AMBER'S POV
"Finalmente libereeeee" urlai appena uscita da scuola.
"Già. Che ne dite se dopo pranzo ce ne andiamo a fare un giro?"
"Io ci sto" sorrise Cassidy.
"Idem"
"A dopo allora"
Io e Becka andammo a casa e dopo pranzo aspettammo Cassidy che arrivò verso le 14.30.
"Dove andiamo?"
"Fa troppo caldo oggi per essere inverno" si lamentó Becka.
"Potremmo andare al parco e prenderci un gelato" proposi.
"Per me va bene"
Uscimmo di casa e ci incamminammo al parco. Dopo circa mezz'ora stavamo ridendo come delle matte per un battuta di Becka.
"Andiamo in gelateria dai"
Raggiungemo la gelateria ed entrammo. Il ragazzo ci chiese i gusti:
"Per me un cono yogurt e nocciola" sorrisi gentilmente.
"Io prendo un frappé alla stracciatella. Cass?" dissr Brcka.
"Per me una coppetta con fragola, menta e cioccolato"
Pagammo i gelati e andammo a sederci su una panchina posta sotto l'ombra di un albero.
"Niente male il gelataio" rise Cassidy.
"Concordo"
"Effettivamente era un gran bel ragazzo"
Iniziammo a parlare di cavolate finché una chioma riccia ed una ragazza bionda vennero a salutarci:
"Ehi ragazze"
"Ciao riccio" lo salutai.
"Ciaaaaao"
Cassidy fece solo un cenno con la mano.
"Che ci fate qui?"
"Mangiamo il gelato non si vede?!" sbottò Cassidy.
"Qualcuno è di malumore qui, meglio andarsene. Ciao"
La bionda ci fece un sorrisetto e se ne andò appicicandosi a Harry. Quando i due sparirono dalla nostra vista, Cassidy iniziò ad avere un'aria triste. Me ne accorsi subito così le chiesi:
"Cass che succede?"
"Niente"
"Sicura? Hai risposto malissimo ad Harry e da quando se n'è andato ti sei rattristata"
"Sì sì. Davvero non ho niente"
"Rossa dimmi qual'è il problema" la minacciò Cassidy.
"No, il problema non è la rossa qui presente ma la bionda con il riccio "
"Oddio. Non dirmi che sei ancora innamorata di Harry"
Cassidy abbassò lo sguardo e da quel gesto capii la sua risposta alla domanda di Becka.
"Da quando ti piace? Voglio dire dopo che vi siete lasciati"
"Io non ho mai smesso di amarlo"
"Ma Harry lo sa?"
"Assolutamente no. Non voglio nemmeno che lo sappia. È già tanto se siamo amici"
"Secondo me dovresti dirglielo"
"Esatto. Insomma non mi sembra indifferente nei tuoi confronti "
"Si comporta da semplice amico. Comunque non so che farci, lui preferisce quelle sgualdrine che incontra alle feste perciò lasciamogli vivere la sua vita e pace"
Guardai Becka, la quale aveva il mio stesso sguardo incerto.
"Se lo dici tu Cass..."
Lasciammo perdere quella conversazione e iniziammo a parlare di nuovo di cose stupide.
Verso le 17 decidemmo di tornare a casa nostra, Cassidy si fermò a cena e dopo aver mangiato accendemmo la musica a tutto volume e iniziammo a fare dei giochi stupidi tipo 'nomi cose e città' oppure 'indovina l'animale'.
"Inizio io. Allora.. sto pensando ad un animale con la C" disse Becka.
"Cane"
"Cavallo"
"Coccodrillo
Becka continuava a scuotere la testa in segno di negazione così stanca sella situazione sbottai:
"Mi arrendo. Che animale è? "
"Il cavatto"
"Becka spiegami che razza di animale sarebbe il cavatto?!" rise Cassidy.
"Semplice è l'insieme di cavallo e ratto. Gli animali con la C sono troppo facili da indovinare così me ne sono inventata uno"
"Becka ma così non avremmo mai indovinato" le feci osservare.
"Lo so. Ed è per questo che l'ho scelto. Mi diverte vedervi in difficoltà"
"Sei sempre la solita"
"La solita stronza" aggiunse Cassidy
"Ti voglio bene anche io Cass" rise Becka.
Scoppiammo a ridere. Erano queste le serate che amavo trascorrere con le mie amiche.
Alle 21 esatte ci sedemmo sul divano per vedere un film. e verso le 23 Cassidy tornò a casa.
"Mi dispiace per Cassidy"
"Anche a me, non sai quanto. Il punto è che secondo me Harry non gli è indifferente"
"È quello che ho detto anche io. Escogiteremo qualcosa. Ci stai?"
"Sempre dalla tua parte futura signora Horan"
"Stupida"
Iniziammo a riconcorrerci per tutta la casa finché esauste ci dammo la buonanotte e andammo a dormire.

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More than this [l.t]
Fanfiction"Perchè?" Silenzio. "Lo vedi? Non rispondi mai alle mie domande" Stavo per alzarmi e andarmene ma Louis mi bloccò per un polso. Prese un respiro profondo e poi disse: "Perché io posso amarti più di così"