Capitolo 6. Scorpius

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6.

Ho odiato colpirla, ho odiato me stesso per aver odiato farle male, ho odiato ogni singolo momento. I suoi occhi feriti, la recita che stava facendo per farci credere di essersi fatta male. Ho odiato Nat Ali, le sue mani su di lei, la sua stupidità da grifondoro. Ho odiato il suo tentativo di manipolarmi per farmi dire cose cattive, come se credesse che ci sarei cascato, che le avrei permesso di screditarmi davanti ai miei cadetti. Ci è riuscita, comunque, l'ho capito quando Nat ha tentennato al mio ordine.

Ho passato due mesi a rafforzare la loro obbedienza, a stare attento, a chiedere sempre di più, piano piano, per abituarli agli ordini poi arriva lei e in due giorni fa tentennare uno dei miei migliori cadetti, quello che ha ricevuto tante punizioni ma che mi ha reso orgoglioso, quando ha deciso che era inutile combattere, che sarebbe stato meglio ascoltarmi per diventare un bravo soldato, quando poi lo è diventato.

Ho odiato così tanto ogni momento ma le sue allusioni a quello che è accaduto cinque anni fa mi hanno solo fatto sentire il ragazzino innamorato di lei che sono stato, sciocco e manipolabile.

Mi ha fatto sentire così anche tutto ieri, come se starle vicino dopo anni avesse fatto riaffiorare il me diciassettenne. Mi sono sentito così ieri sera, dopo aver ricevuto le botte che mi ha dato e sono stato incerto sul curarmi o meno le ferite, poi questa mattina quando l'ho vista seduta sulla panca, lo sguardo assente, come se stesse ricordando qualcosa. Questa mattina, quando il mio cuore mi ha urlato di andare da lei e chiederle scusa per quello che ho detto della sua ex migliore amica, forse di più, da come ha reagito. Questa mattina quando mi sono controllato per sistemare ogni piccolo pezzo di orgoglio che si è quasi rotto nel momento nel quale mi ha guardato e mi ha chiamato dolcezza, con quel tono stucchevole e provocatorio che odio. Questa mattina quando ho ordinato al cadetto Ali di fare le sue flessioni, pregando che lei avrebbe attinto alla sua parte più buona per salvarlo. Questa mattina quando l'ho colpita con la gamba, poi con il pugno, non così forte da farle male a lungo termine, ma abbastanza per farla piegare e cadere a terra. Quando poi mi sono sentito in colpa e ho stretto i pugni dietro la schiena per evitarmi di inginocchiarmi di fronte a lei e chiederle se andava tutto bene anche se sapevo che era una recita, un modo per manipolarci tutti come al solito.

Odio questo ragazzino ancora innamorato di lei, del sogno irraggiungibile, della ragazza che avrei dovuto cambiare con l'amore, quando Rose, l'amore, non sa neanche cosa è.

Ed io lo so, lo sapevo prima e lo so anche ora. Lei è un problema. È un grosso problema che non so come risolvere.

Giuro che l'azione arriverà. So che questi capitoli possono risultare noiosi ma sono introduttivi, fondamentali per capire i personaggi e gettare le basi per capire poi i loro comportamenti.

Quindi, cosa ne deducete da questi due? Cosa nascondono? Chi è Deva?

Piccolo Scorpius che si è sentito in colpa per aver detto quelle cose su di lei.

Spero vi piaccia.

Baci
H

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