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Buongiorno

Ignoro completamente il suo messaggio. Non sono in vena. L'ha mandato già diverse ore fa, ma mi sono svegliata solo adesso. Mi sono alzata tardi, solo perché ho dormito tardi. Le ore di sonno sono state anche relativamente poche. Sto anche sperando sia stato un sogno l'episodio di stanotte. Voglio risvegliarmi presto.

«Pronto, Marianna?» ho ancora la faccia sul cuscino.

«Stavi dormendo?»

«No. Dimmi.»

«Va bene se passo da te?»

«Certo, ti aspetto.»

«Ok, grazie.»

Dopo la chiamata, faccio in tempo giusto a cambiarmi e lavarmi il viso. Quando suona, mi muovo ad aprirle la porta. Ha in braccio Gabriel, e anche lei sembra aver pianto.

«Vieni a sederti, che succede?» l'accompagno al divano.

«Scusami se sono venuta da te, ma ho bisogno di parlare con qualcuno.» premette sedendosi.

«Marianna, hai fatto bene. Ma dimmi che succede.»

«Ci stanno togliendo tutto.» inizia a piangere. «Il ristorante non guadagna più come prima, siamo pieni di debiti e anche indietro con l'affitto. Il padrone di casa ci ha detto che dal prossimo mese dobbiamo andarcene. Non so che fare, Monica.»

Gabriel guarda confuso la madre piangere, mentre io mi avvicino per abbracciarla.

«Quanto vi serve?»

«Non possiamo chiedervi niente, Nicolò ha già pagato fin troppo per noi.»

«Sai che a confronto non è niente, con quello che ha. Dimmi quanto ti serve.»

Esita a rispondermi, e quando mi dice la cifra ne capisco il motivo. Si tratta di tanto denaro. Che a Nicolò non peserebbe, ma che non chiederò di certo a lui. Vedrò di risolverla a modo mio, senza dire niente a nessuno.

Il resto non mi importa ||Tony Effe||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora