il suo migliore amico e mi sembra di tradirti"

"Ahahahah ma smettila Becka, quello che provo io per Louis non c'entra niente con te e Niall, stai tranquilla, e comunque penso che anche tu gli piaccia"

Vidi gli occhi di Becka illuminarsi alle mie parole.

"Tu dici?"

"Mi sembra ovvio, a ricreazione ha occhi solo per te"

"Ho deciso una cosa"

"Mmm sentiamo"

Presi una forchettata di pasta e Becka iniziò a parlare.

"Io non combinerò niente con Niall finché tu e Louis non parlerete"

"Ahaha ti consiglio di non farlo o ti toccherà restare zitella a vita"

La mia migliore amica mi fece la linguaccia mentre io presi il piatto in mano e lo lasciai nel lavandino.

"Lavi tu i piatti stasera vero?"

"Certo, li lavo io stasera, così come ieri, la sera prima e quella prima ancora"

"Ti voglio bene Becka"

Le diedi un bacio sulla guancia e salii in camera.

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