CAPITOLO 9 - 𝗘 𝘀𝗲 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 ?

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Dopo l'affermazione di Matt, " 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑖 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑖 "?- lo fisso per poi allontanarmi con la bambina e portarla a mangiare qualcosa.
Giunti al fast-food, ci dirigiamo al bancone per ordinare, dopo aver riempito i vassoi ci accomodiamo al tavolo. Megan, addenta il suo hamburger, insieme alle patatine fritte e ketchup. Io, anche se ho riempito il mio vassoio non sto mangiando niente perché mi frulla in testa ancora la frase che Matt ha asserito poc'anzi.
" 𝐸 𝑠𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑖 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑖 ? 𝐴𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑟𝑑𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒𝑟𝑙𝑜... 𝐷𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙'ℎ𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎, 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑔𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎, 𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒𝑖 ( 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜) 𝑒 𝑜𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑖 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖. 𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒... 𝑀𝑖 𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑀𝑎𝑡𝑡"

La bambina finisce di mangiare e mentre beve la sua aranciata con la cannuccia, continua a tenere gli occhi fissi su di me.
Tant' è vero che le chiedo:
« Cosa c'è Megan? Vuoi qualcos'altro?»
« Tu sei amico della mamma?»
Domanda candidamente, mentre aspira la bevanda emettendo un suono sordo.
Di rimando:
« Io sono un poliziotto Megan, faccio il mio lavoro che consiste nel proteggere i più deboli»
« Allora sei un eroe, come quelli dei fumetti ! »
Sorridendo affermativo rispondo:
« Una specie. Megan, ti faccio una domanda, sai chi ha fatto del male alla tua mamma?»
La bambina si ammutolisce abbassando lo sguardo.
A quel punto la sprono a parlare dichiarando:
« È stato tuo padre vero?»
Continua a fissare il pavimento facendo scena muta.
Ma la piccola non sa che quell'atteggiamento mi ha dato la conferma e nel contempo le asserisco:
« Andiamo dalla tua mamma, a quest'ora sarà uscita dalla sala operatoria»
Prendiamo l'ascensore per risalire i piani, quando arriviamo ci dirigiamo di filato nella camera di sua madre, ma lei non è ancora rientrata. Si siede sul letto e la attende. Nel frattempo le chiedo:
«Sei preoccupata per lei non è vero, ma devi stare tranquilla, la tua mamma guarirà presto»
Vorrei chiederle come si chiama la madre, ma poi lascio perdere.

Mentre lei rimane seduta sul letto ciondolando le gambe, io guardo fuori dalla finestra. Improvvisamente si spalanca la porta, due infermieri hanno portato la donna ancora dormiente per l'anestesia.
Uno di loro si appresta ad aprire anche l'altra anta per permettere al letto di oltrepassare.
Quando lo posizionano, escono chiudendo la porta.
Megan, osserva la madre in quello stato, mentre le tiene la mano.
"𝐶𝑜𝑠ì 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎 𝑒 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑠ì 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑎. 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒̀ ℎ𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎𝑟𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑎̀"
« Megan, non vuoi fare sapere a tuo padre dove vi trovate, potrebbe preoccuparsi non trovandovi, tornando a casa»
La bambina sembra aver capito la mia tattica, così enuncia:
« Lavorerà fuori città per qualche giorno, quindi non tornerà a casa»
Naturalmente ho intuito che si tratta di una menzogna, però non insisto, le chiedo solo:
« Rimani qui con la mamma, io torno subito»
« Ok» Afferma,tenendo gli occhi fissi sulla madre.

Esco e raggiungo Matt, che come al solito intrattiene una conversazione con un' infermiera.
Lo afferro per un braccio, distanziandolo dalla ragazza, asserendo:
« Ci può scusare un secondo?»
« Stew? Ma dov'eri finito?!»
« Io, sempre con la bambina, ma forse tu hai perso la memoria, visto che te l'ho detto»
Lui, si gratta la fronte e subitaneamente dichiara:
« Sì ! Lo ricordavo, solo che non credevo ci metteste tanto»
Lo fisso con sguardo di rimprovero e poi gli enuncio:
« Ha mangiato solo lei. Comunque, non cercare di cambiare discorso... Dimentichi spesso di essere sposato con un figlio piccolo!»
« Ma cosa... ? Ma dai! Stavo solo parlando e...»
Mi sovrappongono affermando:
« Non mi interessa, fatti tuoi. Volevo informarti che la figlia della donna...»
Mi interrompe sorridendo di scherno :
« Ancora non sai il nome della tua ragazza?»
Lo fisso di sbieco, aumentando il tono di voce proseguendo il mio discorso:
« La bambina, mi ha confermato indirettamente che è stato il padre a ridurre la sua mamma in quelle condizioni»
« I sospetti già c'erano, adesso abbiamo avuto conferma...manca solo la denuncia e poi possiamo arrestarlo !»
Esclama Matt.
Mentre io impensierito rispondo:
« Già, la denuncia dovrebbe estenderla la vittima, ma ancora non si è svegliata»
Proprio quando mi sto dirigendo verso la stanza della degente, avvisto l' uomo in questione, uscire dall' ascensore con in mano un mazzo di fiori, vestito bene, sbarbato di fresco; avanzare verso il lungo corridoio e poi fermarsi alla reception per chiedere
ad un' infermiera il numero della stanza dove sta ricoverata la moglie.
Lasciando me e Matt, interdetti e con mille domande in testa, la prima fra queste " 𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑐𝑖 𝑓𝑎 𝑙𝑢𝑖 𝑞𝑢𝑖 ? 𝐸 𝑐ℎ𝑖 𝑙'𝑎𝑣𝑟𝑎̀ 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑜𝑠𝑝𝑒𝑑𝑎𝑙𝑒" ?

𝐅𝐈𝐃𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐌𝐄 ( CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora