Appena salita mi sentii leggermente a disagio.
Becka mi prese per mano e andammo a sederci negli unici due posti liberi, mi porse una cuffietta e fece partire la musica. Dopo una decina di minuti arrivammo davanti al Morley College. Aspettamo che tutti gli altri scendessero dall'autobus poi finalmente riuscimmo a scendere anche noi e ci dirigemmo verso l'edificio."Adesso dove andiamo?"
"Non saprei, chiediamo a quella ragazza là giù" propose Becka.
"Va bene andiamo"
Ci incamminammo verso la ragazza dai capelli viola.
"Scusa potresti aiutarci?" le choesi gentilmente.
"Ciao ragazze, io sono Cassidy, piacere di conoscervi. Come posso aiutarvi?"
"Ciao io sono Amber e lei è Becka, la mia migliore amica. Potresti dici dove si trova la I°B?"
"Ah che coincidenza è anche la mia classe, vi accompagno" disse allegra Cassidy.
Io e Becka ci scambiammo un'occhiata d'intesa.
"Ahahaha so già quello a cui state pensando, certo che non h la vostra età, sono stata bocciata due volte"
Seguimmo Cassidy fino all'aula in fondo al corridoio. Poi si girò per andarsene e allora le chiesi:
"Ma Cassidy non hai appena detto che fai parte della nostra classe?"
"Sì, ma non ho voglia di rovinarmi la giornata iniziando col professor Bennet. Divertitevi con i suoi discorsi sulla filosofia e sulla vita di Aristotele, io li so a memoria ormai"
Entrammo in classe e prendemmo posto nei banchi in fondo all'aula.
Dopo qualche minuto entrò un uomo sulla cinquantina che capimmo subito essere il professor Bennet.
Come anticipato da Cassidy, il professore iniziò a parlare di Aristotele e di Platone ma già dopo un quarto d'ora io e Becka non ascoltavamo più."Amber stai seguendo?"
"Secondo te?"
"Mmmh a giudicare dai disegnini sul tuo libro direi di no"
"Come ti sembrano i nostri compagni?" mi chiese poco dopo.
"Bhe a parte Cassidy che mi sta simpatica per ora, quelle tre la giù mi sembrano oche"
"No cara Amber quelle non sembrano oche, lo sono di sicuro. Quella invece"
Mi indicò una ragazza con gli occhiali, i capelli corti biondi.
"Ehm si, Kristen giusto?"
"Sì mi sembra di sì, ecco quella mi sembra una saputella ficcanaso" disse acida la mia migliore amica.
"Hai ragione, basta guardare le domande che ci ha fatto appena entrate"
"Sì esatto, ora le manca solo il codice fiscale e poi mi conosce meglio di mia madre"
"Kylie invece mi sta simpatica"
"Sì sembra davvero carina"
In quel momento veniamo interrotte dall'entrata di Cassidy.
"Prof si ritenga onorato della mia presenza" urlò la ragazza dai capelli viola.
"Oh si, lo farò sicuramente signorina Clarke"
Poi la ragazza con un tocco d'ironia disse:
"E comunque non è solo colpa mia, è stato Horan a trattenermi, io avrei voluto così tanto assistere alla sua lezione..."
Il professore sbuffò mentre Cassidy andò a sedersi dal lato opposto in cui eravamo noi.
Una ragazza dai capelli lunghi neri chiamò Cassidy e le chiese:
"Hai detto Horan?! Niall Horan?"
"Sì certo, perché?"
"Stamattina ero sul pullman e lui è il suo amico Styles mi hanno osservata tutto il tempo"
Cassidy bisbigliò: "Sì certo come no..."
Dal tono di Cassidy si poteva intuire che quello che diceva la ragazza non era vero.
Finalmente suonò la campanella, io e Becka, non conoscendo la scuola, decidemmo di andare a sederci ai tavolini del bar in fondo al corridoio. Io presi un caffè macchiato mentre Becka prese una cioccolata. A un certo punto passò un gruppo di cinque ragazzi. Delle ragazze in parte a noi iniziarono a agitarsi e a bisbigliare:
"Eccolo è lui"
"Sì sì è proprio Horan"
"Mia sorella mi ha detto che è stato capitano della squadra di nuoto per bene tre anni di seguito"
"Davvero è lui?"
"Certo, come puoi non conoscerlo?"
Tirai Becka per un braccio e le dissi:
"A quanto pare quello è il famoso Horan"
"Bhe niente male direi"
"Sì ma nemmeno il suo amico con gli occhi color ghiaccio non è male"
"Uh-uh c'è aria di innamoramento qui" mi scherzò.
Risi e le diedi un colpetto sul braccio.
"Ahahaha ma smettila, prima di tutto ho solo detto che è carino e basta e poi secondo te quelli lì cagano delle matricole come noi?!"
"Pensala come vuoi, ma il biondino rimane comunque un figo" disse prendendo un sorso di cioccolata.
"Invece di pensare al biondino ti consiglio di pensare alle prossime due ore"
"Perché cosa abbiamo?"
Le porsi il foglio con gli orari.
"Due ore di chimica!?" urlò.
"Purtroppo sì mia cara"
La campanella suonò e noi andammo verso la nostra classe.
"Bhe dai magari non è così male come l'anno scor-"
Becka non finì la frase che una donna anziana sulla sessantina con gli occhiali in fondo al naso uscì dalla classe e ci richiamò con la sua vocina stridula:
"Signorine siete in ritardo per la bellezza di 3 minuti. In classe alla svelta!"
"Dicevi?" le lanciai un'occhiataccia.
Che odio già questa materia"
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More than this [l.t]
Fanfiction"Perchè?" Silenzio. "Lo vedi? Non rispondi mai alle mie domande" Stavo per alzarmi e andarmene ma Louis mi bloccò per un polso. Prese un respiro profondo e poi disse: "Perché io posso amarti più di così"