Capitolo 58. Scorpius

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58.

È la fine. La bomba attorno alla vita di Rose ha mezz'ora prima di esplodere ed io mi sto sforzando con tutto me stesso di avere mente fredda, di ragionare lucidamente. Rose è piu fredda di me, anche se è stanca, anche se sembra star per svenire da un momento all'altro, lei ragiona, e chiama suo zio Harry per dargli la nostra posizione.

"Non abbiamo tempo" dice dopo aver concluso la telefonata. "Zio ha detto che ci sono dodici ribelli che mancano all'appello, tra i nomi che Lamen gli ha dato, ma potrebbero essere di piu come di meno, alcuni potrebbero essere scappati" Ci dice. Mi lancia un'occhiata preoccupata ed io forzo un'espressione calma, invece sto impazzendo. "Gli auror arriveranno tra quindici minuti, essendo un quartiere babbano non possono smaterializzarsi e poi dubito che potremmo usare la magia, avrà isolato la zona ovviamente" fa un verso di disgusto. "Quindi facciamo così: Voi aspettate qui gli auror" e guarda i cadetti. "Siete troppo inesperti, non posso lasciarvi morire. E così Scorpius"

"No" dico di scatto. "Scordatelo"

"No" afferma lei, il tono duro. "Loro hanno bisogno di protezione e del loro capo, ed io ho bisogno di poter attuare il mio piano senza dover pensare a te"

Faccio una smorfia. "So badare a me stesso"

Avanza verso di me. "Non smetti di guardarmi, hai il terrore che mi succeda qualcosa e sei troppo impudente per fare a modo mio" Dice seria. "Non sei obiettivo, non posso portarti con me, mi distrarresti e non ce lo possiamo permettere"

"E vuoi che resti qui e ti mandi a morte certa?" Chiedo sibilando.

Mi sembra assurdo, non so neanche come possa pensare una cosa simile.

"Si" afferma. "È quello che voglio"

"Rose" ringhio stringendo i pugni.

Lei scuote il capo e allunga una mano posandola sulla mia guancia - il suo calore mi fa correre un brivido per il corpo. "Non posso perderti" mi dice con decisione. "Devi aspettare qui con gli altri"

No.
Lo legge nei miei occhi e sospira.

"È per questo che ti ho obliviato" mormora. "Perchè non sai quando arrenderti"

"Neanche io posso perderti" vorrei urlarle contro queste parole, così che le entrino in testa, ma mi limito a sussurrarle come fosse una preghiera, una supplica.

"Staresti meglio senza di me, stareste tutti meglio" Sembra così convinta delle sue parole che mi si spezza il cuore. "Ho bisogno di fare questa cosa, di salvare te perchè non ho salvato lei"

Le do un bacio sul palmo della mano, girando il viso per farlo, e lei sospira con stanchezza.

"Non aspetterò qui, puoi farmi venire spontaneamente o posso seguirti dentro" le dico però.

Annuisce. "Non volevo farlo" mormora dispiaciuta. "Ma non mi dai altra scelta"

Non so cosa fa, le sue dita scivolano sulla mia nuca e mormora un incantesimo sconosciuto in una lingua che non comprendo.

"Rose!" Sento Nat urlare, poi le mie ginocchia cedono e comincio a vedere dei puntini scuri davanti agli occhi.

"Si risveglierà tra quindici minuti, quando arriveranno gli auror" Dice alla persona che mi ha appena afferrato. "Dategli dell'acqua con zucchero e una pozione per l'emicranea e starà bene"

Ho le orecchie che pulsano e la testa che mi manda delle fitte lancinanti nel punto che mi ha colpito: la tempia.

Mi formicolano gli arti, non riesco a ragionare e sono troppo confuso anche per capire cosa è successo, almeno fino a quando non perdo conoscenza.

Siamo nel bel mezzo della cosa e Rose continua imperterrita a voler fare a modo suo.

Credete che faccia bene? Ad allontanare tutti? O che invece la sua paura è fondata?

Spero vi sia piaciuto.

Baci,
H

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