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Passano altri mesi. Il rapporto con Nicolò si fa sempre più stretto, e sto sempre meglio. Questa parte della mia vita è perfetta, non voglio nemmeno pensare a quando tutto questo, inevitabilmente, finirà. Con Marianna e papà va una meraviglia. Gabriel ormai si è abituato a me, e sta volentieri anche giornate intere in mia compagnia. Dal centro, sono usciti ormai tutti del nostro gruppo. Ho presentato loro Nicolò, anche se Carlotta si ostina a chiamarlo Tony. Anche lui è venuto alla festa che abbiamo fatto, una volta riuniti tutti. E stranamente è diventato amico di Roberto. Sapevo sarebbe successo, hanno molte cose in comune. Ma pensavo sarebbe accaduto più tardi, conoscendo entrambi. A dire il vero, è solo con Roberto e Sabrina che ho mantenuto un vero rapporto vivo. Non che con gli altri non parli più, anzi. Ma sono più amicizie finalizzate ad uscite, piacevoli, senza dubbio.

«Sicura non sia un problema?» ripete per l'ennesima volta Nicolò, prima di chiudere la sua valigia.

«Stai scherzando? È il vostro tour. Sono contenta che le cose vadano bene.» sorrido sincera.

«Ma questa volta rimarremo fuori per tanto.»

«Non sono da sola, ci sono Marianna e papà. Ho anche Roberto e gli altri che mi fanno compagnia. Stai tranquillo, davvero. E comunque, ci sentiremo ogni giorno, mi spiace per te.» ironizzo, e sorride.

«Mi ha scritto Dylan.» dice dopo aver preso il telefono in mano. «È qui davanti.»

«Divertiti.» gli stampo un bacio sulle labbra.

«Mi raccomando, se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiama. Ok?»

«Ok.» alzo gli occhi al cielo, per quante volte avrò sentire questa frase uscire dalla sua bocca.

L'accompagno fino a fuori, aspettando salga sull'auto dell'amico. Dylan mi saluta da lontano, e interagiamo in una rapida e breve conversazione. Poi partono, e io richiudo la porta. Cosa faccio ora?

Il resto non mi importa ||Tony Effe||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora