Capitolo 24. Scorpius

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24.

Dorme accanto a me, quando mi sveglio. Il suo corpo emana calore, un paio di centimetri dal mio, mi dà la schiena, sdraiata su un fianco, ed è scoperta dal piumone, nuda.
Osservo la curva della sua vita, poi il suo culo - posso vedere dei segni rossi su quelle guance, causati dalle mie mani. La cosa mi riscalda.

"E dai" sussurro guardando verso il mio membro, è duro e fastidioso e la bella donna al mio fianco non lo aiuta a riabbassarsi.

Mi alzo dal letto e copro Rose con la coperta - anche se la stanza è riscaldata sono sicuro che preferirebbe crogiolarsi ancora un po' tra le lenzuola. Scendo dalla piattaforma ed entro nel bagno, evitando i vestiti della Weasley, a terra.

Non so perché ieri è venuta da me. Non so perché aveva bisogno di distrazioni, non so che cosa le prende nell'ultimo giorno, ma le ho dato quello che voleva, si sforzava per recitare, come se avesse voglia di piangere ma non potesse mostrarmelo. L'ho assecondata per questo, perché mi parlava e flirtava con me per dimenticarsi di qualcosa.

Apro l'acqua fredda e ci vado sotto velocemente, mi aiuta a raffreddare la mia eccitazione.

Non so neanche perché sta dormendo nel mio letto. Lo ha evitato e l'ho fatto anche io, quando abbiamo usato la sua stanza. Eppure, questa sera, si è addormentata lì e non se n'è andata come la prima volta

Sembra strana da quando il ministro Hunt è arrivato, ieri mattina. Ha pianto santo Salazar, non l'avevo mai vista piangere, non l'avevo mai vista nervosa o a disagio prima di ieri. Forse si conoscono? Ma non avrebbe motivo di non dirlo, se non è qualcosa di illegale o cattivo. Devo indagarci su, cercare di capire.

Mi insapono la testa e il corpo, l'acqua tiepida casca sul mio corpo e mi rilassa leggermente. Mi irrigidisco quando qualcosa mi tocca la schiena. "Buongiorno dolcezza" sospiro e giro il collo per guardare Rose. "Volevi fare una doccia senza di me? Mi offendo" La rossa passa le mani sulla mia schiena con dolcezza. "Scusa se mi sono addormentata" mormora allungandosi per baciarmi una spalla. Rabbrividisco e giro il collo, guardo dritto di fronte a me, verso il muro, stringo le mani sulle mattonelle azzurre ma la lascio fare. Mi lascia un bacio sull'incavo del collo, da dietro, poi sul retro, poco sotto i capelli. Le sue mani mi massaggiano le spalle, poi le scapole, trattengo un gemito e chiudo gli occhi. "Non avrei dovuto"

"Fa lo stesso" dico piano. Mi circonda il busto con un braccio, l'altra mano mi afferra la mezza erezione. Gemo e tremo per la sorpresa, anche se non dovrei essere sorpreso con lei.

Pompa piano con la mano fino a quando non mi eccito totalmente e mi costringe a girarmi. Appoggio la schiena al muro e la guardo - ha i capelli bagnati, più scuri del colore reale, così come le ciglia, i suoi occhi spiccano di più. Mi osserva, il viso disteso, rilassato. È maledettamente stupenda, non so come si possa esserlo in questo modo così ovvio ma lei lo è. "Non penso che ne avrò mai abbastanza dolcezza" dice prima di alzarsi in punta di piedi per arrivare al mio viso. Mi bacia, possessiva e forte, stringe la mano sul mio cazzo, l'altra su una mia spalla. Una mia mano sale sulla sua nuca, premo le dita tra i suoi capelli per avvicinarla a me. La lascio dominare il bacio, mordermi la lingua e leccarla, succhiarla tra le labbra come fosse altro. Gemo nella sua bocca e scatto con i fianchi verso di lei, verso la mano ancora stretta attorno a me, ferma. "Okay signore, ti darò quello che vuoi" dice dolce staccandosi da me. Mi dà un bacio a fior di labbra prima di cadere in ginocchio ai miei piedi. "Sei adorabile" mormora. Si sistema i capelli bagnati dietro le orecchie con le mani e si accomoda meglio sui talloni. "Così carino" sussurra dolcemente. "Così carino" ripete, stucchevole.

Non riesco a non gemere alle sue lodi, ai suoi complimenti divertiti. Chiudo gli occhi e appoggio la testa al muro alle mie spalle quando mi lecca la punta e mugola al sapore del liquido pre seminale.

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