Capitolo 47. Rose

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47.

Apro e chiudo le mani a pugni più e più volte. Scorpius è al mio fianco, i suoi occhi sono vitrei e il suo corpo è rigido, esegue ogni mio pensiero e mi segue quando entro nell'ascensore verso l'appartamento di Will, non dice nulla, il viso inespressivo. Mi si spezza il cuore, mi sento bruciare il corpo e ho un mal di testa incredibile.

Tiro la leva per bloccare l'ascensore, si ferma con un basso mormorio, e mi giro verso il biondo. Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro. Mi sollevo sulle punte dei piedi e, con un pezzo di scotch grigio in mano gli chiudo la bocca, poi gli blocco le mani con delle manette incantate in modo che non possa usare la magia.

"Mi dispiace così tanto Scorpius" mormoro appoggiando la fronte sulla sua. "Mi dispiace, non ho scelta, non posso..." Un singhiozzo mi esplode nel petto, non lo trattengo. "Non posso salvarti, perdonami" e tornando dritta lo libero dall'imperio.

Sbatte le palpebre più volte, cerca di ricordare cosa è accaduto, e sono quasi sollevata dal vedere la patina dell'incantesimo scomparsa, ora i suoi occhi grigi sono lucidi, veri, diventano pieni di rabbia quando mi guarda.

Cerca di aggredirmi ma io lo spingo contro le porte dell'ascensore e mi spalmo su di lui, bloccandogli le gambe. "Ascoltami" Gli ordino. Lui è rigido ma smette di dimenarsi. "Non puoi dirgli dell'imperio, non puoi dirgli che ti ho controllato per portarti qui, ti è chiaro?" I suoi occhi sono colmi di disgusto e odio, mi sento male ma non vacillo. "Devi dirmi che hai capito, non può ricordarsi di queste maledizioni, mi costringerebbe ad usarle contro di te" Fa uno sbuffo dal naso, come a dire come se ti importasse. "Scorpius" Sto per piangere. "Non... non puoi dirglielo e basta"

Assottiglia gli occhi ma annuisce leggermente, incazzato a morte con me.

"Okay" mormoro. "Non puoi dirgli neanche di zio Harry" Salazar, se lo scoprisse ammazzerebbe anche lui. Dovrò tendergli un agguato e cancellargli la memoria. "Anna l'ha visto?" Chiedo. Scuote la testa. "Ha visto solo te?" Annuisce ed io sospiro. "D'accordo, non può sapere che c'è qualcun altro a sapere di lui"

Lui contrae la mascella ma annuisce ancora.

Gli afferro il viso con le mani. Lui cerca di liberarsi dalle mie dita, inutilmente, gli accarezzo le guance e gli ordino i capelli. "Mi dispiace così tanto" mormoro, la mia voce è rotta ma Scorpius continua a dimenarsi e a guardarmi con disprezzo. Appoggio ancora la fronte sulla sua - si paralizza. "Farò in modo che sia veloce, corromperò uno dei suoi tirapiedi" Forse Hank, a lui piaccio, potrebbe farlo, per il giusto prezzo, farò qualsiasi cosa per risparmiargli il dolore.

Mi guarda confuso, non sa cosa provare, ma l'odio c'è ancora, lì, in quegli occhi magnifici. Ho bisogno che capisca che è stato tutto per me per quasi tre mesi, ho bisogno che sappia.

"Ho mentito, quando ti ho detto che non eri nulla per me, quell'intero discorso era una bugia. Volevo solo allontanarti, ferirti e distrarti per scappare." Non riesco a controllarmi, lacrime salate scendono sulle mie guance, lui sembra sorpreso. "Sei stato tutto, per mesi, ho avuto bisogno di te ma non..." Singhiozzo e allontano il viso dal suo. Faccio un passo indietro guardandolo, i miei occhi appannati dalle lacrime ma le mie mani ancora sul suo viso, ho bisogno di sentirlo, un'ultima volta. "Non solo per il fascicolo, all'inizio si, ma..." Singhiozzo ancora ma non faccio nulla per asciugarmi le lacrime. I suoi occhi si fanno lucidi, mi guarda con sgomento e diffidenza, non sa se credermi. "Per quello che vale, mi sarei potuta innamorare di te se me lo fossi concesso"

Sgrana lo sguardo e aggrotta le sopracciglia, poi scuote la testa e torna a guardarmi con disprezzo - non mi crede, non posso biasimarlo.

Lascio le sue guance e alzo una mano per asciugarmi il mento. "Mi dispiace ancora, così tanto, non posso salvarti, non posso, mi dispiace" E allungo le dita per rimettere la levetta al suo posto, l'ascensore torna a salire.

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