Camminavo per i lunghi corridoi della Yuei osservando come erano state decorate le classi. Mi guardavo intorno e non sapevo se provare felicità o un po' di noia. Non mi era mai piaciuta la festa di Natale. Non fraintendetemi. Amo stare con le persone a cui tengo ma non vedo il senso della festività. Nonostante ciò, osservavo con leggera meraviglia gli addobbi. Gli studenti si erano impegnati tutta la settimana e ora i corridoi e le classi erano piene di luci, palline e ghirlande.
Voltai lo sguardo verso le finestre, anch'esse decorate, ma non riuscii a vedere il giardino. I vetri erano appannati a causa del contrasto tra il freddo di dicembre al di fuori della scuola e il tepore piacevole all'interno della struttura.
Feci un grande respiro assaporando quel profumo di biscotti nell'aria e, arrivata all'uscita, mi addentrai nel giardino della scuola. La Yuei aveva organizzato una festa di Natale per gli studenti e i professori, e ovviamente anche per le loro famiglie.
Il debole sole di dicembre illuminava le bancarelle che si trovavano sparse per il cortile gremito di persone. Vedevo padri e madri che passeggiavano con i loro figli, studenti che ridevano insieme e insegnanti che si godevano la giornata con la loro famiglia. I profumi nell'aria erano molti: biscotti, cioccolata, mochi.
Sentii dei bambini piccoli, probabilmente fratellini di alcuni studenti, chiedere disperatamente ai genitori di accompagnarli da Babbo Natale e mi incuriosii. Li seguii fino ad una piccola casetta fatta in legno. Sulla porta c'era una targhetta dove compariva la scritta "Casa di Babbo Natale".
Sorrisi nel vederla. Da piccola avrei amato una cosa del genere. Decisi di entrare e mi lasciai coccolare dal leggero caldo all'interno della casetta. All'interno c'erano molti bambini che correvano dai genitori, felici di aver ricevuto anche loro un regalo. Mi avvicinai ai due uomini che erano vestiti da Babbo Natale. «Toshinori» dissi, riconoscendo il primo. AllMight si girò verso di me e sorrise.
«Oh oh oh. Ciao Takahashi» disse l'uomo per poi venire distratto da un bambino che gli si avvicinò. Mi voltai verso il secondo Babbo Natale e rimasi leggermente sorpresa nel vedere chi fosse. «Shōta?!» dissi e l'uomo si girò. «Hey» disse per poi chiedermi, con un cenno della mano, di aspettare un secondo. Si abbassò all'altezza di un bambino che aveva di fianco e una donna scattò loro una foto.
«Grazie» disse felice il piccolo per poi correre entusiasta verso la donna che aveva scattato la foto. «Da quando sei Babbo Natale?» chiesi leggermente divertita. «Non potevo rivelarti la mia vera identità. Avresti potuto non credermi» disse facendosi scattare un'altra foto con un altro bambino e consegnandogli un regalo preso da un sacco dietro di lui.
«Ah, ora capisco tante cose» risposi reggendogli il gioco, essendo che intorno a noi era pieno di bambini «Quindi io sono innamorata di Babbo Natale». «A quanto pare» mi rispose per poi rivolgere nuovamente l'attenzione verso una bambina. «Ti aspetto fuori signor Natale» dissi salutando lui e AllMight, e uscii.
Dopo una decina di minuti uscirono Aizawa e Toshinori vestiti normalmente. Eraser si avvicinò e si sedette affianco a me. «Ho sorriso troppo» si lamentò per poi guardarmi. Osservai le sue mani e vidi che aveva un cappello di natale. «Mettilo, no?» dissi e lui mi guardò un paio di secondi senza dire nulla. Infine sospirò e indossò il cappello.
«Carino» dissi con una piccola risata «Anche se preferisco Halloween». «Non ti piace Natale?» chiese e scossi la testa. Aizawa mi guardò leggermente spiazzato. «Strano» disse per poi voltarsi verso le bancarelle «Comunque neanche a me piace molto. Se non fosse stato per i fratellini degli studenti non avrei mai fatto Babbo Natale». Sorrisi a quella parole. Avevo notato questa sua bravura con i bambini, anche se lui insisteva sul fatto che era tutta una mia fantasia. Nonostante lo avessero confermato anche Mic e Midnight lui continuava a ripetere che non era vero.
Girammo per alcune bancarelle e la tentazione di prendere tutti quei dolci era grande, ma per fortuna Aizawa riuscii a frenarmi. Nonostante ciò, riuscii a convincerlo a prendere un sacchetto di caramelle. Camminavamo tra la folla. Io mangiavo e ogni tanto anche Aizawa allungava la mano per prendere un dolcetto dal sacchetto che tenevo in mano.
«Aizawa-sensei...Takahashi-sensei» sentii qualcuno chiamarci ed entrambi ci fermammo. Uraraka e Midoriya si avvicinarono a noi. «Ciao ragazzi. Buon Natale» dissi sorridendogli. «Buon Natale anche a voi» risposero i due per poi offrirci un biscotto, che però rifiutammo.
Arrivò l'ora di pranzo e, nonostante la scuola avesse organizzato anche il pranzo, io e Aizawa decidemmo di andare a mangiare a casa sua. «Troppa gente» disse l'uomo durante il tragitto e lo osservai. «Mh...forse» risposi e, senza togliere gli occhi dalla strada, mi regalò un lieve sorriso.
Nota autore:
Oggi è il 5 maggio e quindiAuguri Shirakumo! 💙
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Il nostro forse-Aizawa×OC
FanfictionAizawa×OC «Una frase di un poeta che ti piace?» chiese e rimasi un paio di secondi in silenzio a guardarlo. «C'è una frase di un poeta: Leopardi...» dissi. «Il "forse" è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, no...