CAPITOLO 15 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶

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STEWART

Dopo la dichiarazione ( occultata) di Amie, di non voler denunciare il marito, mi immergo nei miei pensieri, mentre mi trovo a bordo dell' autocivetta insieme a Matt.
Il mio collega ( nonché migliore amico) nel contempo che guida, mi rivolge lo sguardo a intervalli di minuti.
Fissando il percorso afferma:
« Non hai digerito il fatto che lei abbia evitato il discorso che coinvolgeva il marito !? Stai pensando che potrebbe perdonarlo e fare finta di niente, vero?»
Incazzato reagisco alla sua affermazione:
« Quello che non capisco è perché non mi ha permesso di parlarle! Le ho anche detto che le percosse subite le hanno causato l' aborto; niente! Era impassibile !»
Matt assertivo dichiara:
« È stata stupida e leggera !»
Riflessivo annuncio:
« No! Secondo me ha paura !»
Senza distogliere gli occhi dalla strada mi domanda:
« E cosa hai intenzione di fare?»
« Non lo so! Ma non mi arrendo !»
Lui ammicca un sopracciglio annunciando:
« Ti conosco bene Stew, so per certo che non lo farai, ma ti prego di fare attenzione; quello è uno che non scherza!»
Fisso la via davanti a me, con la mano appoggiata alla fronte affermo con sicurezza:
« Nemmeno io!»

AMIE

In seguito alla visita dell' agente Granger, riecheggiano con intensità le sue parole nella mia testa.
" L' abbiamo rinvenuta all' interno del box doccia in un lago di sangue, in conseguenza alla violenza e alle botte subite, ha perso il suo bambino".

" Ha ragione lui, a dire che dovrei denunciarlo e dovrebbe andare in carcere per tutto ciò che ha fatto! Ma non ce la faccio, ho troppa paura. Non saprei dove andare con una bambina e poi anche se riuscissimo a trovare un posto per nasconderci; dovesse trovarci me la farebbe pagare cara per essere scappata di nascosto e per avergli portato via sua figlia! Mi dispiace ma non posso farlo" !

Con la mente avvolta da questi pensieri, non faccio caso che Megan e il padre, fanno ingresso in stanza, dopo essere stati al bar dell' ospedale a prendere qualcosa da mangiare per lei.
" Gavin, sembra cambiato pare tornato quello di un tempo! Non voglio illudermi, ha cambiato il suo atteggiamento altre volte e poi torna a essere una bestia. No!Non mi fido di questo suo repentino cambiamento" !

Gavin, con tono da marito premuroso mi chiede, accostandosi al letto:
« Tesoro! Come ti senti? Hai bisogno di qualcosa! Che so, una rivista o del tuo computer?»
A quella domanda replico:
« Non ce l' ho il computer ! Hai dimenticato di avermelo spaccato in testa...tesoro!»
Successivamente mi rendo conto di aver risposto con sarcasmo ( cosa che non avevo mai fatto fino a oggi) lasciandolo interdetto.
Seguitiamo a fissarci senza emettere un fiato, la tensione aleggia in quella stanza.
Non so chi mi abbia dato questo coraggio ma io non mollo, con lo sguardo gli esprimo tutto il mio odio.
Subitaneamente, il primo a cedere è lui, che assertivo annuncia:
« Vado fuori a fumare!»
Megan, non si è accorta di niente, affianca il mio letto sedendosi su di esso mostrandomi una bambola. Così le chiedo:
« Tesoro! È molto bella, ma non ricordo fosse una delle tue, chi te l' ha regalata; tuo padre ?»
Di rimando innocentemente risponde:
« No! Stewart, lui me l' ha regalata !»
La sua risposta mi lascia basita e curiosa, così le domando:
« Megan, chi è Stewart? Un tuo compagno di scuola ?»
Lei sorridendo mi annuncia:
« No mamma! Stewart è il poliziotto che ti ha soccorsa e si è preso cura di me mentre tu stavi ancora male e non ti svegliavi, e papà non c' era !»
" L' agente Granger!? L' agente Granger si chiama Stewart ! Ma cosa vuole da noi, perché è entrato nelle nostre vite" !
Mi interrogo sconvolta.

A un certo punto entra dalla porta il medico che mi annuncia accostandosi ai piedi del mio letto:
« Buon pomeriggio signora Harris, noto con piacere che si sta riprendendo bene.
Se non accusa disturbi come nausea, capogiri e mancamenti, quando si alza in piedi; per me può uscire anche domattina alle nove !»
Esulto da una parte per la notizia, ma dall' altra parte preferirei rimanere qui dentro.
" Credo proprio che per me sia arrivato il momento di prendere una decisione definitiva! Rimanere o no con Gavin" !

MATT

Facendo il nostro giro di perlustrazione, mi accorgo che il mio amico è silente.
So perfettamente a cosa sta pensando. " "Quella donna, gli ha fatto perdere la testa. Spero per lui che questo non gli crei alcun danno! Se dovesse accadergli qualcosa di male, non so come potrei reagire! Gli auguro che l' amore per questa donna gli porti solo felicità! Lo spero con tutto il cuore" !
Parcheggio nelle adiacenze di un bar a prendere qualcosa da mettere sotto i denti.
Prima di abbandonare l' abitacolo, gli domando:
« Stew ! Che preferisci che ti porti dal bar?»
Distrattamente risponde senza volgere lo sguardo nella mia direzione:
« Il solito !»
Scendo dall' auto, mi dirigo al locale e mi porto al suo interno, subitaneamente mi viene la voglia di tornarmene indietro quando scorgo la miriade di persone che tiene la lunga fila alla cassa.
" Ormai sono entrato e non me ne vado, per due ragioni importantissime, la prima è che il secondo autogrill è a sei mila miglia da qui e la seconda è che ho fame"!

Dopo essermi subìto la lunga e interminabile fila per pagare, finalmente lascio il bar. Con i pacchetti in mano dei sandwich e i caffè, vado in cerca della macchina e mi parve strano non trovarla dove l' avevo parcheggiata; pensai " forse qualcuno doveva uscire, Stew l' ha
spostata e parcheggiata da un' altra parte"!
Mi guardo intorno cercando di scorgere l' autocivetta, ma la ricerca non dà esiti.
Alla fine, dopo aver cercato in lungo e in largo, capisco che dovrò tornare con la metropolitana in città " Stew, è andato da lei" !

𝐅𝐈𝐃𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐌𝐄 ( CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora