Capitolo 66. Rose

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66.

Guardo la tomba, il nome di Deva inciso sopra. So che il suo corpo non giace qui, so che è stato cremato, che le sue ceneri sono ormai parte del fiume Gange, in India, ma è una tradizione auror, dare ai soldati una lapide, anche senza il corpo.

"Lo so, che non sono mai venuta a trovarti" sussurro piano. "Mi dispiace tanto, non potevo, non con Aditi nelle mani di quel mostro - avevo promesso di proteggerlo, dolcezza, e invece lui me l'ha preso ed io non ho potuto fare niente.
Non volevo venire, non volevo deluderti" accarezzo l'erba su cui sono seduta e l'altra mano sale ad accarezzare i caratteri incisi nella pietra. "Spero che tu rinasca come sognavi, spero che nella prossima vita potremmo reincontrarci, vorrei che incontrassi Nathaniel, vorrei che faceste Aditi, che possiate crescerlo voi.
Spero che nella prossima vita tu sia felice, perchè te lo sei sempre meritato"

Sento uno strappo dovuto alla materializzazione, guardo verso il suono e sorrido quando Aditi mi individua - strilla e salta giù dalle braccia di Scorpius per corrermi incontro. Mi asciugo in fretta le lacrime e spalanco le braccia per lui.

"Dì ciao alla mamma, amore mio" Dico dolcemente, faccio sedere Aditi sulle mie ginocchia, perchè guardi la lapide.

"Ciao mama" dice obbediente.

"Dille che vi rincontrerete, nella prossima vita" gli sussurro dandogli un bacio sulla guancia, chinata su di lui con tutto il corpo.

Non riuscirebbe mai a dirlo, ha solo due anni, ma fa un sorriso dolce, un sorriso che è tutto suo padre, e si sporge per dare un bacio alla lapide. "Pe sempe" sussurra, come se avesse capito.

"Per sempre" affermo guardando Deva. Spero che le nostre parole, il nostro amore, le arrivino, ovunque lei sia.

Ci alziamo solo una decina di minuti dopo, Scorpius aspetta pazientemente a un metro da noi e prende in braccio Aditi, quando lui gli corre incontro. Guardo il biondo osservarlo con amore e lo so, che quello che ho fatto loro non è così facile da cancellare e che Aditi probabilmente lo vede ancora come un padre, lo chiama ancora papà, e che nella mente di Scorpius, in un angolo remoto, lui lo percepisce come un figlio - e mi sento in colpa, per questo, mi sento così in colpa per averlo portato in questo casino con me, perchè porta il peso di un bambino che ha conosciuto neanche un mese fa.

Ma Scorpius è tranquillo, gli passa le dita su uno zigomo, pulendolo da dello sporco.
Con un braccio tiene Aditi al suo petto, l'altro si allunga verso di me, quando sono abbastanza vicina, e mi accarezza una guancia. "Tutto apposto?" Chiede in un sussurro. Tiro su con il naso e annuisco. "Vuoi un abbraccio?" Continua a parlarmi in quel modo calmo e dolce, quello che mi fa sciogliere e amarlo un po' di più.

Annuisco ancora. Lui mi fa un lieve sorriso, poi mi attira a sè dalla parte opposta di dove è accoccolato Aditi. Mi stringe ed io ricambio, mi rifugio nelle sue braccia e lascio che questo mi tranquillizzi.

Questi dueeee.

È finita, Rose può vivere in pace ma quello che le è successo, gli anni che ha passato, non è facile da far sparire.

È quello che ho scritto anche nello spazio autrice dello scorso capitolo solo che Wattpad ha deciso di cancellarmelo a caso😬

Detto ciò, mancano davvero pochi capitoli alla fine, entro questa settimana saranno tutti postati e aggiornerò a giorni alterni come ho fatto con Fidanzata per finta.

Quindi, a martedì!

Baci,
H.

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