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2.7

"Pensi che ci sarà oggi?" chiesi quella mattina agitata.

"Chi? Stacy?"

"Mh mh"

"Non lo so. È così importante?" mi rispose Becka.

"No, solo che non voglio vederla"

"Vado a vestirmi"

Salì la scale lasciandomi a tavola da sola a finire la colazione.
Misi in bocca l'ultimo pezzo di fetta biscottata quando sentii un telefono suonare, era quello di Becka.

"AMFER RIFPONDI FU CHE IO MI FTO LAFANDO I DENFI"

Capii a stento le parole di Becka. Presi il cellulare e lessi sul display chi era: Niall.

"Buongiorno amore" mi salutò radioso lui.

"Ahaha ciao Nialler sono Amber"

"Oh scusa ciao Amber. Tutto bene?"

"Ehm sì"

"Louis mi ha raccontato di ieri"

"Ah"

Ci fu un momento di silenzio.

"Come mai hai chiamato?" gli chiesi.

"Volevo chiedervi se volete che passo a prendervi io per andare a scuola"

"Se per te non ci sono problemi, a noi va bene. È tornata Becka, te la passo"

Passai il cellulare a Becka e andai a prepararmi. Misi dei leggins neri con una felpa enorme col cappuccio che mi arrivava a metà coscia e infilai le Globe di Becka. Poi andai in bagno, mi lavai la faccia e decisi di non truccarmi, infine mi raccolsi i capelli in uno chignon diaordinato.

Scesi le scale due a due e mi fermai davanti a Becka che mi guardava scuotendo la testa.

"Che c'è?" le chiesi alzando le mani.

"Ora mi spieghi perché sei conciata come una barbona"

"Non sono una barbona. È comoda questa felpa"

"Okay passi per la felpa, ma quelle sono le mie scarpe"

"Sì tesoro e quello è il mio giubbino"

Le passai davanti e lei scherzando mi diede una pacca sul sedere.

"E comunque mi scoccia ammetterlo ma quelle scarpe stanno meglio a te"

Le misi un braccio attorno alle spalle e andai fuori.

"Tra quanto passa Niall?"

"Tempismo perfetto ahahaha eccolo"

Niall si fermò davanti a noi e abbassò il finestrino dell'auto.

"Salite ragazze" ci sorrise.

Becka prese posto in parte al biondino che le scoccò un bacio sulla guancia mentre io salii dietro. E con tono sarcastico dissi:

"Ciao anche a te Niall eh"

"Ciao Amber ahahah bella quella felpa" mi prese in giro.

"Grazie lo so, sempre meglio di qualcuno che mette gli occhiali da sole quando piove" dissi riferendomi a lui.

"Ehi! Questi non sono occhiali da sole, sono occhiali da pioggia"

Lo disse con un accento femminile che fece ridere tutti e tre.

"Ahahah sapete che siete peggio dei bambini dell'asilo voi due?" rise Becka.

Mi sporsi in avanti per darle un bacio sulla guancia e dissi: