Capitolo 60. Scorpius

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60.

"Non sai lavorare in squadra" sibilo dietro Rose, mentre cammina con le indicazioni di Cat all'orecchio.

"Girate a sinistra" Dice la bionda all'auricolare. Ha la nostra posizione dal localizzatore che ho con me, è stata una buona idea.

"Perchè hai dovuto mettermi fuori gioco? Potevo aiutarti" Ho un mal di testa atroce, mi pulsano le tempie e dietro gli occhi e se non fosse stato per Catlin e per la scuola di infermieristica magica che ha fatto per un anno, nessuno sarebbe mai riuscito a svegliarmi.

"Come voleva aiutarmi Deva, eppure poi è morta" Mi sussurra.

"Dovrebbe esserci un corridoio a destra, a circa cinque metri" Cat sembra imbarazzata. "Mancano dieci minuti" aggiunge. "Gli auror dovrebbero arrivare a momenti"

Sentiamo degli spari e mi irrigidisco. "Lina? Nat? Mal?" Mormoro i loro nomi, sperando stiano bene.

"Io sto bene, sono salita sulle transenne" sussurra Lina.

"Ha ferito Nat al fianco, non penso abbia preso organi vitali ma c'è parecchio sangue" dice la voce di Mal. Tossisce forte e fa un grugnito. "È troppo pesante per me, non posso portarlo fuori"

"Merda" impreca Rose. Si sfrega una guancia. "Puoi trascinarlo al sicuro? Dovete eliminare il cecchino o la prossima pallottola non vi ferirà e basta"

"Si, posso metterlo dentro uno di questi container" dice Mal.

Catlin comincia a chiedere a Mal l'aspetto della ferita e a dargli ordini su come limitare il danno.

"Cazzo" borbotta Rose. "Cazzo, non dovevate venire, dovevo gestirmela da sola"

Le afferro un braccio e la costringo a fermarsi. "Smettila con queste stronzate!"

Lei mi guarda seria. "Mi state solo complicando la vita" dice.

"Se non fossimo entrati, saresti morta"

"E avrai trascinato con me sia Will che i cecchini, saresti stato in salvo!"

Contraggo la mascella e stringo forte sulle sue braccia. "Non ti importa della tua vita? Non ti importa di me?" Del dolore che proverei se morissi? - questo non glielo dico però, non posso.

"Mi importa di te!" Sibila seria. "Ed è per questo che sarei morta senza rimorsi, perchè saresti sopravvissuto"

"Avresti ucciso tutte quelle persone al galà" mormoro scuotendo la testa.

"Si, lo avrei fatto, lo farei, per te" Fa una risata amara. "Non capisci, Scorp, non posso perderti, non di nuovo, ho già perso Deva, non posso perdere anche te. Non capisci e non voglio che tu capisca, non voglio che tu provi il mio stesso dolore"

"Pensi che non proverei dolore?" Questa donna mi fa incazzare come nessuno, nonostante so che mi vuole proteggere, nonostante io senta il suo amore nelle sue parole. "Cazzo, sei stupida Rose, se pensi che non mi sentitei dilaniato, se ti perdessi!"

"Vivreste tutti meglio, senza di me" Dice ed è così seria che mi fa venire voglia di urlare. Crede alle sue parole, è convinta di quello che dice.

"No" Dico. "Non vivrei meglio senza di te, non ho vissuto bene neanche a Mosca, quando neanche ricordavo questo viso" Salgo con le mani sul suo collo, le accarezzo le guance con i pollici. "Perchè ti amo, cazzo" Scuote la testa e le esce un singhiozzo disperato.

"No" afferma.

"Ti amo" le ripeto, le alzo il viso verso il mio. I suoi occhi sono lucidi, ed io vorrei stringerla e dirle di piangere, di sfogare, che sono qui a tenerla, ma so che non abbiamo tempo. "Ti amo e te lo ripeterò fino a quando non ci crederai, fino a quando non ti convincerò che te lo meriti"

Chaos//ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora