AMIEVengo svegliata dalla forte luce e dal tepore di un raggio di sole mattutino, che ha deciso di posarsi sul mio viso.
Avverto che Stewart riposa dietro di me, le sue braccia circondano le mie spalle. Ed è rimasto in questa posizione per tutta la notte.
Nell' immediato mi viene in mente Megan e la scuola, subitanea mi dico "Devo alzarmi e devo riuscirci senza svegliarlo".
Scivolo dal letto, velocemente balzo in piedi per vestirmi, ma un forte capogiro, mi costringe a sedermi sul bordo del letto.
" Ieri sera, credo di aver esagerato col bere! Stamane mi sento proprio uno straccio!.
Attendo di riprendermi, ma una serie di mugugnii, mi costringe a volgere la testa nella parte da dove provengono i suoni e mi accorgo che due cristallini occhi azzurri - illuminati dal sole e ancora mezzi dormienti - mi stanno fissando.
Gli sorrido annunciando:
« Sei sveglio!»
Lui, ancora disteso mi chiede, con la voce impastata dal sonno:
« Dove vai Amie?»
Di rimando:
« Vado ad accertarmi che Megan sia andata a scuola»
Lui assertivo aggiunge:
« Puoi sempre contattare Nadine telefonicamente, o se vuoi ti accompagno io? Tanto sono in permesso!»Rimango silente per qualche istante, poi penso che Stewart ha ragione.
Così afferro il mio cellulare dalla borsa, digito il numero di mia sorella che dopo soli due squilli risponde:
«Amie, buongiorno! Stai chiamando per Megan vero? Sta tranquilla: ha dormito bene, fatto colazione e adesso è a scuola, ce l' ho portata dieci minuti fa! Ok! Adesso che ti sei tranquillizzata, torna dal tuo lui! Buona giornata»
Stew, mi guarda con aria interrogativa, notando la mia espressione basita
« Mia sorella è un ciclone, non mi ha lasciato dire neanche una parola! Comunque ho saputo che Megan è già a scuola. Ma io devo andare lo stesso»
Mi fissa con sguardo implorante e assertivo professa:
« Ti prego, rimani ancora un po'! »
Sto per rispondere risoluta che " devo andare" ma quando tuffo i miei occhi in quelli di lui che a guardarli trasmettono una pace, come una calma distesa oceanica, non posso sottrarmi a quella richiesta.
Depongo il mio cellulare sopra il comodino e lo raggiungo sotto le coperte.
E sotto il tepore di quella pesante trapunta, rimaniamo abbracciati a farci le coccole e a fare l' amore per tutta la mattina.
Ma quando arriva l' ora di andare a casa, mentre entrambi ci stiamo rivestendo, Stewart mi rende noto un suo pensiero:
« E-E se tu... tu e Megan vi trasferite qui da me? Che ne pensi?»
La sua richiesta mi prende di sorpresa, lasciandomi basita e d' istinto gli dichiaro:
« Stewart! Ci conosciamo da troppo poco tempo, non affrettiamo le cose. Non fraintendermi... io sto bene con te, ma sono sicura che non è quello che...»
Mi viene vicino prendendo le mie mani fra le sue e poi afferma:
« Amie, so che hai paura e sei diffidente, dopo quello che hai passato.
Ma non avanzerei una tale proposta se non ne fossi pienamente convinto!
Fidati di me!»STEWART
Nel momento in cui le propongo di venire a vivere da me, lei e la bambina;
la sua espressione cambia. La vedo titubante.
So che è spaventata e che diffida degli uomini per colpa del marito. Ma io le insegnerò a fidarsi di me ogni giorno.
Mi accosto a lei, le prendo le mani e le assevero:
« Fidati di me!»
Lei mi fissa smarrita, un misto tra felicità e confusione, mentre intravedo nei suoi occhi un luccichio per le lacrime.
E senza professare parola, si distanzia da me afferra giaccone e borsa e con questo gesto mi fa intuire che preferisce andare.
Usciamo sul vialetto, montiamo in macchina e per tutto il tragitto, Amie rimane silente con lo sguardo rivolto fuori del finestrino.
Io alterno il mio fra la strada e lei.
Vedendo che non ha risposto prima e adesso nemmeno mi guarda, faccio io la prima mossa quando mi arresto al primo semaforo.
« Non mi hai risposto per la...»
Mi interrompe bruscamente dichiarando:
« Non ti ho risposto perché... perché ho bisogno di rifletterci su.
E poi... poi sono spaventata... Sta avvenendo tutto così in fretta... Forse... forse è stato un... !»
Accigliato con delusione le affermo:
« Non dire quello di cui potresti pentirti! Devi fidarti di me Amie! Io non sono mai stato più sicuro di quello che voglio! »
Lei con una mano sulla maniglia della portiera dandomi le spalle risponde:
« Scusami ma ci devo pensare! Ciao»
Si porta fuori dall' auto incamminandosi fino alla scala in ferro, io la osservo fino a quando apre la porta e entra in casa sua.
A quel punto avvio il motore e parto.
Con il pensiero che va ad alternarsi tra quello che è stato stanotte all' atteggiamento di Amie di poc' anzi, guido fino a casa di Matt. Quando sono sotto la sua abitazione, lo chiamo:
« Matt, ci andiamo a prendere un caffè? Sono sotto casa tua!»
Trascorsi neanche cinque minuti, il mio amico mi raggiunge salendo in macchina, mi fissa con lo sguardo consapevole che volessi parlare. E così mi incita:
« Avanti che cosa è successo? Hai litigato con Amie?»
Matt, mi conosce da troppo tempo per non capire che il caffè, è solo una scusa per avere qualcuno con il quale parlare in questo momento.
« Non abbiamo proprio litigato, c'è stata solo una piccola discussione!»
« Cioè?»
« Stamattina le ho chiesto di trasferirsi...»
Matt mi arresta subitaneo asserendo con disappunto:
« Cosa? Ma Stew, vi conoscete da troppo poco tempo e lei esce da una relazione coniugale terribile! L' hai sicuramente spaventata con la tua proposta!»
« È quindi, cosa dovrei fare secondo te?!»
Risoluto risponde:
« Rimanere così come siete per ora, quando sarà passato un po' di tempo allora le rifarai la proposta di sp... di convivenza?»
Chiede perché mi ha interrotto prima che io finisca la frase, perciò non ha capito se le ho chiesto di sposarmi o vivere insieme.
« Però io ero convinto quando le ho chiesto di venire a vivere da me con sua figlia! Ma forse hai ragione tu, avrei dovuto... Sono stato troppo frettoloso e l' ho spaventata. Infatti è quello che anche lei mi ha detto! Spero che questo non incrini il nostro bel rapporto. Anche se è strano, un minuto prima sembra felice e un attimo dopo si chiude a riccio, sembra che indossi una corazza intaccabile!»
Matt, da buon amico - quale lui è - mi rassicura dichiarando:
« È solo spaventata!»
Poi però mi chiede:
« Non per essere impiccione ma le hai già detto la 'parolina magica'?»
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𝐅𝐈𝐃𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐌𝐄 ( Completa
Lãng mạnStewart Granger è un poliziotto di trent'anni che ama molto il suo lavoro e lo svolge con passione. Ha come migliore amico e collega Matt, che è sposato con un figlio. Stewart, al contrario, è single e ha dichiarato di aver chiuso con l'amore. Una s...