Capitolo 37. Rose

1.2K 95 72
                                    

37.

Sto sopportando bene le occhiate maliziose che mi lanciano gli uomini presenti in sala, anche se vorrei solo smettere di sorridere e colpirli uno a uno fino a sfogare tutta la rabbia e frustrazione che provo.

William mi fa un sorriso quando lo raggiungo, in piedi insieme ad altri babbani. "Rose" allunga una mano ed io gliela afferro. "Stai benissimo" dice dolcemente mentre mi tira a se, lo lascio fare e mi appoggio ad una sua spalla quando mi circonda la vita con un braccio. Sento il suo corpo contro il mio, il suo cuore battere regolarmente, sento il tessuto della sua giacca premermi contro la schiena e odio ogni momento, mi sento sporca e vorrei solo fuggire.

"Grazie" dico facendo un gran sorriso. "È un piacere conoscervi" Sorrido ancora quando guardo gli uomini che parlavano con William.

Sono tre. Uno è decisamente anziano, forse ha un'ottantina d'anni, i capelli bianchi sono tenuti legati in un codino basso e gli occhi azzurri sono minacciosi. Mi guarda con freddezza, ma non quella bella di Scorpius, no, una freddezza che solo le persone crudeli hanno, un po' come la mia. Ma almeno lui non ha la malizia del secondo uomo. È giovane, trent'anni, o poco di più. Non è brutto, anche se decisamente non è il mio tipo, i suoi capelli marroni sembrano un po' unti in testa e lo sguardo malizioso lo fa sembrare un maniaco, ma non do a nessuno la soddisfazione di mettermi in imbarazzo e non abbasso la gonna del vestito.

"Rose Weasley" Sorrido quando sento questa voce, piena d'astio, e giro leggermente il viso verso il terzo uomo.

Sbatto le ciglia piene di mascara e amplio il mio sorriso. "È un piacere vederla ministro, come sta la sua sicurezza?"

Scoparmi il suo capo della sicurezza è stata la cosa più soddisfacente da mesi, a inizio anno. Li ho così incasinati che so che ci hanno messo mesi per risolvere, in quel periodo un gruppo di ribelli ha rubato delle informazioni fondamentali sui maghi.

Il primo ministro inglese, Richard Fox, mi fa un sorriso a denti stretti. "Sta bene, grazie per la preoccupazione signorina" dice quasi ringhiando. "William, come mai è qui?" Chiede all'uomo ancora alle mie spalle.

William mi stringe di più a se e fa un mezzo sorriso, lo vedo con la coda dell'occhio. Odia questo uomo quasi quanto odia il ministro magico, dice che è uno smidollato che sa della magia ma non fa nulla a riguardo, che noi maghi lo teniamo per le palle e lui non è capace di liberarsi. Ha goduto quando ho creato quel caos, ha goduto quando lo ha visto perdere la testa. "Affari" dice solamente, il tono sensuale fa ridere gli uomini e fa incazzare me. È chiaro che tipo di affari siano, o ciò che vuole che loro credano. "Bene, arrivo immediatamente. Andiamo tesoro"

Non rispondo, William mi afferra un braccio e mi tira con se, con così tanta forza che trattengo un lamento, la sua mano cosi stretta al mio bicipite da farmi male. Comunque mi controllo e sopporto il dolore.

"Bel vestito" E ha perso ogni gentilezza e dolcezza. Mi lascia e chiude la porta del suo ufficio alle mie spalle, mi ci appoggio per mettere qualche centimetro di distanza. Con la coda dell'occhio vedo dei segni rossi sul mio braccio. "Ti mostra per la troia che sei"

Sempre così originale. "Me l'hai fatto recapitare tu, no?" Chiedo seria. L'ho trovato questa mattina davanti alla mia porta.

Il vestito è bello, lo ammetto, ma è ridicolmente appariscente, non che mi dispiaccia, ma odio sempre qualsiasi cosa mi dia, quindi lo brucerò nel camino appena arrivo alla Tana, sono anche già in ritardo.

È rosso fuoco. La scollatura profonda davanti mi fa quasi strabordare il seno, si vede tutto, ho dovuto fare un incantesimo perchè rimanesse fermo e non mi facesse uscire le tette ad ogni movimento. È corto fino a sopra la metà coscia e la seta è leggera, per arrivare qui ho indossato un cappotto lungo e messo un paio di incantesimi caloriferi.

Chaos//ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora