Capitolo 42. Scorpius

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42.

Chiudo gli occhi e sfrego il ponte del naso con due dita, come se questo potesse aiutarmi a eliminare la stanchezza.

Non posso fidarmi di Anna, e questo l'ho appurato quasi trenta ore fa, dopo essere uscito dall'officina di James.
Dopo una serie di teorie ho deciso che se William è un ribelle, Anna è una di loro.
È un problema, perchè se lei sa che sto indagando su di loro, l'avrà sicuramente detto al loro capo, e se Rose è una ribelle, allora lo sa - sa che ho fatto analizzare il suo vestito, sa che gliel'ho preso per questo.

Ho un'unica teoria predominante, ora, penso solo che Rose mi ha lasciato per questo, che in quelle tre ore dove ho dormito qualcuno le ha fatto sapere del vestito, ed è per questo che era così rigida, per questo che mi ha mollato con quelle brutte parole. Eppure, non capisco.

Ho passato un anno in Russia, sotto copertura in una gang di maghi che creavano molti danni a Mosca, e so come si comportano i criminali, so che se Rose sapesse delle mie ricerche, allora io vado verso due fini possibili: o mi cancellerà la memoria, o mi ucciderà.

L'ultima opzione mi fa tremare, al solo pensiero che Rose, la donna che ho imparato a conoscere, che è entrata in me, possa uccidermi. Mi chiedo perchè non abbia fatto niente quando era a casa mia, perchè mi ha lasciato - sarebbe stato piu facile uccidermi o rapirmi se stessimo ancora insieme.

Non capisco il piano, non trovo la scia giusta da seguire.

Non ho detto nulla a Harry, ho bisogno di più prove, ho bisogno di più teorie e possibilità. Aspetterò che Alexander mi chiami e mi dica quello che sa su William, prima di contattare il signor Potter.

Sto cercando informazioni sul ragazzo di Deva. Ho chiesto ad Albus, ore fa, ma lui non ne sapeva nulla e allora mi sono fatto portare i fascicoli su Deva, li sto scandagliando per capire se magari ci fosse qualcosa, un luogo in cui andava spesso o qualcosa di simile.

Questa donna è un angelo, lo noto immediatamente, quando apro il fascicolo. È buona, ha fatto volontariato in ospedali, dava in beneficenza tutto quello che poteva, e i suoi genitori sono molto ricchi, e non rispondeva mai, mai, alle provocazioni degli altri auror, a differenza di Rose, che prendeva a botte chiunque osasse dire qualunque cosa di male sulla sua migliore amica. Faceva yoga in un centro babbano ogni settimana, osservo il logo un po' troppo, è una figura umana gialla con le braccia alzate in un saluto al sole, io... ho già visto questo simbolo in uno delle migliaia di fogli che ho guardato nelle ultime settimane.

Ricordo velocemente dove l'ho visto. Afferro un plicco di fogli sull'uomo che ha allenato Rose e Deva nei nove mesi precedenti ai test d'ingresso auror, mi sono informato subito, è una palestra privata in Scozia, come aveva detto Rose. La gestisce un anziano cinese che allena bambini e ragazzi. Il suo simbolo è un saluto al sole, solo che, in questa figura, un serpente avvolge la sua vita in un giallo e verde.

Devo andare a parlare con quel signore, devo capire.

Qualcuno bussa alla mia porta prima di spalancarla. I miei occhi corrono velocemente all'ingresso e le mie mani si appoggiano sulla bacchetta messa su dei fogli e sul pugnale che ho nascosto sotto il ripiano del tavolo, anni fa. Ma è solo Albus, quindi mi calmo e allontano le mani dalle armi.

"Hey amico, ti ho portato la cena" scuote un sacchetto e mi fa un sorriso. "Che sono sicuro tu non abbia mangiato nulla da un po', non sono sicuro che tu abbia neanche dormito" borbotta guardandomi. "Hai la barba di un paio di giorni" Appoggia il sacchetto sul tavolo.

"Sono impegnato" mormoro sbadigliando. Non dormo da giorni, mi sono appisolato qualche ora fa ma non sono riuscito a riposare veramente.

"A risolvere il caso di Rose?" Chiede sedendosi di fronte a me. Alzo le sopracciglia. "Non sono stupido, mi chiedi di Deva da giorni e mi hai chiamato per domandarmi del suo presunto ragazzo, questo pomeriggio"

Chaos//ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora