In ospedale, sono arrivati anche tutti i miei amici. Roberto è stato il primo, deve averli avvisati Nicolò. Sa quanto ci tenessi.
Questa è probabilmente la prima volta che metto piede in casa Dylan. Lo sto facendo dopo tre giorni passati in ospedale. Mi sta aiutando anche a portare le ultime cose in casa.
«Grazie.» dico seduta ora sul divano.
Gli arriva una chiamata, per cui esita a rispondere.
«Pronto, dimmi.» sembra freddo, l'opposto di com'era fino a due minuti fa. Ascolta cosa gli viene detto, poi allontana leggermente il telefono, per riferirlo a me. «È Nicolò, vuole vedere Mattia.»
«Può vedere Mattia quando vuole, è suo figlio. Non voglio toglierglielo. Il bambino non c'entra niente.»
«Va bene se viene ora?»
«Sì.»
Ritorna col telefono all'orecchio, per comunicarglielo. Sembra Nicolò fosse già davanti casa. Quando suona, rimetto il piccolo nella culla, e vado a chiudermi in camera da sola, ancor prima che Dylan possa aprire la porta.
NICOLÒ
Il pupo è bellissimo. Più lo tengo tra le mie braccia, più mi accorgo di dettagli unici che lo rendono ancor più speciale.
«Monica?» quasi tremo sotto lo sguardo duro di Dylan. Continua ad aiutarmi, lo farebbe sempre, anche in casi come questi, in cui non approva cos'ho fatto.
«In camera.»
Rimetto Mattia a dormire, e raggiungo la madre.
MONICA
Vedo la porta aprirsi leggermente, e spero si tratti di Dylan. Ma quando vedo Nicolò accendere le luci, mi volto dall'altra parte, per evitarlo. Rimane fermo sulla soglia, poi chiude la porta e sento che si siede accanto a me.
«Come stai?» non sa da dove partire per parlare, e si capisce.
«Perché sei qui?» neanche ora mi volto, tenendogli le spalle. «Mattia è in sala.»
«Venite a casa, ti prego.» lo sento piangere, e anch'io sono costretta a mordermi il labbro, per non crollare. «Non ce la faccio così.»
«Perché l'hai fatto?» sussurro.
«Non lo so, te lo giuro. Ti amo, Monica. Torna a casa.»
Mi lascio accarezzare la guancia, mentre chiudo gli occhi.
«Ami Elisa.»
«No, lei l'ho amata. Ma è finita. Amo te, te lo giuro.»
«Avevi detto che mi avresti aspettato. Lo sapevi che non ero pronta per farlo. Mi dispiace per questo. Ma non mi aspettavo tu ti scopassi la tua ex. Stavamo insieme solo per questo? Perché scopavo sempre quando e dove volevi?»
«Lo sai che non è così.»
«No, non lo so più. Pensavo di saperlo, ma poi ti ho visto con lei.»
«Avevo fumato.»
«Quante volte è successo?»
«Solo le volte che sai. Questa, e quando eri al centro.»
«Non riesco a crederti, scusa. Ora vattene. Avevo bisogno di te, ora riesco anche da sola.»
«Monica, ti prego.»
«Vattene.»
«Ehy.» bussa alla porta semichiusa Dylan, penso Nicolò sia già andato via. «Sto preparando la cena.»
«Ti aiuto.» mi alzo e lo raggiungo.
Insieme andiamo in cucina. Ma non mi permette di aiutarlo, se non a parole.
«Come ti senti ora?» chiede mentre versa sulla bilancia la pasta.
«Un po' debole. Mi spiace di non essere molto di compagnia.»
«Non ti preoccupare. Poi c'è Mattia, chiacchiero anche con lui.» scherza.
«Non sono in grado io di stargli accanto.» borbotto guardando il nulla.
«Perché dici così?»
«Con me piange sempre, anche allattarlo è faticoso. Non ci so fare con i bambini, e pensavo di avere Nicolò accanto, ho visto come si è comportato con Gabriel.»
«Pensavo fossi arrabbiata con lui.»
«Delusa, non me l'aspettavo. Ma non riesco senza di lui.»
«Cosa pensi di fare?»
«Non lo so. Chiuderei un occhio e ritornerei da lui, anche per Mattia. Ma non ho più fiducia nei suoi confronti, e senza fiducia si creerebbe un rapporto finto, che non voglio avere.»
«Magari è solo questione di tempo.»
«Io non voglio però che voi due perdiate il rapporto. Ti ringrazio per quello che stai facendo per me, ma lui è il tuo migliore amico.»
«Mio fratello.» sussurra in un sorriso.
«Esatto.»
«Sinceramente non so cosa gli sia passato per la testa.» si siede di fronte a me. «Lui ti ama, tantissimo. Non penso di averlo mai visto con qualcuna nel modo in cui sta con te. È riuscito a creare una famiglia, cosa che nemmeno mi aspettavo volesse, fino a un paio d'anni fa.»
«Perché allora ha rovinato tutto sul più bello?»
«Se n'è pentito. Anche te hai fatto degli errori grandi.»
«Non ho mai scopato con il mio ex, almeno non con la volontà. Sono stati errori diversi i miei.»
«Non è una gara a chi sbaglia in modo peggiore. Lui ti ha perdonato.»
«Non subito. Magari un domani riuscirò anch'io a perdonare Nicolò.»
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Il resto non mi importa ||Tony Effe||
FanfictionMonica De Luca è una giovane ragazza romana, abbandonata al proprio destino. Un incontro speciale cambierà completamente il corso della sua vita. Ma sarà questo un cambiamento positivo? 🥇#canzoni 🥈#cantante